28.4.06

Camminando a scuola


Con la scuola stiamo partecipando ad un concorso indetto dalla Provincia di Torino dal nome "A SCUOLA CAMMINANDO": si tratta di sensibilizzare le famiglie, i bambini, i docenti, i negozianti della zona , le forze di polizia e i volontari sull'importanza di usare di meno l'auto, in particolarmodo per il tragitto casa scuola. le scuole della Provincia hanno organizzato varie giornate in cui i bambini si ritrovano in punti prestabiliti e vengono accompagnati a scuola a piedi da mamme, maestre, vigili e nonni vigile.
All'inizio io ed un gruppetto sparuto di colleghe ci siamo sentite un po' perse: sapevamo di tante scuole che avevano organizzato molte iniziative, e noi facevamo fatica a pensare a qualcosa di carino...Ma si sa, l'appetito vien mangiando, e le idee lavorando! Siamo riuscite, con l'aiuto di tutti, a organizzare cinque mattinate in cui i bambini vengono a scuola a piedi ( 12, 27, 28 aprile e 8, 12 maggio), abbiamo fatto cartelloni, fascette da indossare, prepareremo con lenzuoli e cartoni lunghi bruchi e pedibus....Abbiamo coinvolto la stampa locale, preso contatti con radio, ottenuto l'attenzione e la presenza di Sindaco e assessori. Anche questo post vuol essere il mio personale contributo all'iniziativa, mi piace ancora molto lavorare con gente che ha voglia di "sbattersi!!"
Per leggere dell'iniziativa www.provincia.torino.it

25.4.06

Perchè le idee geniali vengono sempre agli altri?

Tratto da www.repubblica.it

Lettere, doni, sogni infranti
è il Museo degli amori perduti

ZAGABRIA - Se vi siete mai domandati cosa fare con le dolorose memorie di un amore finito, per voi ora c'è una risposta: donatele a un nuovo museo della Croazia.
Il luogo in questione ha sede a Zagabria, e si chiama "Museo delle relazioni finite". E ospita lettere d'amore, anelli di fidanzamento, oggetti vari, doni di ogni genere. Perfino le bottiglie vuote di liquore lasciate alle spalle dopo la fine di una storia.
E ci sono anche articoli ancora più originali. Inclusa una gamba artificiale di un veterano di guerra, che si era innamorato della sua terapista. "Questa protesi è durata più del nostro amore. Materiale migliore", dice la didascalia che accompagna l'oggetto.
A ogni pezzo dell'esibizione, infatti, è acclusa una nota del donatore, che ne spiega l'origine e il significato. Molti di questi biglietti esprimono nostalgia o amarezza, e rivelano il dolore che resta quando una storia finisce. Altri, invece, sono semplicemente ironici.
Ma il "corredo" della neo-istituzione, spiegano i curatori, è solo all'inizio: il museo infatti è pronto ad accogliere altri ricordi di amori falliti. Da qui l'appello lanciato dal sito web (www.brokenships.com), che si rivolge così agli utenti: "Vi siete lasciati di recente e avete questa irrefrenabile urgenza di cancellare qualsiasi memoria della storia? Questo museo vi permette di liberarvi delle cose che vi suscitano brutti ricordi".
E non basta. Tra le curiosità di questo singolarissimo museo, c'è anche il fatto che a fondarlo sono stati i due membri di una ex coppia, Olinka Vistica e Drazen Grusbisic. L'uomo e la donna, una volta inseparabili, hanno finito per lasciarsi: "Così abbiamo cominciato a parlare di cosa fare di tutti gli oggetti legati alla nostra relazione", ha spiegato lei. Da qui l'idea di sviluppare un museo, in cui esorcizzare, liberandosene in qualche modo, tutti i ricordi.
Un'iniziativa sostenuta anche dai loro amici, che hanno poi messo insieme le loro collezioni di memorabilia. Facendo le prime donazioni. Poi la cosa si è diffusa in fretta, sia col passaparola che per e-mail, riscuotendo un notevole successo. "Abbiamo avuto una bella risposta da un sacco di persone", commenta con soddiasfazione Brubisic. E probabilmente siamo soltanto all'inizio.
(25 aprile 2006)

