Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
24.12.06
18.12.06
Alla faccia della fiducia...
perchè il Berlusconi è andato a farsi applicare un pacemaker a Cleveland (Ohio)? Perchè un rappresentante del governo non si fida degli ospedali italiani? Saranno pieni di comunisti pronti ad innestargli chissà quale ordigno al posto di...?
Mah...Chissà se qualcuno glielo chiederà...
Mah...Chissà se qualcuno glielo chiederà...
14.12.06
Io non ci sarò ma...
Auguri da Lapo!
12.12.06
11.12.06
Pensando a domani...
10.12.06
Già in rete!
Stanno già pubblicando gli aggiornamenti sul sito Amici di Angal", presto molte nuove foto.
Un articolo uscito su Verona Sette (11 novembre 2006)
Un articolo del Gazzettino di Vicenza (3 dicembre 2006)
video1
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Un articolo uscito su Verona Sette (11 novembre 2006)
Un articolo del Gazzettino di Vicenza (3 dicembre 2006)
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Verona e Vicenza : il Sunshine in tournèe
Moooolto divertente, mooooolto emozionante! Due concerti diversi tra loro: il primo al teatro filarmonico di Verona (1200 posti esauriti) con un pubblico caldo fin dal nostro ingresso in sala; il secondo a Vicenza, in un bel teatro più periferico, poco pubblico ma grande entusiasmo.
Tra un concerto e l'altro tante ore in pullman, tante risate, passeggiate e shopping natalizio, con un clima direi primaverile. Per due giorni ha iniziato a piovere quando salivamo sul pullman o entravamo in teatro, lasciandoci così godere la visita turistica alle due città.
Gli amici di Angal sono stati, come l'anno scorso, affettuosi ed accoglienti come una famiglia, ci hanno coccolato con deliziosi buffet e con regali fatti a mano in Africa.
Ci sono dei momenti in cui mi sembra di aver perso l'entusiasmo per questo tipo di esperienza (magari perchè mi sento un po' vecchia...) . Quando però si vivono certe emozioni con 60 persone, molto diverse tra loro ma unite dalla passione per la musica gospel e la sua energia, tutto l'entusiasmo ritorna, e ci si ricarica anche solo guardandosi negli occhi.
Bello, mi commuove.
Buon risveglio Sunshine!
p.s. Tra pochi giorni nuove fotografie!
Prossimo concerto: Venaria, teatro della Concordia, 12 dicembre 2006.
24.11.06
tra pochi giorni inizia la tourneè...Si canta!
21.11.06
L'unica cosa
Dal Corriere della Sera:
"20 nov 15:16 Germania: ostaggi scuola, lettera del sequestratore
BERLINO - Avrebbe agito per l'insofferenza vissuta negli anni di studi, in quello stesso istituto, il 18enne morto oggi in una scuola di Emsdetten nell'ovest della Germania. Da una lettera di addio scoperta su internet pare che il giovane si sentisse frustrato:
"L'unica cosa che ho veramente appreso a scuola e' stato che io sono un perdente",
si legge tra l'altro nella lettera. "Io detesto la gente", aggiunge il giovane che sempre su internet appare in alcune foto ripreso con delle armi. La lettera si chiude con le parole "Io me ne vado". Questa mattina il ragazzo ha fatto irruzione nell'istituto sparando all'impazzata e ferendo varie persone, per poi togliersi la vita. (Agr)"
"L'unica cosa..." : questa frase è un pugno nello stomaco, dovrebbe esserlo per tutti i docenti. A tutti noi è capitato negli anni di avere sensi di colpa nei confronti di un allievo che non si è saputo/voluto aiutare come necessario...Ovvio, non tutte le responsabilità ricadono sulla scuola, il ragazzo in questione doveva essere davvero difficile, ma il messaggio è chiaro, è diretto, è un atto d'accusa lucido anche se seguito dalla pazzia del gesto.
"20 nov 15:16 Germania: ostaggi scuola, lettera del sequestratore
BERLINO - Avrebbe agito per l'insofferenza vissuta negli anni di studi, in quello stesso istituto, il 18enne morto oggi in una scuola di Emsdetten nell'ovest della Germania. Da una lettera di addio scoperta su internet pare che il giovane si sentisse frustrato:
"L'unica cosa che ho veramente appreso a scuola e' stato che io sono un perdente",
si legge tra l'altro nella lettera. "Io detesto la gente", aggiunge il giovane che sempre su internet appare in alcune foto ripreso con delle armi. La lettera si chiude con le parole "Io me ne vado". Questa mattina il ragazzo ha fatto irruzione nell'istituto sparando all'impazzata e ferendo varie persone, per poi togliersi la vita. (Agr)"
"L'unica cosa..." : questa frase è un pugno nello stomaco, dovrebbe esserlo per tutti i docenti. A tutti noi è capitato negli anni di avere sensi di colpa nei confronti di un allievo che non si è saputo/voluto aiutare come necessario...Ovvio, non tutte le responsabilità ricadono sulla scuola, il ragazzo in questione doveva essere davvero difficile, ma il messaggio è chiaro, è diretto, è un atto d'accusa lucido anche se seguito dalla pazzia del gesto.
20.11.06
Partecipate!
17.11.06
Forum sul bullismo
Sul sito de la Repubblica un interessante forum su bullismo e violenza nelle scuole.
14.11.06
Cosa c'è di peggio delle teste vuote? Le teste piene di ...
riprendo da internet:
"Milano: su internet video con torture a ragazzo down
Nell'indifferenza dell'insegnante, ragazzo down viene preso in giro dai compagni di classe, che lo picchiano non appena lasciati senza sorveglianza. Simboli nazisti sulla lavagna. Il video realizzato da un alunno e messo su Google.
Roma, 12 novembre 2006 - La procura di Milano ha sequestrato un filmato di 3 minuti e 11 secondi, arrivato al ventinovesimo posto tra i più scaricati su Google, che testimonia la tortura di un ragazzo down da parte dei compagni di classe. «Video divertenti».
Bastava cliccare su questo link per vedere il video in cui iragazzi sbeffeggiano il compagno, lo prendono a sberle e calci, gli lanciano addosso dei libri. La storia è giunta tre giorni fa sul tavolo del pm milanese Corrado Carnevali, dopo la querela presentata dall'associazione Vividown. «In pochi secondi e con estrema facilità ho rintracciato e scaricato il filmato -si legge nella querela- Per risalire all'indirizzo internet basta entrare nel sito www. video. google. it e cliccare 'video divertenti', le prime immagini della schermata sono quelle in questione».
Ora i pm stanno indagando per identificare il ragazzo che picchia il giovane down e il regista del film. E l'associazione Vividown ha denunciato anche Google: «Vista la capacità di diffusione - scrive l'avvocato Guido Camera - è evidente che attento e consapevole deve essere il controllo dei video che possono essere scaricati dal sito».
Dalle immagini si vede una classe di una scuola superiore italiana, con studenti di diciassette, diciotto anni. A un certo punto viene fatto entrare un ragazzo down, vienecondotto al centro della classe, messo di spalle per mostrare il sedere, i pantaloni sporchi: «Dio p..., come è sporco, si è cag... addosso», dicono i compagni. Poi, un ragazzo magrolino, gel nei capelli, gli dà una sberla sulla pancia, quindi una spinta e un colpo in faccia.
Il regista con la telecamera intanto riprende la classe. C'è una ragazza che continua a scrivere, sulla faccia ha un'espressione che sembra più una smorfia che un sorriso. In fondo un altro compagno tiene gli occhi puntati sul libro, come per non vedere la scena, per non vedere nemmeno se stesso in quella classe. Gli altri partecipano, racconta il quotidiano nazionale. C'è chi si avvicina alla lavagna e scrive:«Sensibilizziamo culi diversi», poi aggiunge un «SS» tanto per chiarire. C'è una ragazzina, la belloccia della classe, che si sventola un giornale davanti al naso: «Se l'è fatta addosso». Ecco di nuovo il «cattivo» che si lancia in un saluto nazista, poi finge di telefonare: «Salve, siamo di Vividown, un nostro mongolo si è cag... addosso e mò non sappiamo che fare perchè l'odore ci è entrato nelle narici». Poi il «lancio».
Il ragazzo down è solo davanti alla lavagna e i compagni cominciano: «Vai con il lancio». Parte un libro e lo colpisce in pieno. E il regista: «Aspetta, rifatelo, non è venuto».E allora si ripete, finchè lui perde gli occhiali e d'un tratto capisce, fa per piangere, cerca di difendersi. Ma lui non può: «Cretino, buuhhh», urla la classe."
Quanti insegnanti avranno parlato dell'accaduto con i loro allievi? Quanti avranno riflettuto con loro? Quanti continuano ad essere assenti o passivamente colpevoli? Che senso di schifo...
Volete vedere altre creazioni "artistiche"?
Marco Guastavigna ne riporta alcune alla pagina
http://www.pavonerisorse.it/pstd/edioti.htm
Avrete anche la possibilità di scaricare molto materiale utile per affrontare il tema a scuola.
"Milano: su internet video con torture a ragazzo down
Nell'indifferenza dell'insegnante, ragazzo down viene preso in giro dai compagni di classe, che lo picchiano non appena lasciati senza sorveglianza. Simboli nazisti sulla lavagna. Il video realizzato da un alunno e messo su Google.
Roma, 12 novembre 2006 - La procura di Milano ha sequestrato un filmato di 3 minuti e 11 secondi, arrivato al ventinovesimo posto tra i più scaricati su Google, che testimonia la tortura di un ragazzo down da parte dei compagni di classe. «Video divertenti».
Bastava cliccare su questo link per vedere il video in cui iragazzi sbeffeggiano il compagno, lo prendono a sberle e calci, gli lanciano addosso dei libri. La storia è giunta tre giorni fa sul tavolo del pm milanese Corrado Carnevali, dopo la querela presentata dall'associazione Vividown. «In pochi secondi e con estrema facilità ho rintracciato e scaricato il filmato -si legge nella querela- Per risalire all'indirizzo internet basta entrare nel sito www. video. google. it e cliccare 'video divertenti', le prime immagini della schermata sono quelle in questione».
Ora i pm stanno indagando per identificare il ragazzo che picchia il giovane down e il regista del film. E l'associazione Vividown ha denunciato anche Google: «Vista la capacità di diffusione - scrive l'avvocato Guido Camera - è evidente che attento e consapevole deve essere il controllo dei video che possono essere scaricati dal sito».
Dalle immagini si vede una classe di una scuola superiore italiana, con studenti di diciassette, diciotto anni. A un certo punto viene fatto entrare un ragazzo down, vienecondotto al centro della classe, messo di spalle per mostrare il sedere, i pantaloni sporchi: «Dio p..., come è sporco, si è cag... addosso», dicono i compagni. Poi, un ragazzo magrolino, gel nei capelli, gli dà una sberla sulla pancia, quindi una spinta e un colpo in faccia.
