3.10.09

Iniziamo da noi, loro ci seguiranno


"Ecco perché gli italiani non amano lo Stato" , articolo di Giordano Bruno Guerri su Il Giornale è da leggere, perchè interessante e perchè offre ottimi spunti di riflessione: da dove nasce il disamore per lo Stato, per il bene comune?

Lettetelo e poi tornate qui.

Condivido tutto il ragionamento ma secondo me il problema nasce quando gli adulti cercano di "tamponare" il disamore dei bambini e dei ragazzi per il bene comune (la pagliuzza nell'occhio dell'altro...) con progetti e iniziative: l'ultima, di cui Guerri parla con toni troppo entusiastici in questo articolo è legata alla donazione alle scuole da parte di una ONLUS di migliaia di banchi con tanto di targhetta su cui sarà inciso il nome dello studente che così ne sarà responsabile fino alla fine...

Ecco che pongo qui una mia prima osservazione banale e terra terra, esclusivamente organizzativa:

il progetto prevede che il banco rimanga al bambino per l'intero ciclo?
Visto che il bambino "purtroppo" cresce avrà bisogno di un altro banco con targhetta col suo nome...e questo più o meno per cinque anni (magari se non cresce troppo per due anni potrà tenere lo stesso...).
Ci penserà la ONLUS a spostare le targhette? Mmmmmmmmmmm
Lo so, a caval donato non si dovrebbe guardare in bocca, ma sono stanca di vedere soldi sprecati in progetti che si perdono in nuvole di fumo, buoni per un po' di pubblicità momentanea e basta.
I progetti, come i bambini, bisogna seguirli con amore ed impegno, anche quando si spengono i riflettori.

Non dico affatto che l'idea non sia bella, come è bella l'idea di adottare un albero, un monumento, qualcosa che insomma vada oltre il nostro tinello.
Ma bisogna essere seri, garantire la durata del progetto, monitorare l'iniziativa negli anni e soprattutto ricordarsi che:

I bambini ci guardano, ci spiano, ci ascoltano, ci giudicano ed imparano non dai nostri progetti ma dal nostro esempio, da come differenziamo l'immondizia, da come raccogliamo la cacca del cagnolino, da come guidiamo (cellulare, cinture, insulti), da cosa guardiamo in televisione e da cosa leggiamo, dai discorsi "per soli adulti" che filtrano dalla cameretta.

Adottiamolo noi "grandi" un banco, curiamo noi un pezzo di giardino comunale, una panchina, un bidone...E impariamo a seguire con attenzione i nostri governanti, locali e non, per ricordare le loro responsabilità.

Il resto verrà di conseguenza.

Lo so lo so, sono troppo polemica ultimamente, vorrei smettere ma...
Le scuole cadono a pezzi, gli insegnanti passano decine e decine di ore all'anno a compilare complicati documenti in cui bisogna segnalare ogni minimo pericolo, i Comuni sono seppelliti da richieste di interventi che non riescono a fare, le segreterie reinviano decine di volte le stesse richieste di intervento...
Poi crolla un tetto, si apre una voragine, e allora si vuole dare alle scuole il nome degli studenti morti o si mettono le targhe ricordo.

Forse hanno ragione quelli della Onlus, forse per gli adulti non c'è più niente da fare, riescono a dormire sonni tranquilli annacquando il cemento con cui costruiscono scuole e ospedali e affondano navi radioattive sotto il loro materassino. Forse si riuscirà ad illudere per un po' i piccoletti, con qualche lezioncina di educazione civica e i banchi nuovi di zecca con l'etichetta, che tutti si stiano impegnando per il loro futuro .
In fondo anche Bruno Guerri dichiara che si tratta di un tentativo per porre un freno, o addirittura un inizio di rimedio allo sfascio.

p.s. per curiosità, l'ONLUS si chiama "IoSiamo" (nome bellissimo).
Ho cercato su Internet: è nata oggi! Renata Polverini, la presidentessa, è una sindacalista italiana, attuale segretario generale dell'Unione Generale del Lavoro (UGL).

Io ci capisco poco, sarà interessante seguire l'iniziativa.

Todi
Venerdì 2 Ottobre 2009 - Sabato 3 Ottobre 2009
ONLUS

Conferenza stampa.
Nasce IoSiamo Onlus, associazione presieduta da Renata Polverini, che sarà presentata a Todi il 2 e 3 ottobre.
Parteciperanno anche il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano e la testimonial dell'evento, Maria Grazia Cucinotta.
IoSiamo
si propone di contribuire ad analizzare problematiche sociali, politiche ed economiche e soprattutto tentare di fornire, attraverso, il confronto e il dibattito, strumenti e soluzioni. Il web, la comunicazione tra nuove e vecchie generazioni, il rapporto tra cittadini e Stato sono alcuni dei temi che saranno sviluppati nel corso di questa prima iniziativa promossa da IoSiamo.
Sede: presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale (piazza del Popolo) - Ore 12,00 - Todi.

1 commento:

  1. Condivido tutto quello che hai scritto, i bambini ci guardano e noi dobbiamo prima di tutto essere...e poi parlare, proporre...
    Troppo facile altrimenti subissarli di progetti, iniziative, attività, tutte di facciata...magari sostenute dalla dirigenza, per richiamare l'attenzione del momento e poi?...chi se ne importa della ricaduta????
    Buon lavoro cara!!!
    france

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