Creatività

I miei alunni spesso mi dicono "ma tu sei proprio una maestra Art Attack!". Per chi non sapesse di che si tratta
consiglio il sito artattack. Devo dire che mi diverto molto a "pasticciare" con loro. Dopo tutti questi giorni di vacanza ammetto di sentire la mancanza di quei 19 pazzerelloni...
Per colpa della "nuova" passione per l'informatica negli ultimi anni ho trascurato tutta una serie di interessi più manuali, dalla pittura alla creazione di collane. Era divertente trovarsi con le amiche nelle sere invernali per chiacchierare e lavorare. Presto arriverà ad abitare sul nostro pianerottolo Marina, devo assolutamente coinvolgerla in qualche attività, e riprendere i contatti con la vera artista del gruppo, Sabrina. Quest'estate, se non sarò di nuovo colta da un attacco di pigrizia acuta, vorrei andare di nuovo a lavorare un po' con lei (decorazioni, affreschi...). Non sono certo brava come lei, ma son precisina e volenterosa!

24.4.06

Pomeriggio a Milano

Ieri pomeriggio ho accompagnato Luciana a Milano, per la registrazione della puntata di "Che tempo che fa" (trasmissione di rai tre condotta da Fabio Fazio). Gli ospiti erano Enzo Biagi, i comici Maurizio Crozza e Paolo Rossi e poi ovviamente Lu.
Mi è piaciuto l'ambiente, avrei abbracciato Enzo Biagi (ma non ho osato): fragile, facile alla commozione ma così profondamente saggio e acuto.

22.4.06

Alle persone belle, che sono rare e preziose

Bellissimo il testo di Fossati...

L'AMORE FA

(testo e musica di Ivano Fossati)

L’amore fa l’acqua buona

Fa passare la malinconia
Crescere i capelli l’amore fa
L’amore accarezza i figli
L’amore parla con i vecchi
Qualcuno vuole bene ai più lontani
Anche per telefono

L’amore fa guerra agli idioti
Agli arroganti pericolosi
Fa bellissima la stanchezza
Avvicina la fortuna (quando può)
Fa buona la cucina
L’amore è una puttana
Che onora la bellezza
Di un bacio per regalo

Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere

L’amore fa belli gli uomini
Sagge le donne l’amore fa
Cantare le allodole
Dolce la pioggia d’autunno
E vi dico che fa viaggiare, si
Illumina le strade
Fa grandi le occasioni
Di credere e di imparare

Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere

Fa crescere i gerani e le rose
Aprire i balconi l’amore fa
Confondere le città
Ma riconoscere i padroni (l’amore lo fa)
Aprire bene gli occhi
Amare più se stessi
L’amore fa bene alla gente
Comprendere il perdono
L’amore fa.

21.4.06

Ricordi


Questa foto me l'ha inviata un mio amico l'anno scorso. Avevo 17 anni. Mi piace molto perchè, anche se sono tanto cambiata, negli occhi vedo cose che mi fanno ricordare tanti momenti belli, vissuti con la mia vecchia compagnia, e tanti sogni (alcuni realizzati, molti infranti).

20.4.06

oggi sono triste


Ho ritrovato il racconto di questo sogno fatto alcuni mesi fa. E' adatto alla giornata.

Cammino lungo la stretta via tra le basse case che porta alla chiesa del Borgallo a Rivarossa, il paese in cui avevano la casa i miei nonni. Non c’è nessuno ma mi volto spesso indietro, sento che sta per succedere qualcosa. All’improvviso il rumore di una moto che si avvicina, in un attimo mi affianca proprio all’altezza di un’ auto con un uomo e una donna a bordo. Sulla moto ci sono due giovani, che all’improvviso iniziano a sparare. Sono colpi che fanno uno strano rumore, quasi di pistola giocattolo, ma un proiettile mi perfora la gola. Mi porto le mani al collo, si riempiono di sangue, lentamente cado a terra. La moto si allontana rapidamente, l’uomo e la donna scendono dalla macchina, mentre io chiedo aiuto sottovoce. Arrivano anche altre persone, sono tutti amici, mi guardano attoniti, imbarazzati. Io continuo a dire “chiamate un’ambulanza”, la mia voce è un soffio, sento qualcuno che dice”non arriviamo in tempo al cinema”, sono sconvolta. Nessuno fa nulla. Muoio.