Il regista con la telecamera intanto riprende la classe. C'è una ragazza che continua a scrivere, sulla faccia ha un'espressione che sembra più una smorfia che un sorriso. In fondo un altro compagno tiene gli occhi puntati sul libro, come per non vedere la scena, per non vedere nemmeno se stesso in quella classe. Gli altri partecipano, racconta il quotidiano nazionale. C'è chi si avvicina alla lavagna e scrive:«Sensibilizziamo culi diversi», poi aggiunge un «SS» tanto per chiarire. C'è una ragazzina, la belloccia della classe, che si sventola un giornale davanti al naso: «Se l'è fatta addosso». Ecco di nuovo il «cattivo» che si lancia in un saluto nazista, poi finge di telefonare: «Salve, siamo di Vividown, un nostro mongolo si è cag... addosso e mò non sappiamo che fare perchè l'odore ci è entrato nelle narici». Poi il «lancio».
Il ragazzo down è solo davanti alla lavagna e i compagni cominciano: «Vai con il lancio». Parte un libro e lo colpisce in pieno. E il regista: «Aspetta, rifatelo, non è venuto».E allora si ripete, finchè lui perde gli occhiali e d'un tratto capisce, fa per piangere, cerca di difendersi. Ma lui non può: «Cretino, buuhhh», urla la classe."
Quanti insegnanti avranno parlato dell'accaduto con i loro allievi? Quanti avranno riflettuto con loro? Quanti continuano ad essere assenti o passivamente colpevoli? Che senso di schifo...
Volete vedere altre creazioni "artistiche"?
Marco Guastavigna ne riporta alcune alla pagina
http://www.pavonerisorse.it/pstd/edioti.htm
Avrete anche la possibilità di scaricare molto materiale utile per affrontare il tema a scuola.
2.11.06
PERDERSI SULLA LUNA...
...Troppo rilassante! Cliccate sul titolo e provate questo gioco: sceglietevi un nome e esplorate la luna, con voi ci saranno altre persone on line, se volete potete parlare. Cliccando su ctrl volerete, cliccando su alt ballerete, potrete salire su strani macchinoni (per scendere cliccate+). Mi piace perdermi nello spazio!
31.10.06
migrazioni, pensieri e storie d'amore
Stamattina ero sul mio terrazzino , stavo raccogliendo le foglie rosse della vite ormai cadute, e mi è parso di sentire il verso delle anatre: strano, a Grugliasco!
Mi sono guardata intorno, ho alzato la testa e ho visto un bellissimo stormo di anatre selvatiche in formazione a V. L'inizio di un lungo e sicuramente difficile viaggio.
Mi sono messa a piangere, così, con la scopa e la paletta in mano, per un'immagine bellissima e per chissà quale altra ragione. Su internet mi sono imbattuta in una strana riflessione sul meditare, e l'ho linkata al titolo...Io non mi ritengo affatto meditativa, ma quando ci vuole ci vuole...E' l'effetto autunno!
Nel pomeriggio mi hanno raccontato una delle più belle, strazianti e commoventi storie d'amore. Non posso dire nulla di più, nè chi l'ha raccontata nè da chi è stata ed è vissuta, ma le anatre di stamattina spero ritornino presto, c'è qualcuno che ha bisogno di speranza.
Che strana giornata...
29.10.06
W L'autunno!
15.10.06
STAND UP !
CONTRO LA POVERTA’.
ALZATI PER GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO
Lo STAND UP sarà una delle più importanti e coinvolgenti giornate di mobilitazione contro la povertà degli ultimi anni. Milioni di persone in tutto il mondo si alzeranno per sostenere gli Obiettivi del Millennio, alla vigilia del 17 ottobre, giornata dedicata dalle Nazioni Unite alla lotta alla povertà.
Il 15-16 di ottobre, milioni di persone nel Sud come nel Nord del mondo, aderendo all’appello dello STAND UP!, si alzeranno per chiedere ai leader politici che gli impegni assunti per combattere la povertà siano rispettati.
Cliccate sul titolo per sapere quando e come aderire.
A dire la verità vorrei che ci alzassimo tutti tutte le mattine con il proposito di fare qualcosa per il resto del mondo che ha diritti ma non li vede rispettati...
7.10.06
6.10.06
Figli di Lapo
Quest'estate Lapo (il barboncino) si è dato piuttosto da fare con la cagnetta della scuola vicino a casa. Si tratta davvero di un grande amore canino, e "solo" per una volta sono riusciti a stare senza le sbarre del cancello che li separavano...Ecco i frutti!
I cuccioli sono tre: Tobia, Due Calzini e Bella. deliziosi, peccato che presto saranno dati via e non li vedremo scorazzare nel cortile tra i bambini...
5.10.06
Mondiali di scherma
Oggi siamo andati con le due classi terze all'Oval Lingotto a vedere le gare del campionato di scherma.
Ieri a Rivoli abbiamo avuto l'onore di ospitare nella nostra piccola palestra la dottoressa Nasi e due atleti disabili. si è stabilito un gran feeling con i bambini, che oggi erano davvero carichi di entusiasmo.
L'organizzazione faceva acqua da tutte le parti, nessun controllo, avrei potuto entrare a braccetto con uno di Alkeida.
Arrivati alle 10,00 abbiamo scoperto di essere in migliaia e gli organizzatori hanno iniziato ad annunciare che si poteva assistere alle gare...solo per mezz'ora!! ...Pazzi scatenati, c'erano solo bambini e ragazzini, da tenere a bada per ore (noi avevamo il rientro per le 15,00).
Fortunatamente abbiamo scoperto che uno degli atleti conosciuti ieri, Cyril (di Montelimar) gareggiava in un altro settore appositamente allestito per i disabili. I bambini hanno fatto un tifo eccezionale, avevano preparato degli striscioni, hanno potuto avere autografi e la gioia di vedere il "loro" atleta vincere l'incontro.
Nel caos eccezionale solo due danni: un passaggio andato a male sul baby ponte tibetano durante la pausa pranzo a momenti ci evirava un allievo, un giubbotto perso dalla solita bambina...(due gite, due giubotti).
Tornata a casa dopo otto ore, sfiancata e con le orecchie che friggono,scopro di riavere il collegamento ad internet!
3.10.06
Ci sono ancora!!!
Ci sono ancora, ma l'incubo Telecom non è finito! Oltre a spiare e a creare scandali vari penso abbia scelto una famiglia campione, la mia, per rompergli le p... e distruggergli il fegato. Siamo di nuovo bloccati da più di 2 settimane, e dopo 45 segnalazioni nulla si muove.
Devo lavorare da scuola,e mi sembra di essere fuori dal mondo. Non pensavo di essere così rete-dipendente! In effetti però per me è diventata una piacevole abitudine mantenere contatti umani via web, informarmi, leggere e lavorare, e questo isolamento forzato mi pesa molto.
Devo lavorare da scuola,e mi sembra di essere fuori dal mondo. Non pensavo di essere così rete-dipendente! In effetti però per me è diventata una piacevole abitudine mantenere contatti umani via web, informarmi, leggere e lavorare, e questo isolamento forzato mi pesa molto.
19.9.06
Sai che novità...
leggo su internet (http://style.alice.it/trend/dalmondo/swap.html)
"USA: la moda degli Swap Parties, dove tra amici si barattano vestiti per rifarsi il guardaroba. Senza rompere il salvadanaio.
Una volta lo si chiamava baratto, oggi è più trendy chiamarlo con un inglesismo: lo swapping è l’idea arrivata dagli Stati Uniti per far fronte ai sensi di colpa di chi allo shopping non riesce a rinunciare.
Metti insieme un nutrito gruppo di donne, fai portare loro abiti e accessori che non mettono più e il gioco è fatto. Negli swap parties non è previsto l’acquisto della merce, ma solo il semplice scambio. Per organizzarli è necessaria una buona agenda: il coinvolgimento di numerose, tra amiche e conoscenti, assicura che il mercatino del baratto abbia successo.
Spesso, tra gli organizzatori più appassionati, vengono individuati party a tema: abbigliamento d’epoca, accessori d’arredo, libri. Ancora meglio se si lega l’occasione a un drink o a un buffet fatto in casa.
Per chi poi fosse troppo pigro per organizzare un party a casa sua, lo swapping è anche online: www.swapstyle.com."
Ma noi lo facciamo da quasi 20 anni!
Due volte all'anno, e una sarà stasera, ci si trova a casa mia tra amiche portando altre amiche, ognuna con un sacco di vestiti che non mette più (noia? Dieta sbagliata? Anni che passano?) e si fa un gran mucchio in mezzo alla stanza. Poi, tra chiacchiere e qualcosa da smangiucchiare ci si butta alla ricerca di qualcosa che ci piace. Si fanno sfilate, si gira in mutande, e si torna a casa con un sacco di altre cose per la prossima stagione. Divertente e utile davvero, provate!
p.s. niente uomini, ma noi facciamo uno strappo per i nostri amici gay, sono i migliori a fare le sfilate con accostamenti mozzafiato!
"USA: la moda degli Swap Parties, dove tra amici si barattano vestiti per rifarsi il guardaroba. Senza rompere il salvadanaio.
Una volta lo si chiamava baratto, oggi è più trendy chiamarlo con un inglesismo: lo swapping è l’idea arrivata dagli Stati Uniti per far fronte ai sensi di colpa di chi allo shopping non riesce a rinunciare.
Metti insieme un nutrito gruppo di donne, fai portare loro abiti e accessori che non mettono più e il gioco è fatto. Negli swap parties non è previsto l’acquisto della merce, ma solo il semplice scambio. Per organizzarli è necessaria una buona agenda: il coinvolgimento di numerose, tra amiche e conoscenti, assicura che il mercatino del baratto abbia successo.
Spesso, tra gli organizzatori più appassionati, vengono individuati party a tema: abbigliamento d’epoca, accessori d’arredo, libri. Ancora meglio se si lega l’occasione a un drink o a un buffet fatto in casa.
Per chi poi fosse troppo pigro per organizzare un party a casa sua, lo swapping è anche online: www.swapstyle.com."
Ma noi lo facciamo da quasi 20 anni!
Due volte all'anno, e una sarà stasera, ci si trova a casa mia tra amiche portando altre amiche, ognuna con un sacco di vestiti che non mette più (noia? Dieta sbagliata? Anni che passano?) e si fa un gran mucchio in mezzo alla stanza. Poi, tra chiacchiere e qualcosa da smangiucchiare ci si butta alla ricerca di qualcosa che ci piace. Si fanno sfilate, si gira in mutande, e si torna a casa con un sacco di altre cose per la prossima stagione. Divertente e utile davvero, provate!
p.s. niente uomini, ma noi facciamo uno strappo per i nostri amici gay, sono i migliori a fare le sfilate con accostamenti mozzafiato!
12.9.06
Uauh che articolo!
Cliccare sul titolo per vedere, gran bell'articolo sul concerto di Saluzzo. Son soddisfazioni!
6.9.06
Ma quante cose fanno le maestre??
Ieri un simpatico collega incaricato della sicurezza si è ricordato che ad un corso frequentato lo scorso anno qualcuno aveva detto che le classi prime dovevano per legge avere aule al pianterreno...Che tempismo!
