Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
30.9.09
Ma qualcosa si muove...O no?
Un mini pc per ogni studente. Gelmini: ''Entro 4 anni digitalizzata tutta la scuola''
Siglati protocolli di intesa con Microsoft, Intel, Ibm e Telecom
La foto è quella della mia classe, mi fa piacere che in qualche modo, anche se indiretto, si sia citati.
Inserisco qui però anche il link alla lettera che l'Associazione per il Software Libero ha inviato a Brunetta
chiedendo di poter visionare i protocolli d'intesa sottoscritti con la Microsoft “per lo sviluppo di soluzioni d'eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della scuola”..
Da tre mesi si attende una risposta.
Sono battaglie in cui non mi sono mai voluta immischiare e da cui continuo a tenermi alla larga dando la priorità al fare scuola con l'ausilio delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione, alla programmazione degli obiettivi e al raggiungimento di skills e competenze.
Qualcuno dovrà comunque dare una risposta: si taglia dappertutto e proprio qui dove si può risparmiare mantenendo alte le prestazioni e la qualità non lo si fa?
Dalla risposta magari si potrebbero avere delle sorprese. Mi auguro che arrivi.
....Protocollo Brunetta - Microsoft
MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMA dove si parla di denaro investito per l'acquisto dei computer?
Armiamoci e partite...
p.s. Ma poi perchè agitarsi? Nel 2012 ci sarà la terribile tempesta magnetica, e magari si tornerà a scrivere su tavolette d'argilla...
29.9.09
27.9.09
Serve più disciplina?
Domanda che si pone Pier Cesare Rivoltella sul suo blog, in un articolo da leggere con calma, con molti spunti di riflessione e di analisi.
Si parla di “perguntas norteadoras”:“domande che indicano verso il nord”, termine brasiliano per indicare le domande che indicano la stella polare, che mostrano la rotta e tracciano la strada da seguire.
Pier Cesare Rivoltella indica alcune domande di questo tipo:
Cosa dobbiamo intendere per disciplina?
Qual è il significato di questo termine?
La disciplina occorre? E quale?
Perché ne abbiamo perso le tracce, o forse noi stessi l’abbiamo liquidata? E si può ricuperare? A che condizioni? Con che vantaggi per chi educa e con quali attenzioni?
Per genitori, per educatori, per esseri umani che hanno a che fare con altri esseri umani...
26.9.09
La nostra impronta
Se desiderate conoscere la dimensione della vostra impronta ecologica, visitate questo sito.
L’Italia non è rappresentata, ma c’è la Svizzera, simile all’Italia, e potete fare il test in Italiano.
Andate su www.footprintnetwork.org/calculators e sarete in grado di conoscere la dimensione della vostra impronta ecologica.
L’impronta ecologica misura la “porzione di territorio” (sia essa terra o acqua) di cui una popolazione necessita per produrre in maniera sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti.
L’impronta ecologica di qualsiasi popolazione (dal livello individuale fino al livello di citta' o di nazione) è il totale della terra e del mare ecologicamente produttivi occupati esclusivamente per produrre tutte le risorse consumate e per assimilare i rifiuti generati da una popolazione.
25.9.09
Alla ricerca della LIM perfetta
"...Premesso che la LIM perfetta è quella che usa l’inchiostro elettronico (come gli ebook reader) al posto del videoproiettore e integra il computer al suo interno, oggi ci divertiremo ad analizzare una lim quasi perfetta. Si tratta della migliore configurazione possibile oggi pensata per risolvere i problemi che affliggono le attuali LIM: libertà di posizionamento limitata, effetto ombra fastidioso, precarietà dell’installazione..." CONTINUA sul BLOG di DSCHOLA
Per Luly che mi ha mandato un S.O.S. e per altri interessati un po' di link sulla lim a scuola (ma io non ce l'ho e di più non so)
http://www.innovascuola.gov.it/opencms/opencms/lim/lim.html
http://www.catepol.net
http://www.youtube.com/view_play_list?p=E40FFD81E97EA1E3
Per accedere ai prossimi tre link bisogna essere iscritti a FOR
http://puntoeduri.indire.it/afpi/content/index.php?action=readStrumento&id_cnt=7719
http://puntoeduri.indire.it/afpi/content/index.php?action=readStrumento&id_cnt=7153
http://puntoeduri.indire.it/afpi/content/index.php?action=readStrumento&id_cnt=4996
24.9.09
Che vuoi che sia...
Da quando? Per quanto tempo?
Che vuoi che sia, sarà semplicissimo rispettare le regoline, otto ore al giorno in 28 in classe ( e solo uno supera i 6 anni...La maestra).
Ho anche letto da altre parti "non ciucciate le matite", "non scambiate giochi e materiale scolastico"...
Se vogliono dare un bacio alla maestra li devo prendere a gomitate? Ma per favore...
Si tratta di "regoline" di buon senso e di igiene personale buone per tutte le stagioni, certo insufficienti per fermare la GRAAAANDE PAAANDEMIA. Semmai ci si risparmia un raffreddore.
Messa in questi termini mi sembra un gran bel modo per "lavarsi le mani" (che fa sempre igiene)
Se c'è allarme si pensi a qualche seria soluzione, altrimenti sorridiamoci su.
L'ultima raccomandazione mi fa girare tutto il girabile.
p.s. non mi pare di aver letto da nessuna parte che gli insegnanti verranno vaccinati per primi. Prima di noi ci saranno comunque gli autisti di autobus di Napoli. Giusto.
23.9.09
Un podcast per la scuola: CHOCOLAT 3.B
Eih, sarò intervistata presto sull'esperienza del computer per ogni studente da un gruppo di..Studenti!
