Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
4.9.09
SCUOLA: PARLA GELMINI, LA MIA SARA'SCUOLA DI QUALITA' E MERITO
(AGI) - Roma, 4 set - Entro sei mesi la carriera dei docenti. E poi premi agli studenti meritevoli (finanziamenti per iscriversi alle universita' e ai corsi migliori) piu' risorse alle scuole che ottengono i migliori risultati formativi e piu' soldi e prestigio ai docenti piu' bravi. Questi i punti cardine del rilancio della scuola voluta dal ministro Gelmini e anticipato in un'intervista a Tuttoscuola. Dopo i tagli, la fase due.
Per la Gelmini "le premesse del cambiamento sono state poste e quello che sta per iniziare e' un anno scolastico che apre nuove speranze". Al primo punto la questione delle carriere. "Entro sei mesi intendo definire le regole per la carriera dei docenti. Vorrei farlo con il coinvolgimento dei sindacati e delle associazioni professionali. Apriamo un tavolo, sono aperta a consigli, suggerimenti, proposte, non ad una contrattazione sindacale. Se dopo sei mesi si sara' pervenuti a una soluzione condivisa bene, altrimenti il Governo andra' avanti per la propria strada prendendosi tutte le responsabilita'. E' una cosa troppo importante, un passaggio fondamentale per arrivare a quella valorizzazione dei docenti che tutti vogliamo". "Se ci si vuole arrivare - spiega la Gelmini - sei mesi sono piu' che sufficienti, non perdero' e non faro' perdere questo treno alla scuola. Del resto siamo tutti d'accordo, ritengo, sul fatto che la qualita' della scuola e' data prima di tutto dalla qualita' delle persone che la rappresentano. Ebbene dobbiamo essere tutti consapevoli che se la carriera resta quella che e', o mi lasci dire quella che non e', non avremo mai le migliori risorse sulle nostre cattedre. Dobbiamo attrarre verso l'insegnamento le risorse migliori, i cervelli piu' brillanti, quelli in grado di accendere la scintilla della conoscenza nei nostri studenti.
Come farlo? Discutiamo di questo". "Io dico che prospettare un percorso in cui chi da' di piu' puo' raggiungere uno status e dei riconoscimenti anche economici di tutto rispetto possa rendere piu' appetibile una professione che e' in se stessa affascinante, ma che oggi presenta troppi fattori disincentivanti per i giovani piu' motivati. Mi chiedo se ci puo' essere oggi qualche giovane brillante e ambizioso che possa essere attratto dalla prospettiva di entrare in ruolo a 40 anni per guadagnare 1.300 euro al mese. Lo chiedo ai sindacati, ci puo' essere?".
Ieri a scuola mi sono venute le lacrime agli occhi, chi è insegnante penso possa intuire i tanti motivi del mio sconforto, anche se ogni realtà scolastica è stata colpita in modo diverso.
Il nostro Comune ha tagliato i fondi per la scuola: da 50.000 euro a 5.000
Evidentemente si pensa che i piccoli cittadini di domani non voteranno ancora alle prossime comunali...
Classi molto più numerose e aule che permettono attività esclusivamente da ufficio, pulmini comunali a pagamento...E non è certo finita.
So di altre scuole in situazioni peggiori, noi almeno abbiamo mantenuto i nostri tempi pieni e non ci dobbiamo ancora, per quest'anno, pagare la mensa in orario scolastico.
Sto perdendo entusiasmo a ritmi impressionanti, spero che davvero inizi la seconda fase, quella degli investimenti, del sostegno, della meritocrazia, degli incentivi.
La fase dei tagli e delle delegittimazioni per me e per tanti di noi è stata insopportabile.
A mio parere è un vero delitto far perdere la voglia di lavorare a qualcuno che ama la propria professione.
Ci sono docenti che chiedono solo di essere messi in condizione di poter continuare a dare il 100%, è troppo?
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E con questo s'affosserà definitivamente la scuola.
RispondiEliminaFacile riempirsi la bocca della parola merito o peggio meritocrazia, della parola risultati.
Come saranno valutati? Come valutare un fatto complesso come l'educazione?
Quanto accade con il "merit pay" in alcuni stati americani e in Inghilterra dovrebbe avere insegnato qualcosa.
A esempio in Inghilterra le scuole non meritevoli sono quelle dei quartieri operai più poveri, dove l'impegno e la fatica degli insegnanti sono senz'altro maggiori.
Nel mio piccolo quello che per me è stato un successo e una fonte di gioia, un bimbo che finalmente impara a leggere in seconda elementare, è dal un punto di vista di un risultato standard un fallimento.