Bene, abbiamo due gg di tempo prima dell'inizio delle lezioni, dobbiamo spostare l'intero contenuto di cinque aule, banchi e armadi stracolmi compresi.
Voi non potete immaginare che cosa non è in grado di racchiudere l'armadio di una maestra: è un modo affascinante, sembra di precipitare nell'armadio de "Le cronache di Narnia", non c'è mai fine alle stranezze!
Le "riscoperte" più singolari nel mio sono state delle uova di serpente (dono di diversi anni fa di un amico), un fischietto, un tamburello, rotoli di carta stagnola, pacchi di bastoncini di legno per ghiaccioli, palline di carta stagnola.
La mia collega è stata più fortunata: nel suo sono cresciute strane muffe molto interessanti (si tratta in questo caso di un armadio a muro) e abbiamo osservato con tenerezza un'intera famiglia di fantastici centopiedi.
Un aiuto? Il Comune lo manderà...
Per ora solo due poco muscolose ma volenterose bidelle arrancano con noi.
Non resta che sudare e sudare su e giù dalle scale, con carrelli della mensa stracolmi di libri, mobili trascinati da colleghe nerborute e non, un mare di gnocchi di polvere e un risultato garantito: il mal di schiena ed un fastidioso strappo inguinale (ho voluto fare "la sborona" trasportando un armadio da sola)
Ma il nostro mansionario va da...a dove???
Fortunatamente ci sono Daniela, Betty, Marina, Annamaria: sudate marce, attrezzate con grembiulini, strofinacci e dosi massicce di insetticida, riusciamo comunque a farci belle risate.
Ho abbandonato la mia vecchia amata aula scrostata e buia ( sarà una gioia per i bimbi di prima...) per una luminosa al secondo piano, gran bella vista sul centro storico...Ma è piccola: dove balleremo hip hop??
Da lunedì smetteremo gli abiti da traslocatori, donne delle pulizie e disinfestatori. Ci trasformeremo tutte come per magia in deliziose maestre, esperte in tutte le materie, creative e fantasiose, con competenze psicologiche, informatiche e linguistiche, consulenti familiari, abilissime nel saltellare dall'educazione sessuale all'educazione alimentare passando per l'educazione alla cittadinanza. Canteremo, balleremo, drammatizzeremo, faremo palestra con tanti bambini urlanti, ci aggiorneremo on e off line ecc. ecc.
W LA SCUOLA
Bene, abbiamo due gg di tempo prima dell'inizio delle lezioni, dobbiamo spostare l'intero contenuto di cinque aule, banchi e armadi stracolmi compresi.
Voi non potete immaginare che cosa non è in grado di racchiudere l'armadio di una maestra: è un modo affascinante, sembra di precipitare nell'armadio de "Le cronache di Narnia", non c'è mai fine alle stranezze!
Le "riscoperte" più singolari nel mio sono state delle uova di serpente (dono di diversi anni fa di un amico), un fischietto, un tamburello, rotoli di carta stagnola, pacchi di bastoncini di legno per ghiaccioli, palline di carta stagnola.
La mia collega è stata più fortunata: nel suo sono cresciute strane muffe molto interessanti (si tratta in questo caso di un armadio a muro) e abbiamo osservato con tenerezza un'intera famiglia di fantastici centopiedi.
Un aiuto? Il Comune lo manderà...
Per ora solo due poco muscolose ma volenterose bidelle arrancano con noi.
Non resta che sudare e sudare su e giù dalle scale, con carrelli della mensa stracolmi di libri, mobili trascinati da colleghe nerborute e non, un mare di gnocchi di polvere e un risultato garantito: il mal di schiena ed un fastidioso strappo inguinale (ho voluto fare "la sborona" trasportando un armadio da sola)
Ma il nostro mansionario va da...a dove???
Fortunatamente ci sono Daniela, Betty, Marina, Annamaria: sudate marce, attrezzate con grembiulini, strofinacci e dosi massicce di insetticida, riusciamo comunque a farci belle risate.
Ho abbandonato la mia vecchia amata aula scrostata e buia ( sarà una gioia per i bimbi di prima...) per una luminosa al secondo piano, gran bella vista sul centro storico...Ma è piccola: dove balleremo hip hop??
Da lunedì smetteremo gli abiti da traslocatori, donne delle pulizie e disinfestatori. Ci trasformeremo tutte come per magia in deliziose maestre, esperte in tutte le materie, creative e fantasiose, con competenze psicologiche, informatiche e linguistiche, consulenti familiari, abilissime nel saltellare dall'educazione sessuale all'educazione alimentare passando per l'educazione alla cittadinanza. Canteremo, balleremo, drammatizzeremo, faremo palestra con tanti bambini urlanti, ci aggiorneremo on e off line ecc. ecc.
W LA SCUOLA
30.8.06
Si continua a cantare...
Chi viene?
Domenica 3 settembre alle ore 21 in Piazza della Libertà a Settimo Torinese SUNSHINE GOSPEL CHOIR e ORCHESTRA SINFONICA GIOVANILE DEL PIEMONTE in concerto con un nuovo connubio musicale: gospel+musica sinfonica.
Cliccate sul titolo per vedere la locandina...(devo dire che i miei capelli rossi non si notano PER NIENTE!)
Cliccate sul titolo per vedere la locandina...(devo dire che i miei capelli rossi non si notano PER NIENTE!)
28.8.06
Passeggiata in montagna ai Picchi del pagliaio
Bella gita quella di ieri: si parte da Forno di Coazze per arrivare ai Picchi del pagliaio (il link legato al titolo spiega bene il tipo di percorso, anche se noi non lo abbiamo fatto tutto!). Presenti: Augusto, Tiziana, Renato, Nelli, Gianfranco, Andrea, Roby, io e Lapo (il cane). Mirtilli, erica, bellissima vista su tutta la pianura di Torino e Valle di Susa.
Incubo telecom
Nella seconda quindicina di luglio ricevo una telefonata dalla Telecom che mi informa che finalmente la nostra zona (Grugliasco) è servita dalla linea adsl 20 mega. L’operatrice mi elenca tutti i vantaggi del servizio, in particolare la possibilità di collegare fino a 5 computer in modalità wirless e l’offerta del decoder per l’home tv . Il tutto per pochi euro in più al mese. Decido di accettare, e quindi mi viene detto che a breve sarei stata contattata da un tecnico. Non avremmo dovuto occuparci di nulla. Nessuno mi avverte che dopo pochi giorni dal mio SI telefonico io avrei avuto la mia vecchia linea a 4 mega interrotta per una ventina di giorni!
Parto tranquilla per una settimana di ferie, e in quei giorni vengo contattata da un tecnico, al quale tranquillamente dico di richiamarmi dopo ferragosto. Ritornati il 7 agosto, ci accorgiamo di non poterci connettere in rete, pensiamo ad un guasto e facciamo una segnalazione: ci viene risposto che nell’arco di due giorni il problema si sarebbe risolto. Dopo due giorni ricontattiamo il 187, ma la risposta questa volta è diversa: ci dicono che avendo scelto Alice 20 mega la nostra linea è stata interrotta perché deve essere spostata. Facciamo presente con disappunto di non essere stati avvertiti, continuiamo nei giorni successivi a sollecitare un intervento, ricevendo sempre risposte diverse ed ambigue. Passano giorni e settimane, il danno professionale provocato dal disservizio per entrambi è notevole, nessun tecnico ci contatta fino a venerdì 18 agosto. Il tecnico che telefona ci vuole in casa entro mezz’ora, purtroppo siamo troppo lontani (…) e dobbiamo pertanto accettare un appuntamento per il lunedì successivo (21 agosto) per le ore 14,00. Siamo però avvertiti che è necessario che la presa telefonica sia vicina al televisore (ma non dovevamo non fare nulla??) e così trascorriamo la serata a fare spostamenti di cavi e buchi nei muri.
Alle ore 16,30 del lunedì nessuno ci aveva ancora contattati…Arrivati intorno alle 16,45 i tecnici iniziano l’installazione ma scoprono subito che ci sono problemi sulla linea: vanno e vengono dalla centrale a casa nostra, poi dichiarano di dover tornare il giorno successivo.
Il mattino seguente si ripresentano, proseguono l’installazione ma qualcosa non funziona sui due computer macintosh che non riescono a “vedere” il modem. Per il terzo computer (un pc) paiono non esserci problemi , così come per l’home tv. Per risolvere il problema sui macintosh vengono fatte decine di telefonate alla ricerca di qualcuno che ci capisca qualcosa, e finalmente si rintraccia un collega che ha già fatto collegamenti su questa tipologia di computer. Si rimanda tutto al pomeriggio, il tecnico torna con “l’esperto” e dopo due ore si è al punto di partenza. Se ne vanno dichiarando che il problema è nostro e quindi tocca a noi chiamare l’assistenza mac.
Dopo un’ora anche il collegamento del pc e l’home tv “saltano”, non funziona più nulla.
Ricomincia il rosario di telefonate: dal 187 dichiarano che il problema è a Roma (??) e che verrà risolto entro il giorno successivo, al 800187800 ho la brutta avventura di imbattermi nel peggior operatore della serie, che prima mi dice “perché non si compra tre xp? Il mac è obsoleto” e alla mia risposta pacata (“i mac sono piuttosto evoluti”) mi apostrofa in malo modo dicendo che se sono così esperta posso farmi l’assistenza da sola. Inoltre il soggetto dichiara di non poter inoltrare alcuna richiesta di intervento per le successive 48 ore. Presi da vera disperazione ricontattiamo il 187…
Riceviamo una chiamata da Bergamo, dove un tecnico che pare capirci qualcosa dichiara che è stato fatto un bel casino, sbagliando la commutazione della linea. Fa qualche tentativo da lontano (???) e per magia i due mac “vedono” il modem, ma nulla più, nessuna connessione, niente home tv. L’uomo di Bergamo ci promette che farà lui la segnalazione e che chiederà di essere contattato dai tecnici di zona.
Siamo arrivati a mercoledì 23 agosto, mattinata trascorsa in casa in attesa di una telefonata che non viene. Alle 16 i tecnici chiamano, dichiarano di aver sistemato la linea e di tornare con un nuovo modem. Così è, altre 2 ore di intervento,ma nulla, la linea non regge, La zona non è servita, l’offerta non aveva quindi fondamento. Abbiamo dovuto ripristinarci da soli il vecchio modem ethernet, e come unica soddisfazione abbiamo avuto il ripristino della nostra vecchia line a 4 mega ( che strano, per spostarla dai 4 ai 20 ci sono voluti 20 giorni, mentre per ripristinarla sono bastati 20 minuti, i misteri della tecnologia!)
E ora? Che bolletta pagheremo? Stai a vedere che poi gli risulta che abbiamo la 20 mega, e ci tocca pure fare disdette su disdette, e ci fanno pagare il mese di collegamento non avuto?!!!
p.s. dopo due giorni una nuova signorina telecom ci ha contattati per pubblicizzarci la 20 mega....SENZA PAROLE.