Sono i ragazzi che hanno lavorato al podcast CHOCOLAT 3.B
Rubo dal loro sito:
"Sotto forma di podcast, ovvero di episodi radiofonici, mettiamo a confronto le poesie dei classici della letteratura con le canzoni dei grandi cantautori italiani, attraverso un’analisi approfondita dei testi, per coglierne ogni sfumatura nonché eventuali analogie e differenze. Ma parliamo anche del mondo del podcast, ripercorrendone la storia e spiegando in maniera diretta e semplice come crearne uno, oltre a raccontare le esperienze dei podcast internazionali, realizzati dalle scuole di tutto il mondo. Il tutto arricchito da interviste ai massimi esperti europei di TIC."
Il progetto è tra i finalisti al Global Junior Challenge (ma non siamo "rivali", loro
C'è anche un blog
un libro elettronico
un canale Youtube
I ragazzi della terza b ormi saranno dispersi nella scuola secondaria di 2°, come i miei studenti ormai sono alla scuola secondaria di 1°.
Nei due casi però le esperienze sono state intense e significative, e immagino che anche per loro i legami umani creati restino forti nonostante la lontananza.
In bocca al lupo al gruppo di Chocolat 3.b e al loro prof. Luca Piergiovanni di Faloppio (CO).
Ci incontreremo a Roma!
Qui potrete leggere obiettivi e fasi di lavoro, il punto di vista del docente e dei ragazzi.
Un progetto replicabile. Replicatelo! ;-))
Stanchezza e logoramento
SCUOLA DELL'INFANZIA E 1° CICLO: CIACK! SI CAMBIA
Stanchezza e logoramento verso il nuovo Atto di indirizzo
di Giovanni Campana
Mi è tornato in mente il tormentone:
Pessimismo e fastidio...
22.9.09
BENESSERE STUDENTE BYE BYE
Eh già, altro segno dei tempi:
il sito
http://www.benesserestudente.it
è stato dismesso.
“Il Piano triennale per il benessere dello studente, ... con specifiche linee di indirizzo, intende avvalersi del sito www.benesserestudente.it per diffondere nelle scuole la cultura della salute intesa, secondo le indicazioni dell’O.M.S., in senso fisico, psichico e relazionale/sociale. Obiettivo principale è quello di documentare e di condividere le migliori esperienze realizzate per promuovere il benessere degli studenti. Il sito è l’espressione di un nuovo patto tra la scuola e le altre istituzioni sociali da attuarsi mediante inedite sinergie con le famiglie, gli altri Ministeri, le Regioni, le autonomie locali, le associazioni, gli enti e con tutti i soggetti che intendano divenire partner di questa iniziativa.”
"Il sito è l’espressione di un nuovo patto tra la scuola e le altre istituzioni sociali"
Mah...Non che ci fosse granchè...Però...A me il 2010 non sembra ancora finito...Allora è finito il patto?
OCSE- Assicurare il benessere dei bambini. L'Italia agli ultimi posti
Riporto:
Il co-autore del rapporto dell’OCSE Simon Chapple conclude che:
“l’Italia ha bisogno di nuovi investimenti sui bambini più piccoli, specialmente se mirati ad agire nel lungo periodo e nelle aree in cui la spesa corrente è bassa. Per i bambini più grandi, occorre concentrarsi sull’obiettivo di migliorare i risultati scolastici e rendere l’istruzione più equa in modo che i bambini di tutte le classi sociali possano lasciare la scuola con migliori qualificazioni e dunque migliori prospettive di lavoro”.
Sarà per questo che da quest'anno le classi in Italia sono così numerose?
21.9.09
"Consider yourself as a guest"
"Consider yourself as a guest"
Considerati un ospite
Una frase sentita ieri su RAI3, durante il Festival della filosofia di Mantova.
Poche parole illuminanti.
Quando siamo ospiti a casa d'altri siamo attenti, cerchiamo di non combinare disastri, siamo rispettosi.
Consideriamoci ospiti anche quando usciamo di casa, ospiti della strada, del giardino, del posto di lavoro, della nostra città, della nostra Nazione, della Terra, dell'Universo, tra gli esseri viventi.
Ospiti che se ne andranno, e vorrebbero essere ricordati con piacere e non per i danni commessi...
Considerati un ospite
Una frase sentita ieri su RAI3, durante il Festival della filosofia di Mantova.
Poche parole illuminanti.
Quando siamo ospiti a casa d'altri siamo attenti, cerchiamo di non combinare disastri, siamo rispettosi.
Consideriamoci ospiti anche quando usciamo di casa, ospiti della strada, del giardino, del posto di lavoro, della nostra città, della nostra Nazione, della Terra, dell'Universo, tra gli esseri viventi.
Ospiti che se ne andranno, e vorrebbero essere ricordati con piacere e non per i danni commessi...
Per non sentirsi soli...
L'amico e collega Gianni Marconato ha scritto parole che condivido, così come trovo un'attenta analisi sul sito dell'ADI (associazione docenti italiani).
Io non avrei saputo esprimere così bene quello che penso. Grazie a loro per averlo fatto anche per me.
Oggi mi aiutano a sentirmi meno sola.
"La scuola della Gelmini non serve a nessuno" - Gianni Marconato
"Insegnanti, pellegrini e santuari" - ADI
Non siamo uguali neanche davanti alla morte...
Qualcuno lo ha detto in questi giorni, non tutti ma sicuramente molti dei ragazzi soldati morti non avevano alternative di lavoro nelle loro regioni.
Così come non hanno avuto alternative i tanti morti sul lavoro che non ricevono funerali di Stato e a volte neanche un trafiletto su un giornale.
Famiglie distrutte, figli che aspettano inutilmente...Ma di loro non si parla o si parla troppo poco, per loro nessun monumento.
Qualcuno li ricorda qui, dateci un'occhiata ogni tanto, è un elenco che si allunga inesorabilmente. E’ una sorta di Spoon River degli operai,come qualcuno ha scritto, solo che ogni epitaffio racconta gli ultimi istanti di ogni lavoratore.
Una pagina aperta per caso, che mi ha fatto stringere il cuore e piangere.
