Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
30.3.11
29.3.11
Acqua fonte vita, acqua fonte di morte
Solidarités International et BDDP Unlimited veulent faire couler de l'encre from BDDP Unlimited on Vimeo.
Condividere
Ci credo, con gli amici, nel lavoro, nella vita.
Ecco perchè sono così contenta del gruppo INSEGNANTI creato un po' per caso su facebook.
In meno di un mese siamo a più di 800 iscritti, e il numero continua a crescere.
Buffo: uno spazio chiuso per rompere i muri delle aule.
Una piazza virtuale dove ritrovarsi a discutere, a scherzare, per proporre e far conoscere progetti ed eventi, per segnalare articoli, chiedere consigli e dare suggerimenti, o anche solo per leggere e mantenersi informati.
Chi vuole ha poi ovviamente la possibilità di avere contatti privati, di imbastire progetti comuni, e quindi spostarsi in altri ambienti più adatti, uno per tutti
"La scuola che funziona".
Professori universitari, ricercatori, insegnanti di scuola superiore, primaria, dell'infanzia che condividono saperi senza alcuna formalità.
Insegnanti di scuola pubblica, privata e paritaria.
Insegnanti di ruolo e insegnanti precari.
Italiani in patria e italiani all'estero, qualche straniero...
La lingua comune è quella di una passione, quella dell'apprendimento per tutta la vita e del fare scuola e ricerca, nonostante tutto e tutti gli impedimenti e le problematiche.
Per il gruppo ho preparato un'area di condivisione visibile a tutti, affinchè nello scorrere dei messaggi non si perdano progetti e segnalazioni importanti.
L'area si chiama TANTIINSEGNANTI
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c’è il rischio di morire;
A sperare c’è il rischio della disperazione e
A tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Leo Buscaglia, da “Vivere Amare Capirsi”
Direi che sono libera.
23.3.11
Il cammino della felicità
"Non avrai mai chiarezza sul cammino da percorrere fino a quando non realizzerai che tipo di persona desideri essere.
Ovviamente potrai riflettere su questo cammino e pensare -Ma questo cammino non è affatto agevole!"-
No, non lo è affatto.
Ma se desideri un cammino facile, allora segui gli schemi e le regole tradizionali. Ma questo cammino finora ha funzionato per te?
Da un lato abbiamo il cammino agevole. Dall'altro abbiamo il cammino della felicità, della soddisfazione, del coraggio e della gioia.
Se non ti impegni a seguire questo cammino con tutto te stesso, allora ti troverai di default a seguire il cammino agevole. Il cammino agevole è automatico. Il cammino della felicità e della soddisfazione può soltanto essere scelto consapevolmente.
Per scegliere il cammino della felicità e della soddisfazione, devi essere pronto a lasciarti alle spalle la sicurezza e il comfort e imbarcarti in un viaggio che sarà tuo e solamente tuo.
...
Il cammino agevole è il cammino di qualcun altro, non il tuo. Trova la tua strada."
fonte
20.3.11
La bella Italia
Giorni di tempo instabile...Ideali per andar per mostre. E a Torino quest'anno le mostre sono davvero bellissime!
Ieri sera siamo andati alla Reggia di Venaria a vedere "La bella Italia": oltre 350 opere negli straordinari scenari della Citroniera e della Scuderia Grande di Filippo Juvarra.
Riporto dalla pagina ufficiale:
"L’arte italiana come non è stata mai vista.
Nell’imponente cornice delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria, oltre 350 opere tracciano un percorso che va dall’antichità alla vigilia del 1861 attraverso le principali "capitali culturali" pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La mostra propone l’immagine delle diverse città -culture, tradizioni e ricchezze storico-artistiche- viste da grandi artisti che hanno fatto la storia: Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino, Velazquez, Bernini e tanti altri. Dal percorso emerge e si afferma il profilo di un’arte e di uno stile italiano."
Venite a Torino a vederla, ne vale assolutamente la pena.
Per chi non conosce la Reggia di Venaria:
photogallery
videogallery
virtual tour
18.3.11
Menomale che ci pensano loro alla scuola!