Parto tranquilla per una settimana di ferie, e in quei giorni vengo contattata da un tecnico, al quale tranquillamente dico di richiamarmi dopo ferragosto. Ritornati il 7 agosto, ci accorgiamo di non poterci connettere in rete, pensiamo ad un guasto e facciamo una segnalazione: ci viene risposto che nell’arco di due giorni il problema si sarebbe risolto. Dopo due giorni ricontattiamo il 187, ma la risposta questa volta è diversa: ci dicono che avendo scelto Alice 20 mega la nostra linea è stata interrotta perché deve essere spostata. Facciamo presente con disappunto di non essere stati avvertiti, continuiamo nei giorni successivi a sollecitare un intervento, ricevendo sempre risposte diverse ed ambigue. Passano giorni e settimane, il danno professionale provocato dal disservizio per entrambi è notevole, nessun tecnico ci contatta fino a venerdì 18 agosto. Il tecnico che telefona ci vuole in casa entro mezz’ora, purtroppo siamo troppo lontani (…) e dobbiamo pertanto accettare un appuntamento per il lunedì successivo (21 agosto) per le ore 14,00. Siamo però avvertiti che è necessario che la presa telefonica sia vicina al televisore (ma non dovevamo non fare nulla??) e così trascorriamo la serata a fare spostamenti di cavi e buchi nei muri.
Alle ore 16,30 del lunedì nessuno ci aveva ancora contattati…Arrivati intorno alle 16,45 i tecnici iniziano l’installazione ma scoprono subito che ci sono problemi sulla linea: vanno e vengono dalla centrale a casa nostra, poi dichiarano di dover tornare il giorno successivo.
Il mattino seguente si ripresentano, proseguono l’installazione ma qualcosa non funziona sui due computer macintosh che non riescono a “vedere” il modem. Per il terzo computer (un pc) paiono non esserci problemi , così come per l’home tv. Per risolvere il problema sui macintosh vengono fatte decine di telefonate alla ricerca di qualcuno che ci capisca qualcosa, e finalmente si rintraccia un collega che ha già fatto collegamenti su questa tipologia di computer. Si rimanda tutto al pomeriggio, il tecnico torna con “l’esperto” e dopo due ore si è al punto di partenza. Se ne vanno dichiarando che il problema è nostro e quindi tocca a noi chiamare l’assistenza mac.
Dopo un’ora anche il collegamento del pc e l’home tv “saltano”, non funziona più nulla.
Ricomincia il rosario di telefonate: dal 187 dichiarano che il problema è a Roma (??) e che verrà risolto entro il giorno successivo, al 800187800 ho la brutta avventura di imbattermi nel peggior operatore della serie, che prima mi dice “perché non si compra tre xp? Il mac è obsoleto” e alla mia risposta pacata (“i mac sono piuttosto evoluti”) mi apostrofa in malo modo dicendo che se sono così esperta posso farmi l’assistenza da sola. Inoltre il soggetto dichiara di non poter inoltrare alcuna richiesta di intervento per le successive 48 ore. Presi da vera disperazione ricontattiamo il 187…
Riceviamo una chiamata da Bergamo, dove un tecnico che pare capirci qualcosa dichiara che è stato fatto un bel casino, sbagliando la commutazione della linea. Fa qualche tentativo da lontano (???) e per magia i due mac “vedono” il modem, ma nulla più, nessuna connessione, niente home tv. L’uomo di Bergamo ci promette che farà lui la segnalazione e che chiederà di essere contattato dai tecnici di zona.
Siamo arrivati a mercoledì 23 agosto, mattinata trascorsa in casa in attesa di una telefonata che non viene. Alle 16 i tecnici chiamano, dichiarano di aver sistemato la linea e di tornare con un nuovo modem. Così è, altre 2 ore di intervento,ma nulla, la linea non regge, La zona non è servita, l’offerta non aveva quindi fondamento. Abbiamo dovuto ripristinarci da soli il vecchio modem ethernet, e come unica soddisfazione abbiamo avuto il ripristino della nostra vecchia line a 4 mega ( che strano, per spostarla dai 4 ai 20 ci sono voluti 20 giorni, mentre per ripristinarla sono bastati 20 minuti, i misteri della tecnologia!)
E ora? Che bolletta pagheremo? Stai a vedere che poi gli risulta che abbiamo la 20 mega, e ci tocca pure fare disdette su disdette, e ci fanno pagare il mese di collegamento non avuto?!!!
p.s. dopo due giorni una nuova signorina telecom ci ha contattati per pubblicizzarci la 20 mega....SENZA PAROLE.
27.8.06
Pedalare gente, pedalare!
Sono tornata già da un bel po', ma solo ora aggiorno il blog...spiegherò un'altra volta il perchè...
Una settimana a Castelrotto, sotto l'Alpe di Siusi: grandi pedalate, tanto strudel!
Quando avevo letto sulle guide turistiche "Altipiano di Siusi" avevo pensato "Evvai, stavolta si pedala in scioltezza!"...Niente di più sbagliato! Si sale tanto, si scende tanto, e dove sembra piano è l'occhio che si inganna!!!
17.7.06
Gospel festival Varese
Arrivata a casa alle 3,00 stamattina...gran bella giornata, al mattino abbiamo potuto acoltare anche il famoso gruppo svedese dei By Grace, giornata trascorsa nei giardini estensi di Varese, con ottimo buffet, chiacchiere e relax, e concertone alla sera, un'ora noi e un'ora i Green Sleevers.
Bel pubblico, e le solite belle emozioni. Avevamo più di di dieci nuovi corsisti al loro primo concerto, che sono stati bravissimi!
15.7.06
14.7.06
A volte ritornano...
Che bello questo luglio, che belle sensazioni e sorprese, che begli incontri e che bei contatti!
Amici vecchi, amici nuovi e amici speciali, il tempo libero mi ha regalato momenti davvero gradevoli.
Una delle cose più divertenti è aver ricontattato grazie al web alcuni dei miei cari e vecchi amici di Rivarossa, con i quali ho passato tanti fine settimana e tante vacanze da ragazzina. Ora la casa dei nonni non c'è più, ma i ricordi delle giornate, delle sere e delle risate è sempre molto vivo. Probabilmente rivedrò qualcuno di loro ad agosto, ci si riconoscerà?
(data la foto in mio possesso ho dei dubbi...)
p.s. io sono il pagliaccio in basso a destra.
5.7.06
Varese Gospel Festival
4.7.06
Mettetelo tra i preferiti...
Festeggio solo i numeri pari
Dai 40 in poi ho deciso: festeggio solo i numeri pari, pertanto il 1° luglio da poco passato ho festeggiato il 42° compleanno.
In realtà la cena è stata fatta la sera prima, venerdì, per permettere agli amici di andarsene tranquillamente al mare nel week end. Non avevo però calcolato la partita dell'Italia...No problem, televisore piccolo sul terrazzo, grande in cucina, abbiamo atteso la fine della partita per stappare lo spumente, e tutto è andato liscio.
Ho voluto avere con me le persone a cui tengo di più (ne mancavano alcune in realtà, o perchè lontane o perchè incompatibili con il gruppo e/o facenti parte di altri ambienti che frequento) ed alla fine ho cucinato per 20 persone. Possono essere poche per chi è abituato alle megafeste (quelle in cui ci si rompe le balle perchè non si riesce a parlare con nessuno e c'è un bordello nero), ma io mi ritengo decisamente fortunata ad avere 20 amici con cui ho voglia di condividere un bel momento.
2006: the year of the bag
E' stato l'anno delle borse: senza mettersi d'accordo le mie amiche me ne hanno regalate ben quattro: bene, non ne compro mai e adesso ho la scorta, per tutte le evenienze!
3.7.06
Non tutti sono pronti al martirio...
Perchè portarli in giro e dove??
"Scolaresca romana lasciata ad Amburgo da comandante(ANSA)
- ROMA, 2 LUG -
Decollati da Roma alla volta di Manchester, quando l'aereo Lufthansa ha fatto scalo ad Amburgo, il comandante li ha obbligati a scendere.E' accaduto a circa 40 bambini di una scolaresca romana, tra gli 11 e i 15 anni, accompagnati da due professori. Il comandante avrebbe deciso si farli scendere per la confusione che hanno creato che avrebbe messo fuori sicurezza il volo. Dopo aver trascorso alcune ore all'aeroporto, e' stato individuato un albergo dove i ragazzini trascorreranno la notte."
Ecco, così adesso avranno fatto bordello anche in albergo...
"Scolaresca romana lasciata ad Amburgo da comandante(ANSA)
- ROMA, 2 LUG -
Decollati da Roma alla volta di Manchester, quando l'aereo Lufthansa ha fatto scalo ad Amburgo, il comandante li ha obbligati a scendere.E' accaduto a circa 40 bambini di una scolaresca romana, tra gli 11 e i 15 anni, accompagnati da due professori. Il comandante avrebbe deciso si farli scendere per la confusione che hanno creato che avrebbe messo fuori sicurezza il volo. Dopo aver trascorso alcune ore all'aeroporto, e' stato individuato un albergo dove i ragazzini trascorreranno la notte."
Ecco, così adesso avranno fatto bordello anche in albergo...
26.6.06
Concerto: come sempre un successo
Nove pezzi da imparare in due giorni, un terzo giorno per ripassare e poi concerto. Come al solito all'inizio sembra impossibile, non ci si capisce nulla, non si riescono a prendere appunti ( e il reverendo non vuole che si prendano...), tutto in inglese, parlato da americani che vivono in Germania...
Si sale sul palco, con il vuoto totale nella testa, ci si lancia qualche occhiata di puro panico alle prime note, si stringe forte la mano del vicino e VIA! Le parole vengono fuori, gli accordi complicati, le note "storte", tutto come per magia torna alla memoria nello spazio di una frazione di secondo: l'attacco dev'essere sicuro, senza tentennamenti.
Lee Brown sale sul palco, zoppicante e già sudato, si ha sempre l'idea che non ce la faccia...Si siede al piano, sistema il microfono, attacca il primo brano, ed inizia la metamorfosi. Una voce potente, uno scatto di forza presa chissàdove e dopo qualche minuto è lì che si dimena sul palco, con addosso la sua tunicona, sudando litri e litri (noi da dietro vediamo la sua testona lucida "fumare", effetto spirito santo...).
Due ore di pura energia e musica. Bellissime le voci degli altri solisti, Carol Robinson (fantastica al sax) & John Griffin (lo so, non è bello da dire per un reverendo, ma tra noi coriste si dice che abbia una voce che "arriva dritta alle ovaie..."!) e bravi noi. Accanto al nostro coro ci sono più di 50 persone che hanno semplicemente seguito il work shop di questi tre giorni e se la cavano alla grande ( a parte la tipa dietro di me che bofonchia e stecca per tutto il concerto, che il Signore l'abbia in gloria...!).
