29.12.10

Valutazione merito dei docenti: perchè non mi piace così



Facciamo il punto di quanto sta accadendo.

Nell‘incontro svoltosi il 18 novembre con i sindacati la Gelmini annunciava due progetti sperimentali: uno a Pisa e Siracusa e un altro a Torino e a Napoli.

DI CHE SI TRATTA


A Pisa e a Siracusa l'idea è di effettuare la valutazione delle scuole,
prendendo in considerazione non solo i risultati dei testi Invalsi ma anche una serie di indicatori (rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono…) che saranno verificati da un team di osservatori esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti che, al termine delle attività, proporranno una relazione complessiva. Al termine della rilevazione una Commissione tecnica regionale predisporrà una graduatoria finale.

Alle scuole che si collocheranno nella fascia più alta sarà assegnato un premio (fino ad un massimo di 70mila euro) da destinare al personale effettivamente impiegato nell’istituto durante il periodo di sperimentazione.

Un secondo progetto sperimentale sarà finalizzato a premiare i docenti migliori o, per usare le parole del comunicato ufficiale, “ad individuare metodi e criteri per premiare gli insegnanti che si distinguono per le capacità e la professionalità dimostrate”.
Saranno in tutto 40, 20 per ogni città, le scuole che potranno proporsi per la valutazione dei migliori docenti. E verranno sorteggiate fra quelle che proporranno la propria candidatura.
Questo progetto dovrà riguardare i docenti delle scuole di Torino e Napoli.
La valutazione sarà affidata ad un “nucleo” di cui faranno parte il dirigente scolastico, due docenti eletti dal collegio dei docenti e dal presidente del consiglio di istituto in qualità di osservatore.

p.s pare che i due docenti giudicanti riceverebbero mezza mensilità in più...

Il “nucleo” avrà il compito di valutare i docenti che hanno aderito volontariamente alla sperimentazione.
La valutazione sarà riferita al curriculum vitae e a un non meglio precisato “documento di valutazione”.
Il nucleo dovrà però tenere in considerazione anche i risultati di specifiche indagini realizzate per rilevare l’apprezzamento dei docenti da parte dei genitori e degli studenti.

Condizione necessaria per partecipare, l’adesione volontaria delle scuole, tra le quali se ne sarebbero dovute scegliere venti, poi ridotte a quindici. In ognuno di tali istituti, sulla base delle valutazioni di una commissione, dovrebbero essere premiati i migliori prof, circa il 20 per cento del totale.


CHE E' SUCCESSO DA NOVEMBRE A OGGI?


Di Pisa e Siracusa non ho notizie, ma sulla loro sperimentazione direi che ho meno da eccepire. Pur nella penuria di fondi che ci accomuna ci sono scuole che sanno lavorare meglio di altre, ben venga che gli si riconosca economicamente un merito che permetta di portare avanti iniziative nuove o già in atto.
Pare che comunque anche le cose non vadano bene, perchè il Ministero ha aggiunto alle due città anche Cagliari...

A Torino e Napoli invece molti collegi docenti hanno bocciato l'iniziativa.
Nel capoluogo piemontese pare che neppure una scuola si sia dichiarata disponibile ad attivare la sperimentazione (e finora sono almeno una cinquantina le istituzioni scolastiche della città ad essersi pronunciate).
Le motivazioni sono più o meno sempre le stesse e fanno riferimento ai tagli di organico e di risorse in genere.

Sembra quindi che il ministero dell’Istruzione abbia deciso di tentare di condurre a Milano la sperimentazione del progetto sui docenti più meritevoli da premiare attraverso una mensilità in più a fine anno. La speranza dei tecnici del Miur è che quindi il direttore dell’Usr della Lombardia riesca a persuadere almeno quella ventina di dirigenti scolastici indispensabili per far partire la sperimentazione utile a selezionare il 20% di docenti meritevoli.

Durante la riunione di due giorni fa con i sindacati, il direttore generale Giovanni Biondi ha comunicato che il termine ultimo per aderire alla sperimentazione verrà prorogato al 7 febbraio.
Colleghi di Milano, che farete?


PERCHE' SONO CONTRARIA A QUESTA FORMA DI AUTOCANDIDATURA


In questo articolo de La Tecnica della scuola ci sono molte motivazioni che mi trovano d'accordo, e alcune spiegazioni date dal Ministero che mi convincono poco.
L'articolo termina con una frase significativa:
"Se non si riuscirà a trovare una soluzione condivisa, il Governo non avrà difficoltà ad affrontare la questione per via legislativa. ".

Bene, che lo faccia, che si prenda delle responsabilità come ha saputo prenderle per i tagli selvaggi, per il blocco della carriera e degli stipendi, per aver messo in ginocchio la scuola pubblica.
Invece di farci partecipare ad una sorta di tragicomico gratta e vinci (già, perchè poi tra tutti gli autocandidati si estrarra' solo il 15% ...) perchè non stanziare più denaro per il fondo d'Istituto in modo che ogni scuola possa pagare i docenti che si occupano di progetti, formazione e sicurezza con cifre meno imbarazzanti? ( e pensiamo a come lo saranno tra 3 anni, visto che non aumenteranno di un euro come gli stipendi).


L'anno scorso abbiamo assistito alla vergognosa elezione dell'insegnante dell'anno, peraltro un collega che conosco e stimo, e che non è stato nemmeno invitato a ritirare il premio perchè gli avevano tolto la cattedra.
E ora vogliono chiederci di partecipare ai concorsi di Miss e Mister docente migliore...

Sono consapevole che non tutti i docenti sono validi e che c'è gente che lavora con passione di fianco ad altra gente che se non fa danni certo non è all'altezza del compito che svolge.
Ci sono fior fiore di ricerche e di interessanti dibattiti su cosa può voler dire valutare un docente. Qui in Italia ovviamente quel che viene fatto nel resto del mondo poco importa, chi ci governa (di volta in volta)pensa di aver inventato l'acqua calda e incurante delle esperienze altrui improvvisa mosse che quando non sono pericolose per la destabilizzazione dell'intero mondo scolastico sono comunque discutibili.

1 commento:

  1. Non posso che condividere quanto tu hai già espresso Paola, no alle autocandidature!
    La valutazione del lavoro dei docenti é cosa troppo seria per finire in un concorso a sorteggio...
    Si prendano loro la responsabilità di fare una selezione secondo criteri chiari e trasparenti!
    E come dici tu, aumentino i fondi per chi investe in progetti e in vera innovazione, in questo modo le bune pratiche si diffonderanno e la valutazione diverrà davvero formativa e produttiva !
    Buon anno nuovo, che ci porti novità migliori di queste!!!
    Un bacio
    France

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