6.2.11

Cambiare i paradigmi dell'educazione




Visto su La scuola che funziona

Lascia quel "lieve ma non troppo" senso di depressione...Come quando pensi "Come sarebbe bello poter volare" e da anni qualcuno ti sta levando le piume e le penne una ad una senza che tu possa far nulla.

...Ho reso l'idea?

3 commenti:

  1. Anonimo8:32 PM

    Secondo me il video è molto utile, perchè mostra con grande chiarezza qual è il ruolo della scuola odierna e spiega che essa non è necessariamente immutabile. Ogni tanto ho letto qualche spunto su questi argomenti, ma colpevolmente non ho mai approfondito (forse perchè tuttora studio all'università e quindi rischiavo di non sentirmi sufficientemente "distaccato" su questi temi). Lascia dunque che ti ringrazi per averlo pubblicato.
    Il video mi dà dunque una certa "carica", perchè sono felice che sia abbastanza facile oggi divulgarne i contenuti a "tutti".
    Per contrasto, leggo che invece a te trasmette un po' di depressione e non riesco ad afferrarne pienamente il perchè... il video tocca tanti temi, potresti esplicitare da cosa ti è causata questa "depressione"?
    Antonio Fucile

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  2. Caro Antonio, le ali perdono vigore perchè qui da noi chi crede nella scuola e ha voglia di innovarla e di impegnarsi per renderla migliore è in netta minoranza, e non ha l'appoggio di chi governa.
    Guarda le "riforme", leggi dei tagli, dell'impoverimento economico (tre anni di blocco dello stipendio e della carriera) e culturale (taglio degli insegnanti di inglese, delle ore di compresenze, dei laboratori e dei progetti).
    Come puoi lavorare per/con e sull'individuo quando ci sono classi pollaio e ti tolgono gli strumenti? Puoi incentivare e incoraggiare a parole, ma nei fatti ciò che puoi dare agli studenti affinchè ognuno sviluppi le proprie capacità e raggiunga le competenze con i suoi ritmi è davvero poco.
    Certo, mi si può dire che la scuola è solo una delle componenti nella società che deve formare i giovani, ma accidenti, a guardarsi intorno direi che i modelli per una buona formazione extra-scolastica sono pochissimi, e forse a disposizione solo dei più fortunati.
    Ce n'è per mortificare chiunque voglia lavorare bene.
    Non sono una che si piange addosso, come me ci sono docenti che comunque si tirano su le maniche e ce la mettono tutta per "fare scuola" con grande professionalità e passione, ma sapere che si rema sempre contro a volte sfianca...

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  3. Anonimo10:00 PM

    Ciò che mi hai risposto è perfettamente comprensibile ed evidente ed è anche molto importante, visto che non sono mai divulgate a sufficienza le condizioni in cui lavorate.
    Quel che però mi colpiva fino quasi all'entusiasmo era il verificarsi di due eventi:
    1) la chiarissima esposizione, in forma di cartone animato, dei temi che abbiamo nominato in questi commenti;
    2) trovare questo video sul blog di un'insegnante, mentre i suddetti spunti che avevo letto non erano mai opere di maestri o professori. Diciamo la sincera verità: a tanti docenti il proprio lavoro pare solo un modo per sbarcare il lunario. Sono contento di vedere che tanti altri, come te, s'interrogano su ciò che fanno e su quale sarà l'effetto delle proprie ore di lezione. Permettimi di manifestarti questo sentimento.
    Un abbraccio
    Antonio Fucile

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