C'è chi crede, chi crede ad altro e chi non crede affatto, ma lo spirito del gospel colpisce tutti: è gioia, è condivisione, sono voci che si intersecano e si fondono, è voglia di armonia e di pace: c'è qualcuno che non le desidera?
le foto in ordine:
1) io e Alex (direttore Sunshine e amico da 10 anni...Alex!!! 10 ANNIIII)
2) il palco vuoto prima del concerto
3) noi sul palco, io sono dietro al reverendo bianco e viola...
4) un momento delle prove
Si sale sul palco, con il vuoto totale nella testa, ci si lancia qualche occhiata di puro panico alle prime note, si stringe forte la mano del vicino e VIA! Le parole vengono fuori, gli accordi complicati, le note "storte", tutto come per magia torna alla memoria nello spazio di una frazione di secondo: l'attacco dev'essere sicuro, senza tentennamenti.
Lee Brown sale sul palco, zoppicante e già sudato, si ha sempre l'idea che non ce la faccia...Si siede al piano, sistema il microfono, attacca il primo brano, ed inizia la metamorfosi. Una voce potente, uno scatto di forza presa chissàdove e dopo qualche minuto è lì che si dimena sul palco, con addosso la sua tunicona, sudando litri e litri (noi da dietro vediamo la sua testona lucida "fumare", effetto spirito santo...).
Due ore di pura energia e musica. Bellissime le voci degli altri solisti, Carol Robinson (fantastica al sax) & John Griffin (lo so, non è bello da dire per un reverendo, ma tra noi coriste si dice che abbia una voce che "arriva dritta alle ovaie..."!) e bravi noi. Accanto al nostro coro ci sono più di 50 persone che hanno semplicemente seguito il work shop di questi tre giorni e se la cavano alla grande ( a parte la tipa dietro di me che bofonchia e stecca per tutto il concerto, che il Signore l'abbia in gloria...!).
C'è chi crede, chi crede ad altro e chi non crede affatto, ma lo spirito del gospel colpisce tutti: è gioia, è condivisione, sono voci che si intersecano e si fondono, è voglia di armonia e di pace: c'è qualcuno che non le desidera?
le foto in ordine:
1) io e Alex (direttore Sunshine e amico da 10 anni...Alex!!! 10 ANNIIII)
2) il palco vuoto prima del concerto
3) noi sul palco, io sono dietro al reverendo bianco e viola...
4) un momento delle prove
19.6.06
MEGACONCERTO GOSPEL
17.6.06
gay pride nazionale a Torino
Divertente, colorato, rumoroso, caloroso, commovente, curioso: tuffo nel gay pride in centro a Torino.
C'erano gay, mamme e papà di gay, sorelle e fratelli di gay, amiche e amici di gay, praticamente c'eravamo tutti, e chi mancava si è perso un bel momento.
Sto preparando un bel po' di foto che ho scattato.
Eccole qui
10.6.06
Pizza di classe...
Lo sospettavo: locale chiuso, niente prati per far scorazzare i pupi, 65 persone (35 piccoli e urlanti, alunni con fratellini e sorelline)....Sarebbe stata una tortura...
LO E' STATA.
Gli adulti nell'arco di mezz'ora hanno perso il controllo della situazione, anzi, temo che non lo abbiano mai avuto e in alcuni casi voluto: in fondo è la serata della pizza con i compagni di classe...!
La cosa più divertente è stata osservare le espressioni di alcuni genitori attoniti: padri e madri di un solo figlio/figlia carini e garbati, che non sospettavano la potenzialità distruttiva di un gruppo così numeroso stipato in una pizzeria.
Alcuni hanno avuto il coraggio di chiedermi "ma come fate, sono sempre così?"
SANTA POLENTA!! (...)Come fai a pensare che possano essere sempre così?? Non avrei fatto questo lavoro per più di 5 minuti e non per 22 anni...
Fortuna vuole che nel gruppo ci siano adulti simpatici e di compagnia, le 2 ore trascorrono e io che 5 settimane sto cercando di smettere di fumare riesco a non perdere del tutto il controllo accendendomi una ventina di sigarette in contemporanea.
Tutto sommato torno a casa solo con un'emicrania, e penso a quei poveri genitori che dovranno ancora sorbirsi saggi di danza, di flauto e pianoforte e chitarra e tennis, nuoto, pattinaggio, ippica, catechismo....Buone vacanze!
LO E' STATA.
Gli adulti nell'arco di mezz'ora hanno perso il controllo della situazione, anzi, temo che non lo abbiano mai avuto e in alcuni casi voluto: in fondo è la serata della pizza con i compagni di classe...!
La cosa più divertente è stata osservare le espressioni di alcuni genitori attoniti: padri e madri di un solo figlio/figlia carini e garbati, che non sospettavano la potenzialità distruttiva di un gruppo così numeroso stipato in una pizzeria.
Alcuni hanno avuto il coraggio di chiedermi "ma come fate, sono sempre così?"
SANTA POLENTA!! (...)Come fai a pensare che possano essere sempre così?? Non avrei fatto questo lavoro per più di 5 minuti e non per 22 anni...
Fortuna vuole che nel gruppo ci siano adulti simpatici e di compagnia, le 2 ore trascorrono e io che 5 settimane sto cercando di smettere di fumare riesco a non perdere del tutto il controllo accendendomi una ventina di sigarette in contemporanea.
Tutto sommato torno a casa solo con un'emicrania, e penso a quei poveri genitori che dovranno ancora sorbirsi saggi di danza, di flauto e pianoforte e chitarra e tennis, nuoto, pattinaggio, ippica, catechismo....Buone vacanze!
4.6.06
Tanto per non annoiarsi...
...Anche oggi ci siamo sparati i nostri 900 metri di dislivello, partendo da Mattie (Lato sx Val di Susa) e arrivando al Pian del Frais. A differenza dell'altro ieri una gran bella giornata di sole! Il gruppo oggi ha perso una ciclista (con la scusa del volontariato al canile...) ma ha guadagnato il "terribile Gianfranco"; gli abbiamo messo dei sassi nello zaino per rallentarlo, ma quando siamo arrivati su lo abbiamo trovato già riposato, e si era anche portato dietro due pesanti "ghiaccetti" per mantenere in fresco la frutta!
3.6.06
E allora?
Colle delle Finestre
Ok, ci abbiamo riprovato: l'anno scorso, dopo aver visto la tappa del Giro d'Italia e un panorama mozzafiato abbiamo affrontato la salita fino al Colle delle Finestre: purtroppo tutta l'ultima parte l'abbiamo fatta immersi nelle dense nuvole, e non abbiamo potuto ammirare il panorama. Ieri ci abbiamo riprovato...
Questa volta abbiamo dovuto arrenderci dopo i primi 11 km. Causa: bufera di neve!
Avvertiti da qualche ciclista intirizzito che abbiamo soccorso con un fuocherello improvvisato sulla strada, abbiamo deciso di non prpseguire oltre. La discesa è stata una sofferenza, e ci sono volute alcune ore per riacquistare una temperatura corporea normale. W Giugno!
Questa volta abbiamo dovuto arrenderci dopo i primi 11 km. Causa: bufera di neve!
Avvertiti da qualche ciclista intirizzito che abbiamo soccorso con un fuocherello improvvisato sulla strada, abbiamo deciso di non prpseguire oltre. La discesa è stata una sofferenza, e ci sono volute alcune ore per riacquistare una temperatura corporea normale. W Giugno!
28.5.06
Pedalapedala
21.5.06
Mi hanno fatto la caricatura...
I miei amici di scienzainrete quest'anno mi hanno voluta nel loro staff, e per me è stato un vero piacere: con loro lavoro bene, e da idea nasce idea, da progetto progetto, come capita quando si sta in un gruppo con persone che hanno lo stesso modo di concepire il lavoro di insegnante, con passione e curiosità.
Da due giorni sono anche io tra le zucche: http://www.scienzainrete.it...Cercatemi in "Chi siamo"
Da due giorni sono anche io tra le zucche: http://www.scienzainrete.it...Cercatemi in "Chi siamo"
10.5.06
Menomale che esistono gli esperti....
Riporto qui sotto un articolo letto oggi su repubblica on line.
Certo che se non ci fossero gli esperti che dopo mesi e mesi di studi e ricerche ci aiutano con queste scoperte saremmo spacciati...Chi di noi avrebbe mai detto che se si è gentili, se si ha autostima, se si fa qualcosa per gli altri e non si poltrisce la vita è migliore e meno deprimente???? Bah
Ma nessuno si ricorda della vecchia e famosa sindrome da Pollyanna? Io che ho letto da bambina i libri di Eleanor H Porter so bene che si tratta...
Gli scienziati: il segreto è migliorare se stessi ogni giorno
Test sui volontari: il 92% con queste regole si è sentito meglio
Autostima, cortesia e lavoro duro
ecco la "formula" della felicità
di ELENA DUSI
ROMA - Laddove ha fallito la psicologia, l'economia ha mancato l'obiettivo e la politica ha fatto naufragio, ecco che arriva la "scienza della felicità". La ricetta, ormai è evidente, non sta nei soldi né nel Prozac. Ma visto che anche la Costituzione americana cita nel preambolo la felicità come uno degli obiettivi della vita dell'uomo, gli scienziati hanno iniziato a sforzarsi di capire quali siano i suoi ingredienti reali.
Martin Seligman, direttore del Centro di psicologia positiva dell'università della Pennsylvania, ha escogitato una batteria di esercizi per incrementare il livello di felicità individuale e li ha raccontati in una serie di documentari che la Bbc sta dedicando alla "Science of happiness".
Ogni giorno i volontari di Seligman devono registrare su un diario tre episodi positivi, i nomi di tre persone che sono state cortesi con loro (per poi ringraziarle personalmente il giorno dopo) e provare a escogitare una nuova via per usare al meglio le proprie qualità.
Secondo Seligman questi semplici esercizi hanno aiutato il 92 per cento dei volontari che manifestavano sintomi di depressione. Ma nonostante i risultati limpidi, alla "scienza della felicità" rimane uno scoglio importante da superare. Quello dell'unità di misura.
"Quando ci riferiamo alla contentezza - spiega Lord Layard, che insegna economia alla London School of Economics - pensiamo ancora ai palloncini che svolazzano nell'aria, o comunque a qualcosa di frivolo. Invece dobbiamo imparare a ragionare in maniera scientifica".
Per Ed Diener, psicologo dell'università dell'Illinois, la soluzione migliore è chiedere ai volontari: "Da uno a sette, quanto sei felice?". Ripetendo la domanda in vari momenti della giornata è possibile tracciare il grafico della felicità individuale. "Come metodo non è perfetto, ma funziona" sostiene Diener.
Seguendo una tecnica simile, il British Household Panel Survey nel 2003 è arrivato alla conclusione che gioventù non è affatto sinonimo di contentezza. La curva della soddisfazione registra infatti un picco negativo intorno ai 40 anni, per poi tornare a salire e raggiungere il massimo al momento della pensione.