Questo video era stato censurato, chissà perchè...Ora però è di nuovo in rete, e speriamo che ci resti.
Gustatelo tutto fino al gran finale.
22 marzo: lo hanno di nuovo censurato! Era l'intervista ai politici di ogni appartenenza in cui dimostravano la loro vergognosa ignoranza circa la storia, non sapendo rispondere a domande come : cosa è successo il 17 marzo di 150 anni fa? Chi è stato il primo presidente del Consiglio? Chi è stato il 1° re d'Italia?...
Il nostro plastico
Condividere esperienze per renderle replicabili, è sempre stato uno dei miei obiettivi, e come me la pensano fortunatamente altri colleghi.
Ecco un bell'esempio: Francesca a MezzoCorona (TN) ha lavorato con i suoi allievi alla costruzione di un plastico sul fiume, Bella idea!
Noi ne abbiamo voluto fare uno che rappresentasse la montagna, e il corso del fiume fino al mare.
Ecco tutte le fasi del lavoro (ci hanno aiutato nella fase progettuale anche due papà, da noi tutti i mercoledì ci sono attivitò di laboratorio con la collaborazione di tutti i genitori).
Grazie al nostro plastico sarà più bello studiare geografia, fare mappe dall'alto... E dobbiamo ancora arricchirlo con macchinine, barchette, trattori...
Abbiamo usato:
1. tantissimi fogli di giornale (quotidiani), tanta colla vinavil e acqua per preparare l'impasto per il plastico.
2. contenitori delle uova in cartone, vinavil e acqua per alberelli e casette (la pasta è più morbida)
Non è stato necessario frullare il tutto, le mani dei bambini sono frullatori naturali ed efficaci.
3. Tempere per il plastico, acquerelli per alberi e casette. Cannucce per le condotte forzate, e stecchini per i tronchi.
17.3.11
Officine Grandi Riparazioni
Torino in questi giorni festeggia alla grande l'Unità d'Italia.
Ieri sera centro strapieno nonostante la pioggia...
Oggi visita alle Ex Officine Grandi Riparazioni: da non perdere!!! Quando l'archeologia industriale e la tecnologia si incontrano in modo creativo ed intelligente i risultati sono meravigliosi.
Venite a visitarle!!
Qualche foto...
15.3.11
Scala Mercalli e scala Richter
Confronto tra scala Mercalli e scala Richter: una semplice animazione per bambini.
Qui un'animazione su come si forma uno tsunami
Qui un'impressionante mappa che ci fa vedere in tempo reale le scosse di terremoto nel mondo.
Cosa è successo nella centrale nucleare Giapponese di Fukushima? Ecco un'animazione
Non farsi prendere dall'emotività
14.3.11
Un grafico è un grafico è un grafico
Una mappa per capire meglio
Vi invito a visionare questo post di Roberto
Mappa interattiva dei danni causati dal terremoto giapponese .
Potrete visualizzare sulla carta l'epicentro del terremoto ed alcune immagini relative alle conseguenze dello tsunami.
13.3.11
Ma perchè?
Oggi sono tornata alla GAM (Galleria d'Arte Moderna) di Torino. Con la tessara musei ricevuta in regalo a Natale sto facendo una scorpacciata di musei e mostre ( e il clima aiuta...)
Bei percorsi, opere interessanti, è sempre uno spazio affasciante...MA...
Ma chi cavolo è che ha ideato quelle orrende divise in cui i poveri operatori del museo devono fare una figura così trista???
Mai viste divise così brutte, e cosa scopro? Che c'è pure un progetto artistico!
Girello in rete e trovo:
"BE SQUARE! GAM, un progetto ideato e realizzato dall’artista Antonio Riello con la collaborazione di Gianluca Marziani.
