21.11.06

L'unica cosa

Dal Corriere della Sera:
"20 nov 15:16 Germania: ostaggi scuola, lettera del sequestratore
BERLINO - Avrebbe agito per l'insofferenza vissuta negli anni di studi, in quello stesso istituto, il 18enne morto oggi in una scuola di Emsdetten nell'ovest della Germania. Da una lettera di addio scoperta su internet pare che il giovane si sentisse frustrato:
"L'unica cosa che ho veramente appreso a scuola e' stato che io sono un perdente",
si legge tra l'altro nella lettera. "Io detesto la gente", aggiunge il giovane che sempre su internet appare in alcune foto ripreso con delle armi. La lettera si chiude con le parole "Io me ne vado". Questa mattina il ragazzo ha fatto irruzione nell'istituto sparando all'impazzata e ferendo varie persone, per poi togliersi la vita. (Agr)"

"L'unica cosa..." : questa frase è un pugno nello stomaco, dovrebbe esserlo per tutti i docenti. A tutti noi è capitato negli anni di avere sensi di colpa nei confronti di un allievo che non si è saputo/voluto aiutare come necessario...Ovvio, non tutte le responsabilità ricadono sulla scuola, il ragazzo in questione doveva essere davvero difficile, ma il messaggio è chiaro, è diretto, è un atto d'accusa lucido anche se seguito dalla pazzia del gesto.

20.11.06

Partecipate!


Il ricavato del concerto sarà devoluto al laboratorio musicale dell'I.C. Manzoni
e al circuito dopo scuola del progetto "Sul Tappeto Volante"

14.11.06

Cosa c'è di peggio delle teste vuote? Le teste piene di ...

riprendo da internet:

"Milano: su internet video con torture a ragazzo down
Nell'indifferenza dell'insegnante, ragazzo down viene preso in giro dai compagni di classe, che lo picchiano non appena lasciati senza sorveglianza. Simboli nazisti sulla lavagna. Il video realizzato da un alunno e messo su Google.
Roma, 12 novembre 2006 - La procura di Milano ha sequestrato un filmato di 3 minuti e 11 secondi, arrivato al ventinovesimo posto tra i più scaricati su Google, che testimonia la tortura di un ragazzo down da parte dei compagni di classe. «Video divertenti».
Bastava cliccare su questo link per vedere il video in cui iragazzi sbeffeggiano il compagno, lo prendono a sberle e calci, gli lanciano addosso dei libri. La storia è giunta tre giorni fa sul tavolo del pm milanese Corrado Carnevali, dopo la querela presentata dall'associazione Vividown. «In pochi secondi e con estrema facilità ho rintracciato e scaricato il filmato -si legge nella querela- Per risalire all'indirizzo internet basta entrare nel sito www. video. google. it e cliccare 'video divertenti', le prime immagini della schermata sono quelle in questione».
Ora i pm stanno indagando per identificare il ragazzo che picchia il giovane down e il regista del film. E l'associazione Vividown ha denunciato anche Google: «Vista la capacità di diffusione - scrive l'avvocato Guido Camera - è evidente che attento e consapevole deve essere il controllo dei video che possono essere scaricati dal sito».
Dalle immagini si vede una classe di una scuola superiore italiana, con studenti di diciassette, diciotto anni. A un certo punto viene fatto entrare un ragazzo down, vienecondotto al centro della classe, messo di spalle per mostrare il sedere, i pantaloni sporchi: «Dio p..., come è sporco, si è cag... addosso», dicono i compagni. Poi, un ragazzo magrolino, gel nei capelli, gli dà una sberla sulla pancia, quindi una spinta e un colpo in faccia.
Il regista con la telecamera intanto riprende la classe. C'è una ragazza che continua a scrivere, sulla faccia ha un'espressione che sembra più una smorfia che un sorriso. In fondo un altro compagno tiene gli occhi puntati sul libro, come per non vedere la scena, per non vedere nemmeno se stesso in quella classe. Gli altri partecipano, racconta il quotidiano nazionale. C'è chi si avvicina alla lavagna e scrive:«Sensibilizziamo culi diversi», poi aggiunge un «SS» tanto per chiarire. C'è una ragazzina, la belloccia della classe, che si sventola un giornale davanti al naso: «Se l'è fatta addosso». Ecco di nuovo il «cattivo» che si lancia in un saluto nazista, poi finge di telefonare: «Salve, siamo di Vividown, un nostro mongolo si è cag... addosso e mò non sappiamo che fare perchè l'odore ci è entrato nelle narici». Poi il «lancio».
Il ragazzo down è solo davanti alla lavagna e i compagni cominciano: «Vai con il lancio». Parte un libro e lo colpisce in pieno. E il regista: «Aspetta, rifatelo, non è venuto».E allora si ripete, finchè lui perde gli occhiali e d'un tratto capisce, fa per piangere, cerca di difendersi. Ma lui non può: «Cretino, buuhhh», urla la classe."

Quanti insegnanti avranno parlato dell'accaduto con i loro allievi? Quanti avranno riflettuto con loro? Quanti continuano ad essere assenti o passivamente colpevoli? Che senso di schifo...

Volete vedere altre creazioni "artistiche"?
Marco Guastavigna ne riporta alcune alla pagina
http://www.pavonerisorse.it/pstd/edioti.htm
Avrete anche la possibilità di scaricare molto materiale utile per affrontare il tema a scuola.

2.11.06

PERDERSI SULLA LUNA...

...Troppo rilassante! Cliccate sul titolo e provate questo gioco: sceglietevi un nome e esplorate la luna, con voi ci saranno altre persone on line, se volete potete parlare. Cliccando su ctrl volerete, cliccando su alt ballerete, potrete salire su strani macchinoni (per scendere cliccate+). Mi piace perdermi nello spazio!