Conclusioni opposte aveva raggiunto uno studio dell'università di Goteborg a gennaio 2006. "Felicità non è stare stesi al sole, bensì lavorare" spiegò il professor Bengt Bruelde. "Più ci si impegna più ci si avvicina alla felicità". Il peggiore degli sbagli è correre dietro ai beni che danno un'assuefazione rapida. Prosegue Bruelde: "Il denaro rende felici solo temporaneamente, così come una nuova auto. Quando ci si abitua rapidamente a qualcosa, il piacere si esaurisce".
Il British Medical Journal in un editoriale del dicembre 2005 notava come la ricchezza aumentasse in molte nazioni del mondo proprio mentre il livello di soddisfazione degli individui si abbassava. La colpa era forse della percezione comune di non essere in buona salute, o dell'impoverimento delle relazioni sociali.
Poco stress e tempo da dedicare agli altri vennero individuati come i segreti del buon piazzamento del Ghana nella scala della felicità. Anche perché, notò acutamente nell'agosto 2005 una ricerca dell'American Sociological Association, la ricchezza rende felici solo se è più alta rispetto a quella dei vicini. "A contare non è il reddito in valore assoluto - concludeva lo studio - ma il rapporto rispetto a quello degli altri".
Certo che se non ci fossero gli esperti che dopo mesi e mesi di studi e ricerche ci aiutano con queste scoperte saremmo spacciati...Chi di noi avrebbe mai detto che se si è gentili, se si ha autostima, se si fa qualcosa per gli altri e non si poltrisce la vita è migliore e meno deprimente???? Bah
Ma nessuno si ricorda della vecchia e famosa sindrome da Pollyanna? Io che ho letto da bambina i libri di Eleanor H Porter so bene che si tratta...
Gli scienziati: il segreto è migliorare se stessi ogni giorno
Test sui volontari: il 92% con queste regole si è sentito meglio
Autostima, cortesia e lavoro duro
ecco la "formula" della felicità
di ELENA DUSI
ROMA - Laddove ha fallito la psicologia, l'economia ha mancato l'obiettivo e la politica ha fatto naufragio, ecco che arriva la "scienza della felicità". La ricetta, ormai è evidente, non sta nei soldi né nel Prozac. Ma visto che anche la Costituzione americana cita nel preambolo la felicità come uno degli obiettivi della vita dell'uomo, gli scienziati hanno iniziato a sforzarsi di capire quali siano i suoi ingredienti reali.
Martin Seligman, direttore del Centro di psicologia positiva dell'università della Pennsylvania, ha escogitato una batteria di esercizi per incrementare il livello di felicità individuale e li ha raccontati in una serie di documentari che la Bbc sta dedicando alla "Science of happiness".
Ogni giorno i volontari di Seligman devono registrare su un diario tre episodi positivi, i nomi di tre persone che sono state cortesi con loro (per poi ringraziarle personalmente il giorno dopo) e provare a escogitare una nuova via per usare al meglio le proprie qualità.
Secondo Seligman questi semplici esercizi hanno aiutato il 92 per cento dei volontari che manifestavano sintomi di depressione. Ma nonostante i risultati limpidi, alla "scienza della felicità" rimane uno scoglio importante da superare. Quello dell'unità di misura.
"Quando ci riferiamo alla contentezza - spiega Lord Layard, che insegna economia alla London School of Economics - pensiamo ancora ai palloncini che svolazzano nell'aria, o comunque a qualcosa di frivolo. Invece dobbiamo imparare a ragionare in maniera scientifica".
Per Ed Diener, psicologo dell'università dell'Illinois, la soluzione migliore è chiedere ai volontari: "Da uno a sette, quanto sei felice?". Ripetendo la domanda in vari momenti della giornata è possibile tracciare il grafico della felicità individuale. "Come metodo non è perfetto, ma funziona" sostiene Diener.
Seguendo una tecnica simile, il British Household Panel Survey nel 2003 è arrivato alla conclusione che gioventù non è affatto sinonimo di contentezza. La curva della soddisfazione registra infatti un picco negativo intorno ai 40 anni, per poi tornare a salire e raggiungere il massimo al momento della pensione.
Conclusioni opposte aveva raggiunto uno studio dell'università di Goteborg a gennaio 2006. "Felicità non è stare stesi al sole, bensì lavorare" spiegò il professor Bengt Bruelde. "Più ci si impegna più ci si avvicina alla felicità". Il peggiore degli sbagli è correre dietro ai beni che danno un'assuefazione rapida. Prosegue Bruelde: "Il denaro rende felici solo temporaneamente, così come una nuova auto. Quando ci si abitua rapidamente a qualcosa, il piacere si esaurisce".
Il British Medical Journal in un editoriale del dicembre 2005 notava come la ricchezza aumentasse in molte nazioni del mondo proprio mentre il livello di soddisfazione degli individui si abbassava. La colpa era forse della percezione comune di non essere in buona salute, o dell'impoverimento delle relazioni sociali.
Poco stress e tempo da dedicare agli altri vennero individuati come i segreti del buon piazzamento del Ghana nella scala della felicità. Anche perché, notò acutamente nell'agosto 2005 una ricerca dell'American Sociological Association, la ricchezza rende felici solo se è più alta rispetto a quella dei vicini. "A contare non è il reddito in valore assoluto - concludeva lo studio - ma il rapporto rispetto a quello degli altri".
28.4.06
Camminando a scuola
Con la scuola stiamo partecipando ad un concorso indetto dalla Provincia di Torino dal nome "A SCUOLA CAMMINANDO": si tratta di sensibilizzare le famiglie, i bambini, i docenti, i negozianti della zona , le forze di polizia e i volontari sull'importanza di usare di meno l'auto, in particolarmodo per il tragitto casa scuola. le scuole della Provincia hanno organizzato varie giornate in cui i bambini si ritrovano in punti prestabiliti e vengono accompagnati a scuola a piedi da mamme, maestre, vigili e nonni vigile.
All'inizio io ed un gruppetto sparuto di colleghe ci siamo sentite un po' perse: sapevamo di tante scuole che avevano organizzato molte iniziative, e noi facevamo fatica a pensare a qualcosa di carino...Ma si sa, l'appetito vien mangiando, e le idee lavorando! Siamo riuscite, con l'aiuto di tutti, a organizzare cinque mattinate in cui i bambini vengono a scuola a piedi ( 12, 27, 28 aprile e 8, 12 maggio), abbiamo fatto cartelloni, fascette da indossare, prepareremo con lenzuoli e cartoni lunghi bruchi e pedibus....Abbiamo coinvolto la stampa locale, preso contatti con radio, ottenuto l'attenzione e la presenza di Sindaco e assessori. Anche questo post vuol essere il mio personale contributo all'iniziativa, mi piace ancora molto lavorare con gente che ha voglia di "sbattersi!!"
Per leggere dell'iniziativa www.provincia.torino.it
25.4.06
Perchè le idee geniali vengono sempre agli altri?
Tratto da www.repubblica.it
Lettere, doni, sogni infranti
è il Museo degli amori perduti
ZAGABRIA - Se vi siete mai domandati cosa fare con le dolorose memorie di un amore finito, per voi ora c'è una risposta: donatele a un nuovo museo della Croazia.
Il luogo in questione ha sede a Zagabria, e si chiama "Museo delle relazioni finite". E ospita lettere d'amore, anelli di fidanzamento, oggetti vari, doni di ogni genere. Perfino le bottiglie vuote di liquore lasciate alle spalle dopo la fine di una storia.
E ci sono anche articoli ancora più originali. Inclusa una gamba artificiale di un veterano di guerra, che si era innamorato della sua terapista. "Questa protesi è durata più del nostro amore. Materiale migliore", dice la didascalia che accompagna l'oggetto.
A ogni pezzo dell'esibizione, infatti, è acclusa una nota del donatore, che ne spiega l'origine e il significato. Molti di questi biglietti esprimono nostalgia o amarezza, e rivelano il dolore che resta quando una storia finisce. Altri, invece, sono semplicemente ironici.
Ma il "corredo" della neo-istituzione, spiegano i curatori, è solo all'inizio: il museo infatti è pronto ad accogliere altri ricordi di amori falliti. Da qui l'appello lanciato dal sito web (www.brokenships.com), che si rivolge così agli utenti: "Vi siete lasciati di recente e avete questa irrefrenabile urgenza di cancellare qualsiasi memoria della storia? Questo museo vi permette di liberarvi delle cose che vi suscitano brutti ricordi".
E non basta. Tra le curiosità di questo singolarissimo museo, c'è anche il fatto che a fondarlo sono stati i due membri di una ex coppia, Olinka Vistica e Drazen Grusbisic. L'uomo e la donna, una volta inseparabili, hanno finito per lasciarsi: "Così abbiamo cominciato a parlare di cosa fare di tutti gli oggetti legati alla nostra relazione", ha spiegato lei. Da qui l'idea di sviluppare un museo, in cui esorcizzare, liberandosene in qualche modo, tutti i ricordi.
Un'iniziativa sostenuta anche dai loro amici, che hanno poi messo insieme le loro collezioni di memorabilia. Facendo le prime donazioni. Poi la cosa si è diffusa in fretta, sia col passaparola che per e-mail, riscuotendo un notevole successo. "Abbiamo avuto una bella risposta da un sacco di persone", commenta con soddiasfazione Brubisic. E probabilmente siamo soltanto all'inizio.
(25 aprile 2006)
Lettere, doni, sogni infranti
è il Museo degli amori perduti
ZAGABRIA - Se vi siete mai domandati cosa fare con le dolorose memorie di un amore finito, per voi ora c'è una risposta: donatele a un nuovo museo della Croazia.
Il luogo in questione ha sede a Zagabria, e si chiama "Museo delle relazioni finite". E ospita lettere d'amore, anelli di fidanzamento, oggetti vari, doni di ogni genere. Perfino le bottiglie vuote di liquore lasciate alle spalle dopo la fine di una storia.
E ci sono anche articoli ancora più originali. Inclusa una gamba artificiale di un veterano di guerra, che si era innamorato della sua terapista. "Questa protesi è durata più del nostro amore. Materiale migliore", dice la didascalia che accompagna l'oggetto.
A ogni pezzo dell'esibizione, infatti, è acclusa una nota del donatore, che ne spiega l'origine e il significato. Molti di questi biglietti esprimono nostalgia o amarezza, e rivelano il dolore che resta quando una storia finisce. Altri, invece, sono semplicemente ironici.
Ma il "corredo" della neo-istituzione, spiegano i curatori, è solo all'inizio: il museo infatti è pronto ad accogliere altri ricordi di amori falliti. Da qui l'appello lanciato dal sito web (www.brokenships.com), che si rivolge così agli utenti: "Vi siete lasciati di recente e avete questa irrefrenabile urgenza di cancellare qualsiasi memoria della storia? Questo museo vi permette di liberarvi delle cose che vi suscitano brutti ricordi".
E non basta. Tra le curiosità di questo singolarissimo museo, c'è anche il fatto che a fondarlo sono stati i due membri di una ex coppia, Olinka Vistica e Drazen Grusbisic. L'uomo e la donna, una volta inseparabili, hanno finito per lasciarsi: "Così abbiamo cominciato a parlare di cosa fare di tutti gli oggetti legati alla nostra relazione", ha spiegato lei. Da qui l'idea di sviluppare un museo, in cui esorcizzare, liberandosene in qualche modo, tutti i ricordi.