Obiettivo del progetto è celebrare il “fattore umano” di un museo attraverso la vestizione dell’intero staff con una divisa che indaga e celebra l’identità collettiva utilizzando una stoffa disegnata appositamente dall’artista. I colori utilizzati e la struttura del materiale presentano alterazioni e piccoli errori che rappresentano la differenza, la frammentazione, la percezione alterata di un sentire collettivo. Elemento fondamentale di tutto il progetto è l’ideazione e la realizzazione di volta in volta di uno specifico Tartan, il classico pattern scozzese sinonimo di una precisa appartenenza, che con la sua elegante squadratura da sempre evoca una certa idea, quasi ipnotica, di “tranquillo benessere domestico”.
La GAM di Torino è l’unica realtà museale italiana a partecipare a BE SQUARE!"
Che culo!! Gli unici in Italia ad avere una divisa così brutta!!
Ringrazio a nome mio e di tanti miei amici torinesi l'artista Riello, immortalato in questa foto nello splendore della sua creazione artistica.
E guardate sul suo sito come ha vestito i poveracci del Museo KUNSTHALLE di Vienna!
p.s. qualcuno che oltre a me lo critica c'è, e menomale...
Per ricordare
(nel video: Radunati nell'atrio di una scuola di Tokyo questi scolaretti si preparano per il piano di evacuazione con tanto di cappelli di protezione dopo il violento terremoto che ha scosso il Giappone)
Terremoto e tsunami in Giappone due giorni fa...Dighe crollate, migliaia di morti...
E ora due reattori nucleari a rischio...
TUTTI I VIDEO
11.3.11
Italiæ. 150 eventi in piazza
Nella settimana del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
prosegue il Grand Tour del progetto di rete nazionale Italiae. 150 eventi in Piazza per ri-disegnare l'Italia
domenica 13 marzo
Italiae a Firenze, Palazzo Vecchio, in collaborazione con il Museo dei Ragazzi Palazzo Vecchio Firenze
Nel Salone dei Cinquecento, cuore di Palazzo Vecchio, il palazzo dei padri della città di Firenze, con una festosa attività prende forma un’Italia ri-disegnata, ri-costruita attraverso le parole di Fratelli d’Italia. Un omaggio agli ideali di chi ha lottato per la nazione italiana e un omaggio alla lingua italiana, uno dei più importanti contributi che Firenze ha dato all’unità del paese.
martedì 15 marzo mattina
Italiae a Rivoli in collaborazione con Città di Rivoli
un grande evento collettivo animerà tutto il centro cittadino, a partire dal Castello di Rivoli attraverso Via Piol per arrivare fino a Piazza Mafalda di Savoia.
Presenti tutte le scuole rivolesi, con oltre 2.500 bambini e ragazzi che riunificheranno l'Italia a partire dalle singole regioni.
L’atmosfera di festa sarà sottolineata dall’accompagnamento musicale e dal lancio di migliaia di palloncini tricolore: un altro modo per festeggiare l'Anniversario dell'Unità d'Italia.
mercoledì 16 marzo mattina
Italiae a Sant'Antonino di Susa (TO), Piazza della Pace
Bambini e ragazzi delle scuole cittadine realizzano un'Italia in tessuti diversi metafora del variegato tessuto sociale delle grandi e piccole città contemporanee.
mercoledì 16 marzo Notte Tricolore
serata speciale a Palazzo Lascaris, Torino, sede del Consiglio Regionale del Piemonte: famiglie, giovani e adulti parteciperanno alla realizzazione delle due Italiæ intrecciate nei colori del gonfalone regionale e della bandiera della Regione Piemonte.
domenica 20 marzo
Incontri-riscontri del tour Italiæ, OGR Officine Grandi Riparazioni, Torino
I protagonisti del progetto che hanno condiviso o condivideranno con noi l’avventura di Italiæ, si incontrano alle OGR per un momento di confronto aperto in cui è richiesto a ciascuno di portare la testimonianza della propria esperienza come contributo da condividere con gli altri.
da martedì 22 marzo fino a sabato 16 aprile mostra delle Italiae a Palazzo Lascaris a Torino.
Ulteriori informazioni sul sito www.castellodirivoli.org/dipartimentoeducazione oppure tel. 011/9565213.