Anche qui si tiene memoria...
19.9.09
Ancora un articolo
Questo lo abbiamo scritto a tre mani io, Eleonora Pantò e Dario Zucchini.
E' stato pubblicato su La Tecnica della scuola (numero di giugno 2009).
Seminato direi che abbiamo seminato, speriamo che prima o poi il raccolto sia abbondante per la scuola italiana.
E' stato pubblicato su La Tecnica della scuola (numero di giugno 2009).
Seminato direi che abbiamo seminato, speriamo che prima o poi il raccolto sia abbondante per la scuola italiana.
DISCORSO DI OBAMA INIZIO ANNO SCOLASTICO
Mercoledì, 09 settembre 2009
Questo è un estratto del discorso di saluto che il presidente Barack Obama ha fatto agli studenti americani per l’apertura dell’anno scolastico.
Penso che lo possiate far laggere anche ai nostri bambini, che non hanno avuto una dedica simile.
Ma Ragazzi, volete il successo? Dovete studiare.
So che per molti di voi questo è il primo giorno di scuola. E per chi è all`asilo o all`inizio delle medie o delle superiori è l`inizio di una nuova scuola, così un minimo di nervosismo è comprensibile.
Immagino che tra voi ci siano dei veterani a cui manca solo un anno per concludere gli studi e quindi contenti. E, non importa a quale classe siate iscritti, qualcuno tra voi probabilmente sta pensando con nostalgia all`estate e rimpiange di non aver potuto dormire un po` di più stamattina. So cosa vuoi dire. Quando ero giovane la mia famiglia visse in Indonesia per qualche anno e mia madre non aveva abbastanza denaro per mandarmi alla scuola che frequentavano tutti i ragazzini americani.
Così decise di darmi lei stessa delle lezioni extra, dal lunedì al venerdì alle 4,30 di mattina.
Ora, io non ero proprio felice di alzarmi così presto.
Il più delle volte mi addormentavo al tavolo della cucina. Ma ogni volta quando mi lamentavo mia madre mi dava un`occhiata delle sue e dìceva:
«Anche per me non è un picnic, ragazzo».
Ora, io ho fatto un sacco di discorsi sull`istruzione.
E ho molto parlato di responsabilità. Della responsabilità degli insegnanti che devono motivarvi all`apprendimento e ispirarvi. Della responsabilità dei genitori che devono tenervi sulla giusta via e farvi fare i compiti e non lasciarvi passare la giornata davanti alla tv. Ho parlato della responsabilità del governo che deve fissare standard adeguati, dare sostegno agli insegnanti e togliere di mezzo le scuole che non funzionano, dove i ragazzi non hanno le opportunità che meritano. Ma alla fine noi possiamo avere gli insegnanti più appassionati, i genitori più attenti e le scuole migliori del mondo: nulla basta se voi non tenete fede alle vostre responsabilità.
Andando in queste scuole ogni giorno, prestando attenzione a questi maestri, dando ascolto ai genitori, ai nonni e agli altri adulti, lavorando sodo, condizione necessaria per riuscire.
Questo è quello che voglio sottolineare oggi:
la responsabilità di ciascuno di voi nella vostra educazione. Parto da quella che avete nei con- fronti di voi stessi. Ognuno di voi sa far bene qualcosa, ha qualcosa da offrire. Avete la responsabilità di scoprirlo. Questa è l`opportunità offerta dall`istruzione.
Magari sapete scrivere bene, abbastanza bene per diventare autori di un libro o giornalisti, ma per saperlo dovete scrivere qualcosa per la vostra classe d`inglese. Oppure avete la vocazione dell`innovatore o dell`inventore, magari tanto da saper mettere a punto il prossimo i Phone o una nuova medicina o un vaccino, ma non potete saperlo fino a quando non farete un progetto perla vostra classe di scienze.
Oppure potreste diventare un sindaco o un senatore o un giudice della Corte suprema ma lo scoprirete solo se parteciperete a un dibattito studentesco.
Non è solo importante per voi e per il vostro futuro. Che cosa farete della vostra possibilità di ricevere un`istruzione deciderà il futuro di questo Paese, nulla di meno. Ciò che oggi imparate a scuola domani sarà decisivo per decidere se noi come nazione sapremo raccogliere le sfide che ci riserva il futuro. Avrete bisogno della conoscenza e della capacità di risolvere i problemi che imparate con le scienze e la matematica per curare malattie come il cancro e l`Aids e per sviluppare nuove tecnologie ed energie e proteggere l`ambiente.
Avrete bisogno delle capacità di analisi e di critica che si ottengono con lo studio della storia e delle scienze sociali per combattere la povertà e ìl disagio, il crimine e la discriminazione e rendere la nostra nazione più corretta e più libera.
Vi occorreranno la creatività e l`ingegno che vengono coltivati in tutti i corsi di studio per fondare nuove imprese che creeranno posti di lavoro e faranno fiorire l`economia. So che non è sempre facile far bene a scuola. So che molti dì voi devono affrontare sfide tali da rendere difficile concentrarsi sui compiti e sull`apprendimento.
Mi è successo, so com`è. Mio padre lasciò la famiglia quando avevo due anni e sono stato allevato da una madre single che lottava ogni girono per pagare i conti e non sempre riusciva a darci quello che avevano gli altri ragazzi. Spesso sentivo la mancanza di mio padre. A volte mi sentivo solo e pensavo che non ce l`avrei fatta. Non ero sempre così concentrato come avrei dovuto.
Ho fatto cose di cui non vado fiero e sono finito nei guai. E la mia vita avrebbe potuto facilmente prendere una brutta piega.
Ma sono stato fortunato. Ho avuto un sacco di seconde possibilità e l`opportunità di andare al college e alla scuola di legge e seguire i miei sogni.
Qualcuno di voi potrebbe non godere dì questi vantaggi. Può essere che nella vostra vita non ci siano adulti che vi appoggiano quanto avete bisogno.