Un'iniziativa sostenuta anche dai loro amici, che hanno poi messo insieme le loro collezioni di memorabilia. Facendo le prime donazioni. Poi la cosa si è diffusa in fretta, sia col passaparola che per e-mail, riscuotendo un notevole successo. "Abbiamo avuto una bella risposta da un sacco di persone", commenta con soddiasfazione Brubisic. E probabilmente siamo soltanto all'inizio.
(25 aprile 2006)
Creatività
I miei alunni spesso mi dicono "ma tu sei proprio una maestra Art Attack!". Per chi non sapesse di che si tratta
consiglio il sito artattack. Devo dire che mi diverto molto a "pasticciare" con loro. Dopo tutti questi giorni di vacanza ammetto di sentire la mancanza di quei 19 pazzerelloni...
Per colpa della "nuova" passione per l'informatica negli ultimi anni ho trascurato tutta una serie di interessi più manuali, dalla pittura alla creazione di collane. Era divertente trovarsi con le amiche nelle sere invernali per chiacchierare e lavorare. Presto arriverà ad abitare sul nostro pianerottolo Marina, devo assolutamente coinvolgerla in qualche attività, e riprendere i contatti con la vera artista del gruppo, Sabrina. Quest'estate, se non sarò di nuovo colta da un attacco di pigrizia acuta, vorrei andare di nuovo a lavorare un po' con lei (decorazioni, affreschi...). Non sono certo brava come lei, ma son precisina e volenterosa!
consiglio il sito artattack. Devo dire che mi diverto molto a "pasticciare" con loro. Dopo tutti questi giorni di vacanza ammetto di sentire la mancanza di quei 19 pazzerelloni...
Per colpa della "nuova" passione per l'informatica negli ultimi anni ho trascurato tutta una serie di interessi più manuali, dalla pittura alla creazione di collane. Era divertente trovarsi con le amiche nelle sere invernali per chiacchierare e lavorare. Presto arriverà ad abitare sul nostro pianerottolo Marina, devo assolutamente coinvolgerla in qualche attività, e riprendere i contatti con la vera artista del gruppo, Sabrina. Quest'estate, se non sarò di nuovo colta da un attacco di pigrizia acuta, vorrei andare di nuovo a lavorare un po' con lei (decorazioni, affreschi...). Non sono certo brava come lei, ma son precisina e volenterosa!
24.4.06
Pomeriggio a Milano
Ieri pomeriggio ho accompagnato Luciana a Milano, per la registrazione della puntata di "Che tempo che fa" (trasmissione di rai tre condotta da Fabio Fazio). Gli ospiti erano Enzo Biagi, i comici Maurizio Crozza e Paolo Rossi e poi ovviamente Lu.
Mi è piaciuto l'ambiente, avrei abbracciato Enzo Biagi (ma non ho osato): fragile, facile alla commozione ma così profondamente saggio e acuto.
Mi è piaciuto l'ambiente, avrei abbracciato Enzo Biagi (ma non ho osato): fragile, facile alla commozione ma così profondamente saggio e acuto.
22.4.06
Alle persone belle, che sono rare e preziose
Bellissimo il testo di Fossati...
L'AMORE FA
(testo e musica di Ivano Fossati)
L’amore fa l’acqua buona
Fa passare la malinconia
Crescere i capelli l’amore fa
L’amore accarezza i figli
L’amore parla con i vecchi
Qualcuno vuole bene ai più lontani
Anche per telefono
L’amore fa guerra agli idioti
Agli arroganti pericolosi
Fa bellissima la stanchezza
Avvicina la fortuna (quando può)
Fa buona la cucina
L’amore è una puttana
Che onora la bellezza
Di un bacio per regalo
Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere
L’amore fa belli gli uomini
Sagge le donne l’amore fa
Cantare le allodole
Dolce la pioggia d’autunno
E vi dico che fa viaggiare, si
Illumina le strade
Fa grandi le occasioni
Di credere e di imparare
Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere
Fa crescere i gerani e le rose
Aprire i balconi l’amore fa
Confondere le città
Ma riconoscere i padroni (l’amore lo fa)
Aprire bene gli occhi
Amare più se stessi
L’amore fa bene alla gente
Comprendere il perdono
L’amore fa.
L'AMORE FA
(testo e musica di Ivano Fossati)
L’amore fa l’acqua buona
Fa passare la malinconia
Crescere i capelli l’amore fa
L’amore accarezza i figli
L’amore parla con i vecchi
Qualcuno vuole bene ai più lontani
Anche per telefono
L’amore fa guerra agli idioti
Agli arroganti pericolosi
Fa bellissima la stanchezza
Avvicina la fortuna (quando può)
Fa buona la cucina
L’amore è una puttana
Che onora la bellezza
Di un bacio per regalo
Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere
L’amore fa belli gli uomini
Sagge le donne l’amore fa
Cantare le allodole
Dolce la pioggia d’autunno
E vi dico che fa viaggiare, si
Illumina le strade
Fa grandi le occasioni
Di credere e di imparare
Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere
Fa crescere i gerani e le rose
Aprire i balconi l’amore fa
Confondere le città
Ma riconoscere i padroni (l’amore lo fa)
Aprire bene gli occhi
Amare più se stessi
L’amore fa bene alla gente
Comprendere il perdono
L’amore fa.
21.4.06
Ricordi
20.4.06
oggi sono triste
Ho ritrovato il racconto di questo sogno fatto alcuni mesi fa. E' adatto alla giornata.
Cammino lungo la stretta via tra le basse case che porta alla chiesa del Borgallo a Rivarossa, il paese in cui avevano la casa i miei nonni. Non c’è nessuno ma mi volto spesso indietro, sento che sta per succedere qualcosa. All’improvviso il rumore di una moto che si avvicina, in un attimo mi affianca proprio all’altezza di un’ auto con un uomo e una donna a bordo. Sulla moto ci sono due giovani, che all’improvviso iniziano a sparare. Sono colpi che fanno uno strano rumore, quasi di pistola giocattolo, ma un proiettile mi perfora la gola. Mi porto le mani al collo, si riempiono di sangue, lentamente cado a terra. La moto si allontana rapidamente, l’uomo e la donna scendono dalla macchina, mentre io chiedo aiuto sottovoce. Arrivano anche altre persone, sono tutti amici, mi guardano attoniti, imbarazzati. Io continuo a dire “chiamate un’ambulanza”, la mia voce è un soffio, sento qualcuno che dice”non arriviamo in tempo al cinema”, sono sconvolta. Nessuno fa nulla. Muoio.
Entro (da fantasma?) in un locale, ci sono griglie metalliche da esposizione con fotografie: sono tutte esposte al contrario, non si vede nulla, tranne le scritte fatte con un pennarello nero sul loro retro. Sono foto della mia vita, dei momenti vissuti insieme agli amici.
Nella sala ci sono tante persone che conosco, hanno anche preparato un rinfresco.
Mi sento riempire di rabbia, scaglio a terra tutto ciò che trovo, poi mi accascio su una sedia. Nessuno pare riuscire a vedermi, solo Stefania mi si avvicina, si mette davanti a me e con voce saggia mi dice “non prendertela”. Non prendertela? Mi hanno lasciato morire per non perdere lo spettacolo al cinema e adesso mi commemorano?! Stefania mi dice “non è come pensi” e per farmi capire quanto tutti mi amano mi dà un palmare in cui posso vedere un breve filmato: tutti stanno dipingendo a colori vivaci e con grandi disegni “in mio onore” le stanze di una casa in cui abbiamo trascorso dei bei giorni insieme.
Non mi interessa, sono schifata, esco piangendo e mi trovo nei locali di una portineria, dove due donne stanno parlando. Mi siedo singhiozzando e le imploro “ditemi parole di speranza!”
Una delle due donne inizia a “parlarmi” a gesti, è sorda, dice “solo le persone che non sentono sanno cogliere l’essenza della felicità sul volto degli altri, le parole disturbano”.
Mi incammino da sola lungo una strada sterrata, so che devo attraversare un ponte. Passo tra palazzi fatiscenti, ci sono bande di ragazzi che parlano. Un giovane si avvicina, mi tocca la spalla e dice “non ho mai visto nessuno con i capelli color brachetto” e mi bacia sulla bocca. Io sorrido e riprendo a camminare, lui torna soddisfatto dai suoi amici. Si sta facendo notte, lungo la strada mi si affianca una donna francese, mi chiede che sigarette ho ed io trovo nella mia borsa un vecchio pacchetto di camel. Lei fuma una delle sue sigarette, continuiamo a camminare.
19.4.06
maestri nel mondo
riporto la notizia tratta da Ansa.it di oggi.
Un pensiero per chi non ha diritti.
"BAGHDAD - Un gruppo armato ha attaccato questa mattina due scuole nel quartiere di Shaab, nella parte settentrionale di Baghdad, e ha decapitato due maestri sotto gli occhi degli scolari.
Una fonte del ministero della sicurezza nazionale iracheno ha rivelato all'agenzia Nina che gli uomini armati hanno attaccato la scuole elementare di Amina e quella del Martire Hamdi nel quartiere di Shaab. Gli armati hanno decapitato due maestri davanti ai loro scolari dopo aver ucciso le guardie che erano poste a difesa delle due scuole. "
Un pensiero per chi non ha diritti.
"BAGHDAD - Un gruppo armato ha attaccato questa mattina due scuole nel quartiere di Shaab, nella parte settentrionale di Baghdad, e ha decapitato due maestri sotto gli occhi degli scolari.
Una fonte del ministero della sicurezza nazionale iracheno ha rivelato all'agenzia Nina che gli uomini armati hanno attaccato la scuole elementare di Amina e quella del Martire Hamdi nel quartiere di Shaab. Gli armati hanno decapitato due maestri davanti ai loro scolari dopo aver ucciso le guardie che erano poste a difesa delle due scuole. "
18.4.06
ci mancava...
...Il mal di terra! Tre giorni a Venezia da Sabrina, un po' di vaporetti, ed ora sono qui a casa che beccheggio...Il mal di terra è ridicolo, non so quanti ne soffrano al mondo, ma io non riesco a stare in piedi!
p.s. nella foto da sx io, Michela e Sabrina, sotto il nome di una calle che ci è parso interessante...
13.4.06
...per sfogarsi ma con violenza virtuale...
netdisaster.com
Inserite l'indirizzo del vostro nemico, scegliete il disastro e cliccate su GO
Inserite l'indirizzo del vostro nemico, scegliete il disastro e cliccate su GO
"per tirare innanzi..."
Ho trovato questo intervento scritto per il convegno: NON ABBIAMO TEMPO PIENO DA PERDERE.
Bologna 27-28 marzo 2004
DEDICATO ALLE MAESTRE, LA PARTE MIGLIORE DELLA SCUOLA
Lo linko perchè è consolatorio, e in questi giorni ho stramaledettamente bisogno di qualcosa che mi dia voglia di andare avanti.