Ho trovato un peggioramento del clima fra insegnanti dopo la comparsa e la spartizione del fondo di istituto (da cui mi tengo ben lontana). Sarà stato un caso? Non lo credo. Io continuo a pensare che la nostra professione richieda collaborazione più che competizione.
Un link in inglese:
http://www.britannica.com/blogs/2009/06/president-obama-please-think-about-merit-pay-while-you-shave/
Hai ragione Renata, è un pantano dal quale non si capisce come uscire e forse non si uscirà mai.
RispondiEliminaQuello che è vero è che solo in Italia ci si vergogna di essere "più meritevoli" e qualsiasi premio scatena sensi di colpa in chi lo riceve e sospetti e invidie in chi no.
Partendo da questa considerazione di fondo ecco che è facile capire perchè alla fine siamo sempre tutti uguali: assenteisti, fannulloni, non aggiornati...Ma sappiamo che non è così.
Tu scrivi "Come saranno valutati? Come valutare un fatto complesso come l'educazione?"
Non lo so, spero che si abbia l'umiltà di giardare a quanto di valido è stato fatto in altri Paesi per trarre idee e modelli.
Se poi non funziona si fa sempre in tempo a tornare indietro...O no?
Ad un convegno a Torino quest'anno hanno raccontato di come forti investimenti (in particolare in tecnologie della comunicazione e dell'informazione) nelle aree più disagiate dell'Inghilterra hanno ribaltato la situazione, ed i fìgrafici (per quel che valgomo e per chi vuol crederci) mostravano un'impennata nel miglioramento dell'apprendimento.
RispondiEliminaPersonalmente (e fortunatamente) non mi interessano tanto i soldi in più per il docente quanto gli investimenti sulla scuola.
Da noi avevano tagliato un posto di tempo pieno ma ce lo hanno ridato il trentuno agosto e così è stato in tutta Milano, per cui da questo punto di vista è andata bene. Sono saltate invece le deroghe di sostegno, per cui, anche nei casi più gravi (di cui per altro io ho sempre dei dubbi su quanto siano integrati nella scuola "normale")l'insegnante di sostegno non dà più di 16 ore, 8 ore invece le fornisce il comune con l'assistente comunale. Quest'anno il problema più grosso saranno le supplenze, anche lunghe. A parte le nomine del CSA, abbiamo due malattie lunghe da coprire già dal primo giorno di scuola ma non i fondi per nominare un supplente!
RispondiEliminaP.S. mia nipote insegna alle elementari in Inghilterra: ha 30 alunni, tra cui un autistico e un
audioleso e lavora 36 ore alla settimana. Da loro la meritocrazia si basa anche su questo e chi ti valuta ha la competenza per farlo.
Conosco un po' di ispettori e un po' di direttori ma solo la metà ha le competenze per eseguire il proprio lavoro.
Già, a parità di stipendio c'è chi ha classi numerosissime e chi no, chi fa un sacco di ora extra e chi no, chi si impegna in commissioni, chi ha portatori di handicap a cui dedica impegno e tempo oltre "il mansionario", chi fa consulenza ai colleghi, chi...
RispondiEliminaGià ora alcuni di questi impegni vengono in qualche modo retribuiti ma non servono per un avanzamento di carriera e quindi il riconoscimento serve a poco.
Non è per niente detto che si tratti degli "insegnanti più bravi", ma anche l'impegno deve, come ben sappiamo noi docenti, essere riconosciuto e premiato.
In ogni caso si tratta di docenti che hanno capito che non si smette mai di imparare e non possono che essere ottimi esempi per i propri studenti.
E di questi tempi non è poco.
Fannulloni. E' proprio una parola che trovo insopportabile, si trascina dietro troppa demagogia. Cara Paola, ti sfido, fai la "fannullona" il prossimo anno con i tuoi 27 alunni, meriteresti davvero un premio a riuscirci!
RispondiEliminaPer il resto la carriera mi interessa meno di niente, io voglio insegnare non fare altro. Voglio essere soldato semplice non generale ;P
Non sono in Italia gli studi sul merit pay e dunque che "solo in Italia ci si vergogna di essere "più meritevoli" " non credo possa avere conferma, dato che non c'è "merit pay", appunto ;).
Da quello che avevo letto non hanno prodotto quanto ci si aspetta, creando distorsioni nei rapporti e scarsa collaborazione.
Per Stella: 36 ore? di insegnamento? Può essere, le ore in Inghilterra sono di 40 minuti.
http://www.edscuola.it/archivio/ped/orari.html