Magari nelle vostre famiglie qualcuno ha perso il lavoro e il denaro manca. O vivete in un quartiere poco sicuro, o avete amici che cercano di convincervi a fare cose sbagliate.
Ma, alla fine dei conti, le circostanze della vostra vita - il vostro aspetto, le vostre origini, la vostra condizione economica e familiare - non sono una scusa per trascurare i compiti o avere un atteggiamento negativo. Non ci sono scuse per rispondere male al proprio insegnante, o saltare le lezioni, o smettere di andare a scuola. Non c`è scusa per chi non ci prova.
Il vostro obiettivo può essere molto semplice:
fare tutti i compiti, fare attenzione a lezione o leg- gere ogni giorno qualche pagina di un libro. Potreste decidere di intraprendere qualche attività extracurricolare o fare del volontariato. Potreste decidere di difendere i ragazzi che vengono presi in giro o che sono vittime di atti di bullismo per via del loro aspetto o delle loro origini perché, come me, credete che tutti i bambini abbiano diritto a un ambiente sicuro per studiare e imparare. Potreste decidere di avere più cura di voi stessi per rendere di più e imparare meglio. E in tutto questo, spero vi laviate molto le mani e ve ne stiate a casa se non state bene in modo da evitare ilpiù possibile il contagio dell`influenza quest`inverno. Qualunque cosa facciate voglio che vi ci dedichiate. So che a volte la tv vi dà l`impressione di poter diventare ricchi e famosi senza dover davvero lavorare, diventando una star del basket o un rapper, o protagonista di un reality.
Ma è poco probabile, la verità è che il successo è duro da conquistare.
Non vi piacerà tutto quello che studiate. Non farete amicizia con tutti i professori. Non tutti i compiti vi sembreranno così fondamentali. E non avrete necessariamente successo al primo tentativo.
È giusto così. Alcune tra le persone di maggior successo nel mondo hanno collezionato i più enormi fallimenti. Il primo Harry Potter di JK Rowling è stato rifiutato dodici volte prima di essere finalmente pubblicato. Michael Jordan fu espulso dalla squadra di basket alle superiori e perse centinaia di incontri e mancò migliaia di canestri durante la sua carriera. Ma una volta disse:
«Ho fallito più e più volte nella mia vita. Ecco perché ce l`ho fatta».
Nessuno è nato capace di fare le cose, si impara sgobbando. Non sei mai un grande atleta la prima volta che tenti un nuovo sport. Non azzecchi mai ogni nota la prima volta che canti una canzone.
Occorre fare esercizio. Con la scuola è lo stesso.
Può capitare di dover fare e rifare un esercizio di matematica prima di risolverlo o di dover leggere e rileggere qualcosa prima di capirlo, o dover scrivere e riscrivere qualcosa prima che vada bene. La storia dell`America non è stata fatta da gente che ha lasciato perdere quando il gioco si faceva duro ma da chi è andato avanti, ci ha provato di nuovo e con più impegno e ha amato troppo il proprio Paese per fare qualcosa di meno che il proprio meglio.
E la storia degli studenti che sedevano ai vostri posti 250 anni fa e fecero una rivoluzione per fondare questa nazione. Di quelli che sedevano al vostro posto 75 anni fa e superarono la Depressione e vinsero una guerra mondiale. Che combatterono per i diritti civili e mandarono un uomo sulla Luna. Di quelli che sedevano al vostro posto 20 anni fa e hanno creato Google, Twitter e Facebook cambiando il modo di comunicare.
Così, vi chiedo, quale sarà il vostro contributo? Quali problemi risolverete? Quali scoperte farete? Il presidente che verrà di qui a 20,50 o 100 anni cosa dirà che avrete fatto per questo Paese? Le vostre famiglie, i vostri insegnanti e io stiamo facendo di tutto per fare sì che voi abbiate l`istruzione necessaria per saper rispondere a queste domande. Mi sto dando da fare per garantirvi classi e libri e accessori e computer, tutto il necessario al vostro apprendimento. Ma anche voi dovete fare la vostra parte. Quindi da voi que- st`anno mi aspetto serietà. Mi aspetto il massimo dell`impegno in qualsiasi cosa facciate. Mi aspetto grandi cose, da ognuno di voi. Quindi non deludeteci, non deludete le vostre famiglie, il vostro Paese e voi stessi. Rendeteci orgogliosi di voi. So che potete farlo.
Questo è un estratto del discorso di saluto che ilpresidenteBarack Obama farà agli studenti americani per l`apertura dell`anno scolastico. Oggi sarà trasmesso in tv alle 12.
RAGAZZI, VOLETE IL SUCCESSO? DOVETE STUDIARE
Ma perchè perchè perchè
I bambini hanno ragione a chiedere sempre perchè.
Il problema è che spesso noi adulti diamo risposte insensate, e che per l'esistenza di molte regole un motivo sensato non c'è.
Provate a rispondere a questo perchè:
Perchè nelle piscine comunali in Italia, pur essendoci spogliatoi ben separati per maschi e femmine, è vietato fare la doccia nudi?
E perchè è vietato muoversi negli spogliatoi nudi?
Fare la doccia con il costume è più igienico? Direi proprio di no, non certo per il nostro corpo che in questo modo non riesce a essere raggiunto ovunque dal bagnoschiuma...
Noi siamo obbligati a fare la doccia con il costume ed è vietato entrare in acqua con il burkini?
Perchè dobbiamo sorbirci sul web,su riviste e nelle televisioni le nudità più meno decenti e più o meno rifatte dei nostri vip, e delle nostre dobbiamo vergognarci anche sotto la doccia?
Forza, strizzatevi le meningi e aiutatemi a capire.
Qui qualcuno si è fatto la mia stessa domanda. Menomale...
E anche qui
E qui...
Che si una norma anti pedofilia??
Allora che ci mettano assistenti 24 ore su 24: tirar giù un costume è davvero troppo facile.