Bologna 27-28 marzo 2004
DEDICATO ALLE MAESTRE, LA PARTE MIGLIORE DELLA SCUOLA
Lo linko perchè è consolatorio, e in questi giorni ho stramaledettamente bisogno di qualcosa che mi dia voglia di andare avanti.
11.4.06
avevo detto 1 a 1?
Penso che sia la cosa peggiore che poteva succedere...Una sconfitta ci avrebbe resi più combattivi, una vittoria più ottimisti...Così siamo tutti annichiliti.
Leggetevi su www.beppegrillo.it "11 Aprile 2006 - C'è chi" : vi ritrovate?
9.4.06
LE ELEZIONI.
Oggi la giornata era grigia, io temo di avere l'influenza, e guardando chi mi passava accanto andando ai seggi ho pensato più volte:"Ecco, questo va, vota, e siamo 1 a 1..." Non ho sentito lo spirito cantato da Gaber, che tristezza.
"Generalmente mi ricordo
una domenica di sole,
una mattina molto bella,
un’aria già primaverile
in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni,
chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.
Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po’ a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi le gente per la strada
li vedi tutti più educati
sembrano anche un po’ più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.
Persino nei carabinieri
c’è un’aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c’è un gran silenzio nel mio seggio,
un senso d’ordine e di pulizia.
Democrazia.
Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina,
perfettamente temperata
e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.
E’ proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione,
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata
io quasi quasi me la porto via.
Democrazia."
Giorgio Gaber
"Generalmente mi ricordo
una domenica di sole,
una mattina molto bella,
un’aria già primaverile
in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni,
chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.
Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po’ a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi le gente per la strada
li vedi tutti più educati
sembrano anche un po’ più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.
Persino nei carabinieri
c’è un’aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c’è un gran silenzio nel mio seggio,
un senso d’ordine e di pulizia.
Democrazia.
Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina,
perfettamente temperata
e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.
E’ proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione,
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata
io quasi quasi me la porto via.
Democrazia."
Giorgio Gaber
4.4.06
Free
Ieri sera prove di coro. (Sunshinegospelchoir). Stiamo mettendo su un nuovo pezzo che amo molto. Non è propriamente un gospel, ma come per altri brani la scelta è dovuta ad un testo con una notevole carica.
Me lo sono fatto tradurre dalla mia amica Paola:
Libero come il fiume che scorre libero all’infinito.
Libero di essere sicuro di ciò che sono e di chi non ho bisogno di essere.
Libero da tutte le preoccupazioni infisse nelle menti contorte di ciascuno.
Più libero delle lancette dell’orologio
che scandiscono lontano il passare del tempo.
Più libero del significato di “libero” che gli uomini definiscono.
La vita scorre attraverso me
finchè non sento che Dio Padre chiama.
Io che non ho nulla
ma posseggo ricchezze più di tutti
e sono libero di essere in nessun luogo e ovunque
io abbia bisogno di essere.
Più libero di un raggio di sole
che brilla attraverso la mia anima.
Libero dal sentire caldo o percepire il freddo più intenso.
Libero di distinguere “l’inizio” dallo start infinito.
Io sono partito, partito ma ancora vivo.
La vita continua anche senza un cuore battente.
Libero dalla visione che solo la tua mente può vedere
Più libero di una goccia di pioggia che cade dal cielo
Più libero di un sorriso nello sguardo di un bimbo che dorme
Free
Original Release Date : 1987
Characters
Lyrics
Free like the river
Flowing freely through infinity
Free to be sure of
What I am and who I need not be
Free from all worries
Worries prey on oneself's troubled mind
Freer than the clock's hands
Tickin' way the times
Freer than the meaning of free that man defines
Life running through me
Till I feel my father God has called
Me having nothin'
But possessing riches more than all
And I'm free
To be nowhere
But in every place I need to be
Freer than a sunbeam
Shining through my soul
Free from feelin' heat or knowing bitter cold
Free from conceiving the beginning
For that's the infinite start
I'm gone - gone but still living
Life goes on without a beating heart
Free like a vision
That the mind of only you can see
Freer than a raindrop
Falling from the sky
Freer than a smile in a baby's sleepin' eyes
I'm free like a river
Flowin' freely through infinity
I'm free to be sure of what
I am and who I need not to be
I'm much freer - like the meaning of the word free that crazy man defines
Free - free like the vision that
The mind of only you are ever gonna see
Free like the river my life
Goes on and on through infinity
3.4.06
seconda domenica ciclistica
Bisognerà abituarsi a questi resoconti domenicali, a me servono per tenere in memoria le fatiche e gli itinerari, in vista delle vacanze che quest'anno spero proprio siano di nuovo in bicicletta.
Percorso di ieri: Alpignano, La Cassa, Robassomero, Ciriè, S. Carlo Canavese, San Franceso al Campo- Lombardore (questa parte in sterrato nella zona militare, molto bella) e rientro. Totale circa 80 km.
Presa un'aspirina alla sera, le gambe continuavano a pedalare anche sotto alle lenzuola...
Il nostro gruppo negli ultimi anni si è un po' ridotto, siamo rimasti sei fedelissimi (una un po' meno fedele, con la scusa del volontariato al canile "taglia" qualche gita): Tiziana, Renato, Roby e Paola, io e Augusto.
30.3.06
Dopo un incontro con i genitori
Riunione con i genitori. Si parlava di aggressività e di regole. Sentendoli, sentendoci parlare, pensavo a tutto ciò che circonda questi piccoletti, alla rabbia, al rancore degli adulti in televisione, per strada e purtroppo spesso anche in casa. Il collegamento
al testo di Gaber è stato inevitabile.
Non insegnate ai bambini
"Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo. "
G. Gaber
al testo di Gaber è stato inevitabile.
Non insegnate ai bambini
"Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo. "
G. Gaber
29.3.06
Una ...nota di allegria!
Imperdibile...
Noi alle elementari ce la caviamo meglio!
http://notadisciplinare.blogspot.com/
Bello anche il commento del mio amico Marco
http://www.pavonerisorse.it/pstd/7condotta.html
Noi alle elementari ce la caviamo meglio!
http://notadisciplinare.blogspot.com/
Bello anche il commento del mio amico Marco
http://www.pavonerisorse.it/pstd/7condotta.html
come vincere l'inverno...
Ora che questo inverno luuuunghissimo pare sia terminato devo dire grazie a molte persone con le quali ho collaborato, in tanti casi solo attraverso il web, e con le quali ho instaurato dei veri rapporti di amicizia. Nelle sere davanti al computer, tra progetti e programmazioni, è stato davvero bello e importante comunicare con loro, scambiare idee, proposte e incoraggiamenti. Mi sono sentita meno sola ed isolata, e sono arrivata a queste prime giornate di sole con un bel po' di ottimismo (che non guasta mai).
26.3.06
si pedala!
Prima giornata ciclistica, dopo tante domeniche fredde e piovose.
Che si fa? Si pedala, ovvio. Un giretto, tanto per sgambettare, un giretto dei nostri...70 chilometri! Da Almese a Susa e ritorno sulla via ciclabile tra i vari borghi.
Sono partita ottimista, in fondo sono allenata, vado in piscina... Sono arrivata a Susa già in acido lattico e con il camoscio dei pantaloncini che ormai nulla poteva fare contro il dolore. Il ritorno è stato un calvario, avrei pagato un autista di tir perchè caricasse me e la mia bici, ma poi la forza dell'orgoglio e della disperazione mi ha fatto arrivare alla meta. Ora non c'è una parte del corpo che non sia dolorante.
WW la Primavera!
Che si fa? Si pedala, ovvio. Un giretto, tanto per sgambettare, un giretto dei nostri...70 chilometri! Da Almese a Susa e ritorno sulla via ciclabile tra i vari borghi.
Sono partita ottimista, in fondo sono allenata, vado in piscina... Sono arrivata a Susa già in acido lattico e con il camoscio dei pantaloncini che ormai nulla poteva fare contro il dolore. Il ritorno è stato un calvario, avrei pagato un autista di tir perchè caricasse me e la mia bici, ma poi la forza dell'orgoglio e della disperazione mi ha fatto arrivare alla meta. Ora non c'è una parte del corpo che non sia dolorante.
WW la Primavera!
25.3.06
elezioni
19.3.06
prima o poi...
...Bisogna iniziare! Questo blog l'ho aperto molti mesi fa, e poi ho iniziato a rimandare il momento del 1° post, o meglio ne ho scritti e cancellati molti. Niente mi sembra così intelligente o meritevole di essere scritto...O meglio, a volte le cose meritevoli è meglio non scriverle su un blog!
Oggi sono andata a pattinare sul ghiaccio nel nuovo palazzetto olimpico, aperto gratuitamente al pubblico fino a maggio tutte le domeniche pomeriggio. Bello! Mi sono divertita a guardare quelli bravi che piroettavano, che invidia!!
Mia madre aveva provato a farmi fare pattinaggio da bambina, ma io ero davvero una patata, e trovavo scuse per evitare qualsiasi attività sportiva...E pensare che ora pedalo, pattino, nuoto e faccio trekking! Troppo tardi comunque per imparare a piroettare sul ghiaccio...
Oggi è l'ultimo giorno delle paraolimpiadi a Torino. In serata volevo andare alla festa di chiusura in Piazza Castello, ci siamo recati fiduciosi alla nuova metropolitana, siamo scesi, abbiamo preso il biglietto, siamo entrati e...Stuporone! L'ultima corsa era alle 20,00 (passate da due minuti). Nessun avviso prima, molte persone deluse, e soprattutto una gran brutta figura: per le notti bianche e le olimpiadi (senza il "para") la metropolitana ha viaggiato anche di notte...
Incavolata nera sono tornata a casa ed ho scritto una email di protesta (il numero verde si inchioda).
Buona notte
Oggi sono andata a pattinare sul ghiaccio nel nuovo palazzetto olimpico, aperto gratuitamente al pubblico fino a maggio tutte le domeniche pomeriggio. Bello! Mi sono divertita a guardare quelli bravi che piroettavano, che invidia!!
Mia madre aveva provato a farmi fare pattinaggio da bambina, ma io ero davvero una patata, e trovavo scuse per evitare qualsiasi attività sportiva...E pensare che ora pedalo, pattino, nuoto e faccio trekking! Troppo tardi comunque per imparare a piroettare sul ghiaccio...
Oggi è l'ultimo giorno delle paraolimpiadi a Torino. In serata volevo andare alla festa di chiusura in Piazza Castello, ci siamo recati fiduciosi alla nuova metropolitana, siamo scesi, abbiamo preso il biglietto, siamo entrati e...Stuporone! L'ultima corsa era alle 20,00 (passate da due minuti). Nessun avviso prima, molte persone deluse, e soprattutto una gran brutta figura: per le notti bianche e le olimpiadi (senza il "para") la metropolitana ha viaggiato anche di notte...
Incavolata nera sono tornata a casa ed ho scritto una email di protesta (il numero verde si inchioda).
Buona notte
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