Alunni per maestre "tecnologiche"
Ieri un mio allievo mi ha fatto una sorpresa: a casa ha costruito apposta per me "un costume da mp3" con i suoi brani preferiti e si è presentato così in classe!
Chiedo scusa qui pubblicamente alle mamme che so stressate dai figli per le mie performances tecnologiche, sono pronta a pagare dazio con corsi di aggiornamento! (meglio se on line...!)
L'Italia? La facciamo noi!
Ecco la presentazione dei lavori fatti insieme ai docenti del Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contempranea per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Qui troverete le foto delle classi della scuola DON MILANI:
1a A - 1a B - 2a A - 2a B - 3a B - 4a A - 4a B - 5a A - 5a B
e dei bambini di 5 anni delle scuole dell'infanzia MAMMA PAJETTA e SALVO D'ACQUISTO
Un grande grazie a tutte le insegnanti del Castello di Rivoli - Museo d'arte Contemporanea, che hanno davvero fatto un SUPER LAVORO!
Martedì 15 marzo, pioggia permettendo, più di 2.000 studenti delle scuole di Rivoli si ritroveranno in mattinata nel piazzale del Castello per una bellissima festa, e percorreranno poi a piedi le vie del centro storico.
8.3.11
BRICKS
E' nata una nuova rivista on line: Bricks, mattoncini.
Mi piace parlarne perchè ne condivido lo spirito:
"Questa rivista, ed il sito che le corrisponde, intendono offrire alle scuole e ai singoli insegnanti un ambiente in cui condividere mattoncini di conoscenza e di esperienza. Una rivista e un sito, per costruire insieme la scuola del futuro: una scuola che sappia sviluppare le competenze necessarie per contrastare il declino del nostro paese e rilanciarlo nella competizione di un mondo globalizzato, che riesca a dare ai giovani fiducia nel futuro e nelle proprie possibilità, che aiuti a fornire pari opportunità alle ragazze e ai ragazzi, a chi è italiano da generazioni come a chi è nato in Italia da genitori stranieri e a chi vi è appena giunto; una scuola che sappia valorizzare il patrimonio di competenze e di impegno di tanta parte del corpo docente; una scuola, infine, che sappia coniugare quel patrimonio di esperienza pedagogica accumulata con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo che i processi di insegnamento e di apprendimento avvengano nel nuovo ambiente digitale, così pervasivo e così abituale per i giovani....
....
Lanciamoli, simbolicamente, questi mattoncini – come gesto d’amore nei confronti della scuola – contro tutto ciò che la svilisce e la mortifica, contro la logica dei tagli all’istruzione e alla ricerca come contro quella del quieto vivere e della rassegnazione."
Il gruppo INSEGNANTi su Fb cresce, ora siamo 650, tanti mattoncini di una scuola che non rinuncia a costruire.
6.3.11
Piero Calamandrei, 11 febbraio 1950
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."
Piero Calamandrei
(Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950)
5.3.11
La scuola noiosa: un modello da abbattere
Un altro interessante articolo che segnalo a chi ha a cuore la scuola.
"La scuola noiosa: un modello da abbattere"
4.3.11
Una interessante classificazione dei digitali...
Un interessante post di Pier Cesare Rivoltella "Da Marc Prensky... a Marc Prensky".
Una riflessione che mi trova d'accordo.
Mi piace molto la classificazione dei saggi, smanettoni e stupidi digitali, così come mi piace l'ultima frase che riporto qui sotto:
"Infine, proprio prendendo spunto da quest'ultimo cenno, mi pare che la competenza digitale (la saggezza digitale) costituisca oggi un problema importante non solo dell'educazione ai media digitali, ma dell'educazione alla cittadinanza tout court."
Ti racconto una fiaba
Ho ricevuta una mail da Manuel, responsabile del sito TI RACCONTO UNA FIABA.
L'ho segnalato anche nel knol dedicato alla fiaba e alla favola.
Interessante la sezione dedicata alla fiabe in 140 parole, e la possibilità per chiunque di inviare una fiaba.
Non picchiate gli insegnanti
2.3.11
Eureka!
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