18.9.09
Una tacca sulla prima settimana
E' andata...Io non so come sia stata la vostra prima settimana a scuola, ma so che la mia è stata dura!
Siamo in tanti e siamo stretti, tutto a norma di legge per carità, ma stretti stretti.
In 27 (più la maestra), con 27 banchi, 27 sedie, 27 zaini, e la scrivania e i mobili (e solo questi ultimi non si agitano in continuazione).
27 bambini simpatici e allegri, che fino all'altro ieri scorazzavano in vacanza e ora stanno pigiati per 8 ore (sottolineato per coloro che pensano "ai miei tempi si era anche di più": ai vostri/nostri tempi alle 12,30 tutti a casa).
Allegramente e rumorosamente.
Il prezzo pagato è alto, speriamo almeno di aver contribuito in modo significativo al risparmio della Nazione!
17.9.09
Mmmmmmmmmmmmmmmmm
Il titolo dovrebbe far percepire le mie perplessità.
DOCENTE DELL'ANNO?
INSEGNAMENTO COME VOCAZIONE??
Uhhhh si và davvero veloci come il vento verso il futuro....
Insieme ai grembiulini, ai voti in condotta, alla maestra unica e alle classi ultra numerose
Ecco di cosa sto parlando:
Proclamati i vincitori del concorso ANP-Microsoft “Docente dell’anno”- Gelmini: insegnamento sia una vocazione"
Amo insegnare ma vorrei che la nostra fosse considerata una professione da valorizzare e non una vocazione.
Che poi molti di noi spendano una bella fetta del proprio stipendio per colmare la penuria di materiale didattico e per la formazione/aggiornamento, o che impegnino tante ore oltre l'orario di servizio per progetti didattici e preparazione di materiale non ci rende "votati" al martirio!
Perchè poi intitolare un concorso indetto da ANP-Microsoft “Docente dell’anno”?
Conosco bene in rete una collega vincitrice, ne apprezzo da anni i progetti e spero non se ne abbia a male ma sono certa che anche lei converrà che OGNI ANNO ci sono migliaia di docenti dell'anno che si sbattono in aule sgarruppate (quando le aule ci sono) con alunni di tutti i generi che si trascinano problemi di ogni sorta.
Qualche esempio...(vabbè, qui esagero in negativo)
Chi insegna in situazioni disagiate non potrà mai diventare docente dell'anno per la Microsoft, e quel che mi fa ancora più male, per l'Associazione Nazionale Presidi (ANP)...
Non è un progetto, non è un ipertesto o un learning object che ci rende "docenti dell'anno".Vincono le idee, non vince il singolo.
Perchè non dare un titolo più legato alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che sposti l'attenzione a tutto il gruppo di lavoro, studenti compresi?
Ciò che è inoltre a mio parere molto importante è che i progetti elaborati risultino replicabili e condivisi, altrimenti scesi dal "podio" che cosa resta?
Lavoriamo sulla condivisione, sulla collegialità, sulla scuola che comunica con il mondo, sull'inclusione e l'integrazione, lasciamo perdere i premi "da libro Cuore".
E qualcuno inizi a dare stipendi degni a chi fa questo lavoro in modo serio.
...La MICROSOFT!!! Alla faccia dell'innovazione...Non poteva trovare un titolo più "ammuffito".
Menomale che io a casa uso un Mac. ;-)) Tiè!
Articolo importante
Uscito articolo su progetto su rivista bimestrale "Sapere" p.84-85.
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Chissà, forse quando questi nuovi piccoli allievi saranno in terza o quarta si potrà ripetere un'esperienza simile...
In ogni caso si continua a lavorare perchè il diritto all'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella scuola non sia solo un vano bla bla bla sulla bocca di pochi.
Scaricate l'articolo
Chissà, forse quando questi nuovi piccoli allievi saranno in terza o quarta si potrà ripetere un'esperienza simile...
In ogni caso si continua a lavorare perchè il diritto all'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella scuola non sia solo un vano bla bla bla sulla bocca di pochi.
16.9.09
Eih ragazzi, sono in testa...
WoW, sono "la più letta" su Knol!
Knol è un modo per condividere le conoscenze sul Web. Si può scrivere un nuovo articolo (ossia un knol), suggerire modifiche ad articoli già esistenti o semplicemente leggere i contenuti scritti da altri e condividerli.
Naturalmente i knol sono indicizzati dai grandi motori di ricerca e i knol scritti bene diventano noti proprio come le pagine web normali. Il sito di Knol consente a chiunque di scrivere e gestire i knol tramite un browser su qualsiasi computer.
Per saperne di più
I miei Knol
14.9.09
1° giorno di scuola
La scuola dei grandi
di Gianni Rodari
Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l'anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli né fiocchi bianchi,
e che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
"In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po' di mare".
La lezione è un vero guaio:
"Studiate il conto del calzolaio".
Che mal di testa, il compito in classe:
"C'è l'esattore, pagate le tasse".
Siamo in prima, primo giorno di scuola. Solo tre ore, da mercoledì saranno otto.
27 bambini. Un'aula che sembra proprio piccolina. Un cortile con un buco, la palestra con il tetto che fa acqua, ma su con l'ottimismo, qualcuno prima o poi li riparerà
(che strana idea pensare che i lavori nelle scuole si debbano fare d'estate, chissà come mi è venuta in mente...).
Il primo disegno, il nome scritto sul cartoncino, il giro turistico della scuola alla ricerca di amici e fratelli.
All'intervallo qualcuno non ha la merenda, offro un cracker di segale terribile della mia scorta (per la dieta...): a me sembra segatura ma dato dalla maestra per loro è buonissimo.
A metà mattina 4 bambini attaccati alle ginocchia mi dicono "maestra ti voglio bene" (ovviamente alle ginocchia della collega un altro gruppetto sussurra le stesse cose).