Entro (da fantasma?) in un locale, ci sono griglie metalliche da esposizione con fotografie: sono tutte esposte al contrario, non si vede nulla, tranne le scritte fatte con un pennarello nero sul loro retro. Sono foto della mia vita, dei momenti vissuti insieme agli amici.
Nella sala ci sono tante persone che conosco, hanno anche preparato un rinfresco.
Mi sento riempire di rabbia, scaglio a terra tutto ciò che trovo, poi mi accascio su una sedia. Nessuno pare riuscire a vedermi, solo Stefania mi si avvicina, si mette davanti a me e con voce saggia mi dice “non prendertela”. Non prendertela? Mi hanno lasciato morire per non perdere lo spettacolo al cinema e adesso mi commemorano?! Stefania mi dice “non è come pensi” e per farmi capire quanto tutti mi amano mi dà un palmare in cui posso vedere un breve filmato: tutti stanno dipingendo a colori vivaci e con grandi disegni “in mio onore” le stanze di una casa in cui abbiamo trascorso dei bei giorni insieme.
Non mi interessa, sono schifata, esco piangendo e mi trovo nei locali di una portineria, dove due donne stanno parlando. Mi siedo singhiozzando e le imploro “ditemi parole di speranza!”
Una delle due donne inizia a “parlarmi” a gesti, è sorda, dice “solo le persone che non sentono sanno cogliere l’essenza della felicità sul volto degli altri, le parole disturbano”.

Mi incammino da sola lungo una strada sterrata, so che devo attraversare un ponte. Passo tra palazzi fatiscenti, ci sono bande di ragazzi che parlano. Un giovane si avvicina, mi tocca la spalla e dice “non ho mai visto nessuno con i capelli color brachetto” e mi bacia sulla bocca. Io sorrido e riprendo a camminare, lui torna soddisfatto dai suoi amici. Si sta facendo notte, lungo la strada mi si affianca una donna francese, mi chiede che sigarette ho ed io trovo nella mia borsa un vecchio pacchetto di camel. Lei fuma una delle sue sigarette, continuiamo a camminare.

19.4.06

Per giocare al fantagoverno

maestri nel mondo

riporto la notizia tratta da Ansa.it di oggi.
Un pensiero per chi non ha diritti.

"BAGHDAD - Un gruppo armato ha attaccato questa mattina due scuole nel quartiere di Shaab, nella parte settentrionale di Baghdad, e ha decapitato due maestri sotto gli occhi degli scolari.

Una fonte del ministero della sicurezza nazionale iracheno ha rivelato all'agenzia Nina che gli uomini armati hanno attaccato la scuole elementare di Amina e quella del Martire Hamdi nel quartiere di Shaab. Gli armati hanno decapitato due maestri davanti ai loro scolari dopo aver ucciso le guardie che erano poste a difesa delle due scuole. "

18.4.06

ci mancava...


...Il mal di terra! Tre giorni a Venezia da Sabrina, un po' di vaporetti, ed ora sono qui a casa che beccheggio...Il mal di terra è ridicolo, non so quanti ne soffrano al mondo, ma io non riesco a stare in piedi!

p.s. nella foto da sx io, Michela e Sabrina, sotto il nome di una calle che ci è parso interessante...

13.4.06

...per sfogarsi ma con violenza virtuale...

netdisaster.com
Inserite l'indirizzo del vostro nemico, scegliete il disastro e cliccate su GO

"per tirare innanzi..."

Ho trovato questo intervento scritto per il convegno: NON ABBIAMO TEMPO PIENO DA PERDERE.
Bologna 27-28 marzo 2004
DEDICATO ALLE MAESTRE, LA PARTE MIGLIORE DELLA SCUOLA
Lo linko perchè è consolatorio, e in questi giorni ho stramaledettamente bisogno di qualcosa che mi dia voglia di andare avanti.

11.4.06

avevo detto 1 a 1?



Penso che sia la cosa peggiore che poteva succedere...Una sconfitta ci avrebbe resi più combattivi, una vittoria più ottimisti...Così siamo tutti annichiliti.
Leggetevi su www.beppegrillo.it "11 Aprile 2006 - C'è chi" : vi ritrovate?