E' per loro che siamo qui, è per loro che comunque sorridiamo, è per loro che TUTTI dovrebbero investire il massimo in energie ed impegno: per non deluderli, per non ferirli, per non frenarli, per non tarpare ali.
Se si lotta si lotti per loro, se si fa politica la si faccia per loro, se ci sono strategie e fondi si usino per questi cittadini di domani.
Tutti i bambini uruguayani hanno un computer
"...Mancano ormai solo due settimane perché tutti gli studenti del piccolo Paese sudamericano abbiano un computer portatile personale con cui connettersi a Internet ed effettuare le proprie ricerche: l'Uruguay è il primo Paese del mondo a raggiungere questo risultato..."
E' una bella notizia.
Anche in Italia aspettiamo la promessa del ministro Brunetta, fatta nella conferenza stampa alla quale abbiamo partecipato, venga mantenuta.
Per ricordarsi della promessa:
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.fcgi?ID=19729
http://www.openpolis.it/dichiarazione/391014
http://icpalazzolo.blogspot.com/2009/04/il-netbook-in-classe-brunetta-il-jumpc.html
http://osp.provincia.pisa.it/primo_piano.asp?ID_PrimoPiano=1150
E' una bella notizia.
Anche in Italia aspettiamo la promessa del ministro Brunetta, fatta nella conferenza stampa alla quale abbiamo partecipato, venga mantenuta.
Per ricordarsi della promessa:
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.fcgi?ID=19729
http://www.openpolis.it/dichiarazione/391014
http://icpalazzolo.blogspot.com/2009/04/il-netbook-in-classe-brunetta-il-jumpc.html
http://osp.provincia.pisa.it/primo_piano.asp?ID_PrimoPiano=1150
11.9.09
Prima della fase B
Avevo già scritto mesi fa alcune idee per tentare di educare i padroni di cani incivili.
Torno sull'argomento: non è certo il più importante in un momento in cui tutto sta andando a scatafascio (sarà per questo che torno a parlare di merda? Un lapsus freudiano? mmmmmm) ma è uno di quelli con cui mi trovo a combattere quotidianamente.
nel giardino sotto casa di mia madre hanno attaccato simpatici cartelli, ho scoperto che li hanno scaricati da qui
Troppo ottimisti a mio parere, ma si possono usare in una prima fase, prima di passare alla "fase B"...
Se dietro l'influenza dei polli c'era un grande gallo, non sarà che dietro l'influenza suina c'è un grande porco?"
e chiedo scusa ai porci, animali intelligenti e simpatici.
Ho ricevuto questo appello via email, e per me vale la pena farlo girare.
In fondo non c'è bisogno di essere medici per porsi queste domande, basta avere quello che si chiama "buon senso" ( prodotto a forte rischio di estinzione)
A proposito di influenza suina...
...c'è sempre un interesse mascherato...
L'IRONIA NEL SUO MIGLIOR STILE
2000 persone contraggono l'influenza suina e ci si mette la mascherina...
25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo...
PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l'influenza suina?
Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria..
I notiziari di questo non parlano...
Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi…
I notiziari di questo non parlano...
Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
I notiziari di questo non parlano...
Ma quando comparve la famosa influenza dei polli... I notiziari mondiali si inondarono di notizie... Un'epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia!
Non si parlava d'altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni...
25 morti l'anno!!
L'influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo.
...Mezzo milione contro 25.
E quindi perché un così grande scandalo con l'influenza dei polli?
Perché dietro questi polli c'era un "grande gallo".
La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse d dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.
Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.
Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell'inflluenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.
E allora viene da chiedersi: se dietro l'influenza dei polli c'era un grande gallo, non sarà che dietro l'influenza suina ci sia un "grande porco?".
L'impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu. Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di George Bush, artefice della guerra contro l'Iraq...
Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani... felici per la nuova vendita milionaria.
La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute...
Se l'influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione,
se l'Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?
DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO
COME SE SI TRATTASSE DI UN VACCINO,
PERCHE' TUTTI CONOSCANO LA REALTA' DI QUESTA "PANDEMIA".
Dr. Carlos Alberto Morales Paita
Children's Hospital pediatra - Lima, Peru
CONTRIBUTO DEI PROFESSORI S. GARATTINI E G. REMUZZI DELL'ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI DI MILANO IN MERITO ALL'INFLUENZA
7.9.09
Zerounoscuola
Zerounoscuola
Un blog per discutere su informatica e scuole, dalla scuola dell'infanzia fino alle medie e magari un po’di più, a partire da alcune esperienze pilota in Piemonte.
Idea nata dopo un primo incontro (”costitutivo” ) avvenuto il 25 giugno 2009, spazio progettato da Eleonora Pantò
Uno spazio dove riportare:
- link ad altri spazi dove sono illustrate attività che possono interessare le discussioni cui dedichiamo questo blog
- notizie inerenti il tema sempre con link alle “home page” per ridurre al minimo le ripetizioni e, quindi, la necessità di molteplici aggiornamenti.
Se volete partecipare scrivete a Eleonora Pantò (eleonora.panto chiocciola gmail.com)
Più della notizia mi interessa il dibattito
La notizia è quella della giornalista sudanese che rischia 40 frustate per essere iscita di casa indossando dei pantaloni, che per le donne in Sudan sono ritenuti indecenti.
Ho cercato la notizia in internet, ho trovato molti riferimenti, ma in particolare vi segnalo questo articolo scritto da Giuliana Sgrena sul blog de Il Manifesto.
Trovo che la parte assolutamente più interessante stia nei commenti dei lettori.
Per quel che mi riguarda, qui scrivo la mia solidarietà a Lubna Ahmad Hussein, una donna che ha rinunciato all'incolumità offerta dall'Onu e ha dichiarato di essere pronta a ricevere anche più di 40 frustate per far conoscere la realtà femminile in Sudan.
Quando qualcuno è coraggioso usiamo dire che "ha le palle", per rispetto a tante donne che lottano e rischiano per i diritti di tutte vi invito a non usare mai più questa formula.
6.9.09
Grazie al sindaco, possiamo continuare a pulire...
Si era preso un bel vizio a Rivoli:
da alcuni anni il sindaco invitava nell'auditorium del Comune, nella settimana prima dell'inizio dell'anno scolastico, tutti i docenti di ogni ordine e grado del territorio rivolese, dirigenti scolastici e presidi.
Perchè? Per salutarci, per augurarci buon lavoro, per un saluto ed un brindisi.
Di solito era invitato per l'occasione qualcuno che con una breve conferenza forniva spunti di riflessione (Don Ciotti, Daniele Novara...)
Manovra politica? Forse, anche, ma tra le tante manovre questa era bella ed eea un piccolo e gradito segno di attenzione e rispetto per la realtà scolastica.
Cambiata la giunta, cambiato il sindaco, nessun invito per il saluto iniziale.
Fine di una tradizione.
Massì, risparmiamo quelle patatine e quei crodini, quei saluti e quelle strette di mano, e tutti quei buoni propositi costosi e pericolosi.
Un anno io e le mia colleghe non eravamo potute andare all'incontro, con nostro dispiacere, perchè dovevamo pulire le aule...
Grazie al nuovo sindaco quest'anno potremo continuare a togliere polvere dagli armadi senza sentirci Cenerentole!
A parte la festa, voci parlano di tagli notevoli dell'Amministrazione comunale alle risorse per le scuole del territorio, da 50.000 euro a 5.000...Attendo smentite...
p.s. Non abito (e quindi non voto) nel Comune in cui lavoro. Non ho interessi di tipo politico e la giunta è pure di una sfumatura a me più affine...Bella roba.
Valle al Prà, rifugio Jervis
Oggi eravamo in tanti, chi a piedi chi in bici (io nel secondo gruppo).
Con noi anche Lapo.
Presenti: nelli e Gianfranco
Paola e Roby
Tiziana e Renato
Emilio e Susy
Gabriella
Lapo
Sole e aria frizzante, una bella gita.
Salita al Rifugio “Willy Jervis” in Valpellice a m. 1732 sul livello del mare. Un’escursione lunga circa 6 km in andata con un dislivello da salire di circa 700 metri, fatto però tutto su strada sterrata e ben battuta.
Appena giunti in cima, ci si trova su un grande pianoro, dove sulla destra potete scorgere il Rifugio del Jervis.
Pranzo al sacco in compagnia di caprette piuttosto curiose e per niente intimorite da Lapo (che con il pelo lungo effettvamente puòe essere scambiato epr una pecora nera).
5.9.09
"Insegnate ai figli a leggere nei primi tre anni di vita"
Interessante teoria esposta da Aidan Chambers, star della letteratura per «giovani adulti» e della «pedagogia della lettura» anglosassone.
Battute sagaci e calzanti.
Se avete figli se siete docenti, se amate la lettura: leggetelo.
...Come sono messe le vostre biblioteche scolastiche? ...
4.9.09
SCUOLA: PARLA GELMINI, LA MIA SARA'SCUOLA DI QUALITA' E MERITO
(AGI) - Roma, 4 set - Entro sei mesi la carriera dei docenti. E poi premi agli studenti meritevoli (finanziamenti per iscriversi alle universita' e ai corsi migliori) piu' risorse alle scuole che ottengono i migliori risultati formativi e piu' soldi e prestigio ai docenti piu' bravi. Questi i punti cardine del rilancio della scuola voluta dal ministro Gelmini e anticipato in un'intervista a Tuttoscuola. Dopo i tagli, la fase due.
Per la Gelmini "le premesse del cambiamento sono state poste e quello che sta per iniziare e' un anno scolastico che apre nuove speranze". Al primo punto la questione delle carriere. "Entro sei mesi intendo definire le regole per la carriera dei docenti. Vorrei farlo con il coinvolgimento dei sindacati e delle associazioni professionali. Apriamo un tavolo, sono aperta a consigli, suggerimenti, proposte, non ad una contrattazione sindacale. Se dopo sei mesi si sara' pervenuti a una soluzione condivisa bene, altrimenti il Governo andra' avanti per la propria strada prendendosi tutte le responsabilita'. E' una cosa troppo importante, un passaggio fondamentale per arrivare a quella valorizzazione dei docenti che tutti vogliamo". "Se ci si vuole arrivare - spiega la Gelmini - sei mesi sono piu' che sufficienti, non perdero' e non faro' perdere questo treno alla scuola. Del resto siamo tutti d'accordo, ritengo, sul fatto che la qualita' della scuola e' data prima di tutto dalla qualita' delle persone che la rappresentano. Ebbene dobbiamo essere tutti consapevoli che se la carriera resta quella che e', o mi lasci dire quella che non e', non avremo mai le migliori risorse sulle nostre cattedre. Dobbiamo attrarre verso l'insegnamento le risorse migliori, i cervelli piu' brillanti, quelli in grado di accendere la scintilla della conoscenza nei nostri studenti.
Come farlo? Discutiamo di questo". "Io dico che prospettare un percorso in cui chi da' di piu' puo' raggiungere uno status e dei riconoscimenti anche economici di tutto rispetto possa rendere piu' appetibile una professione che e' in se stessa affascinante, ma che oggi presenta troppi fattori disincentivanti per i giovani piu' motivati. Mi chiedo se ci puo' essere oggi qualche giovane brillante e ambizioso che possa essere attratto dalla prospettiva di entrare in ruolo a 40 anni per guadagnare 1.300 euro al mese. Lo chiedo ai sindacati, ci puo' essere?".
Ieri a scuola mi sono venute le lacrime agli occhi, chi è insegnante penso possa intuire i tanti motivi del mio sconforto, anche se ogni realtà scolastica è stata colpita in modo diverso.