9.4.06

LE ELEZIONI.

Oggi la giornata era grigia, io temo di avere l'influenza, e guardando chi mi passava accanto andando ai seggi ho pensato più volte:"Ecco, questo va, vota, e siamo 1 a 1..." Non ho sentito lo spirito cantato da Gaber, che tristezza.

"Generalmente mi ricordo
una domenica di sole,
una mattina molto bella,
un’aria già primaverile
in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni,
chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.

Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po’ a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi le gente per la strada
li vedi tutti più educati
sembrano anche un po’ più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.

Persino nei carabinieri
c’è un’aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c’è un gran silenzio nel mio seggio,
un senso d’ordine e di pulizia.
Democrazia.

Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina,
perfettamente temperata
e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.

E’ proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione,
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata
io quasi quasi me la porto via.
Democrazia."

Giorgio Gaber

4.4.06

Free


Ieri sera prove di coro. (Sunshinegospelchoir). Stiamo mettendo su un nuovo pezzo che amo molto. Non è propriamente un gospel, ma come per altri brani la scelta è dovuta ad un testo con una notevole carica.
Me lo sono fatto tradurre dalla mia amica Paola:

Libero come il fiume che scorre libero all’infinito.
Libero di essere sicuro di ciò che sono e di chi non ho bisogno di essere.
Libero da tutte le preoccupazioni infisse nelle menti contorte di ciascuno.
Più libero delle lancette dell’orologio
che scandiscono lontano il passare del tempo.
Più libero del significato di “libero” che gli uomini definiscono.
La vita scorre attraverso me
finchè non sento che Dio Padre chiama.
Io che non ho nulla
ma posseggo ricchezze più di tutti
e sono libero di essere in nessun luogo e ovunque
io abbia bisogno di essere.
Più libero di un raggio di sole
che brilla attraverso la mia anima.
Libero dal sentire caldo o percepire il freddo più intenso.
Libero di distinguere “l’inizio” dallo start infinito.
Io sono partito, partito ma ancora vivo.
La vita continua anche senza un cuore battente.
Libero dalla visione che solo la tua mente può vedere
Più libero di una goccia di pioggia che cade dal cielo
Più libero di un sorriso nello sguardo di un bimbo che dorme


Free
Original Release Date : 1987
Characters

Lyrics

Free like the river
Flowing freely through infinity
Free to be sure of
What I am and who I need not be
Free from all worries
Worries prey on oneself's troubled mind
Freer than the clock's hands
Tickin' way the times
Freer than the meaning of free that man defines
Life running through me
Till I feel my father God has called

Me having nothin'
But possessing riches more than all
And I'm free
To be nowhere
But in every place I need to be
Freer than a sunbeam
Shining through my soul
Free from feelin' heat or knowing bitter cold
Free from conceiving the beginning
For that's the infinite start

I'm gone - gone but still living
Life goes on without a beating heart

Free like a vision
That the mind of only you can see

Freer than a raindrop
Falling from the sky
Freer than a smile in a baby's sleepin' eyes

I'm free like a river
Flowin' freely through infinity
I'm free to be sure of what
I am and who I need not to be
I'm much freer - like the meaning of the word free that crazy man defines
Free - free like the vision that
The mind of only you are ever gonna see
Free like the river my life
Goes on and on through infinity

3.4.06

seconda domenica ciclistica


Bisognerà abituarsi a questi resoconti domenicali, a me servono per tenere in memoria le fatiche e gli itinerari, in vista delle vacanze che quest'anno spero proprio siano di nuovo in bicicletta.
Percorso di ieri: Alpignano, La Cassa, Robassomero, Ciriè, S. Carlo Canavese, San Franceso al Campo- Lombardore (questa parte in sterrato nella zona militare, molto bella) e rientro. Totale circa 80 km.
Presa un'aspirina alla sera, le gambe continuavano a pedalare anche sotto alle lenzuola...

Il nostro gruppo negli ultimi anni si è un po' ridotto, siamo rimasti sei fedelissimi (una un po' meno fedele, con la scusa del volontariato al canile "taglia" qualche gita): Tiziana, Renato, Roby e Paola, io e Augusto.