Il nostro Comune ha tagliato i fondi per la scuola: da 50.000 euro a 5.000
Evidentemente si pensa che i piccoli cittadini di domani non voteranno ancora alle prossime comunali...
Classi molto più numerose e aule che permettono attività esclusivamente da ufficio, pulmini comunali a pagamento...E non è certo finita.
So di altre scuole in situazioni peggiori, noi almeno abbiamo mantenuto i nostri tempi pieni e non ci dobbiamo ancora, per quest'anno, pagare la mensa in orario scolastico.
Sto perdendo entusiasmo a ritmi impressionanti, spero che davvero inizi la seconda fase, quella degli investimenti, del sostegno, della meritocrazia, degli incentivi.
La fase dei tagli e delle delegittimazioni per me e per tanti di noi è stata insopportabile.
A mio parere è un vero delitto far perdere la voglia di lavorare a qualcuno che ama la propria professione.
Ci sono docenti che chiedono solo di essere messi in condizione di poter continuare a dare il 100%, è troppo?
3.9.09
Il Miur cancella la casella di posta elettronica ai precari licenziati
"...Il Miur licenzia migliaia di precari e, per sovramercato, decide di risparmiare sui costi delle caselle elettroniche con il rischio di gravi danni alle colleghe ed ai colleghi che hanno segnalato alle scuole tale recapito.
Le colleghe ed i colleghi hanno ricevuto una comunicazione della quale citiamo un breve brano.
"Il Ministero dell'istruzione, università e ricerca, nell'ottica di contenimento dei costi di gestione del servizio di posta elettronica e
per motivi di sicurezza legati alle responsabilità connesse all'uso dei servizi del Sistema Informativo, fornisce una casella di posta nel
dominio istruzione.it al solo personale in servizio.
A tal proposito La informiamo che, non persistendo più tale condizione nel suo caso, il prossimo 1 ottobre 2009 si procederà alla cancellazione della casella di posta a Lei assegnata."
Articolo completo su "La Tecnica della scuola"
Non commento, si commenta da sè.
Le colleghe ed i colleghi hanno ricevuto una comunicazione della quale citiamo un breve brano.
"Il Ministero dell'istruzione, università e ricerca, nell'ottica di contenimento dei costi di gestione del servizio di posta elettronica e
per motivi di sicurezza legati alle responsabilità connesse all'uso dei servizi del Sistema Informativo, fornisce una casella di posta nel
dominio istruzione.it al solo personale in servizio.
A tal proposito La informiamo che, non persistendo più tale condizione nel suo caso, il prossimo 1 ottobre 2009 si procederà alla cancellazione della casella di posta a Lei assegnata."
Articolo completo su "La Tecnica della scuola"
Non commento, si commenta da sè.
2.9.09
Global Junior Challenge
In finale 109 progetti
Su 456 progetti iscritti la giuria internazionale ha selezionato i finalisti per ogni categoria. Sono rappresentati 30 Paesi diversi.
Tra poco più di un mese si conosceranno i nomi dei vincitori della 5ª edizione del concorso Global Junior Challenge, ma tutti i finalisti potranno esporre il loro lavoro nel corso dell’evento finale, il prossimo 7 e 8 ottobre (Roma, Itis Galilei). Una preziosa occasione di dialogo tra organizzazioni, scuole, enti, associazioni, per allargare le partnership di lavoro o per confrontarsi con i massimi esperti internazionali sul tema del digital divide e dell'inclusione sociale.
Tra i progetti finalisti selezionati dalla Giuria internazionale spicca il lavoro delle scuole italiane, che hanno presentato oltre 50 progetti realizzati in autonomia o in partenariato, in rete sul territorio o su piattaforme di lavoro condiviso on line.
I finalisti provengono da oltre 30 Paesi diversi. Da segnalare anche la presenza di tre progetti realizzati in quei territori che più di tutti hanno bisogno di una forte accelerazione per abbreviare la distanza dagli Obiettivi del Millennio. In Burkina Faso, Uganda e Zambia – che gli indicatori dello sviluppo umano pongono in fondo alla classifica – i giovani hanno preso in mano il destino del Paese, sfruttando la risorsa strategica della tecnologia per combattere povertà e disuguaglianza.
Con l’edizione in corso, gli esperti delle giurie sono arrivati ad esaminare ben 2.500 progetti realizzati in ogni parte del mondo. Hanno partecipato all’evento finale, spazio espositivo, convegni e premiazione, oltre 24mila persone, provenienti da oltre 70 Paesi. Circa due milioni e mezzo i click sul sito www.e-inclusionsite.org per finanziare i progetti nei Paesi più poveri.
E QUEST'ANNO TRA I FINALISTI CI SIAMO ANCHE NOI!! (progetto numero 480)
Saremo a Roma l'8 e il 9 ottobre, per lo stand espositivo e par la giornata di premiazione.
Qui i premi: http://www.gjc.it/2009/premi
Non sarà facile ma ci speriamo!
La carrozza è tornata zucca...
Eh sì signori, i rintocchi di campana (campanella nel mio caso) ed ecco che la carrozza è tornata zucca, i cavalli bianchi topolini, il castello un'umile capanna...
Mi sta prendendo un po' di sconforto, dopo aver "assaggiato" come si può lavorare con le tecnologie della comunicazione dell'informazione in aula mi ritrovo con una classe prima molto numerosa, senza computerini (in prima e seconda sarebe davvero prematuro) e nell'impossibilità di portarli in laboratorio (27 con 8 computer...) in una scuola bella e antica ma con un cortile piccolo piccolo...
Continuerò ad occuparmi di consulenza e formazione, ma per quel che riguarda il prossimo futuro mio e della mia classe...Si torna al passato.
Speriamo che non ci taglino anche gessetti, pennarelli e tempere! (con le fotocopie già siamo messi malissimo)
Qualcuno può riferire a MaryStar che i temi sono "un po'" cambiati?(e nella foto sono solo 25...)
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