27.11.08

Tornano gli gnomi natalizi


E ne ho approfittato per fare un balletto con i miei nipotini!

Eccoci qui in versione classica:
Send your own ElfYourself eCards

E qui:(anche se l'immagine iniziale è la stessa il filmato cambia!)

Send your own ElfYourself eCards


E ancora qui:
Send your own ElfYourself eCards

Volete provarci anche voi?
L'indirizzo è http://elfyourself.jibjab.com/.

Quest'anno potete scegliere tra tre tipi diversi di danza.

25.11.08

Lettera dai ragazzi del Darwin di Rivoli

Tratta da La Stampa

QUANTO VALE UNA VITA?

Cari lettori, questa lettera è indirizzata a tutti voi, indistintamente. Non importa se abbiate figli o meno, se essi vadano in una scuola pubblica o in una privata, non importa nemmeno quale ideologia politica abbiate. Non c’è divisione che tenga, di fronte a certe cose. Ci si può solamente ritrovare, uniti, nel dolore e nello sgomento.

Onorevole Ministro, questa lettera è indirizzata anche a lei, perché, che si critichi o meno la sua riforma, è lei che ha il potere - ma soprattutto il dovere - di far sì che le cose cambino in questo Paese, che tragedie come questa non possano più accadere.

Cari genitori e parenti di Vito, questa lettera è anche - e soprattutto - per voi, per farci sentire vicini nell’ingiusto destino che ha visto il vostro amato Vito vittima incolpevole. Perché sarebbe potuto esserci chiunque di noi, al suo posto, sotto le macerie di quel maledetto controsoffitto. Sappiamo quanto sia difficile evitare la retorica di fronte a disgrazie come questa, perché di fronte ad avvenimenti così terribili, la mente non riesce ad essere lucida, e allora si aggrappa alle fragili certezze delle frasi fatte. Proveremo ad evitarle ma, nel caso non ci riuscissimo, sappiate perdonarcelo.

Non è mai giusto che un ragazzo muoia.
Non è giusto che muoia mentre è a scuola.
In un attimo, proprio in quella scuola dove ci si crede protetti, capita il più orrendo dei tradimenti. In un’aula, dove magari molti di noi hanno trascorso uno dei loro anni di liceo, un controsoffitto cade, a causa di un tubo di cui nessuno ricordava più l’esistenza, lasciato lì perché sarebbe costato troppo rimuoverlo. E allora crolla tutto: il senso di protezione che l’edificio ci dava, la già scarsa fiducia dell’interessamento delle istituzioni, la speranza e l’entusiasmo che ci caratterizzano. Tutti i ricordi, belli e brutti, vengono spazzati via da questa tragedia, che rimarrà sempre nelle nostre menti, come ricordo indelebile degli anni passati in questa scuola.

Come si può pretendere di garantire il diritto allo studio, quando non si riesce nemmeno a garantire la sicurezza di entrare in una scuola e di uscirne vivi? Si è incolpato prima il vento, poi una terribile fatalità, ma alcune domande sorgono lo stesso spontanee. Possibile che in una scuola esista una controsoffittatura di cui - secondo le parole di alcuni - pochi sarebbero a conoscenza, una controsoffittatura che non permette di vedere cosa nasconde?

Com'è possibile fare dei controlli seri per la sicurezza se non si è in grado di verificare lo stato dei fili di acciaio, dei tubi che scorrono sotto i mattoni? Se fosse stato possibile, forse ci si sarebbe accorti di cavi che non sono riusciti a reggere nemmeno una porta sbattuta dal vento, per quanto violento fosse.

No, il problema è un altro. La causa è un'altra. Il sistema dei finanziamenti per la sicurezza, che guarda più alla forma che al contenuto. Tutti noi sappiamo che le aule hanno i neon senza copertura, che l'impianto elettrico a volte fa quello che gli pare, che in alcune stanze ci sono crepe nei muri.

Il problema è che la scuola, per gli interventi più importanti, anche avesse i soldi, non potrebbe fare niente, in quanto è la Provincia che deve operare sui suoi edifici. Così, le scuole si devono limitare al pro-forma, a dare l'apparenza della sicurezza, mettendo cartelli di avviso pericolo pavimento scivoloso, o le strisce gialle e nere per segnalare l'apertura di porte e finestre.

Le migliaia di euro spese per rifare la facciata sono un altro, triste segnale di questa tendenza. Certo, a chi non fa piacere una scuola con una bella facciata? Fa sempre un bell’effetto ed è sicuramente piacevole da vedere, ma se si dà la precedenza all’esteriorità piuttosto che alla sicurezza, allora non ci stiamo. Bisogna facilitare le procedure per intervenire sulla sicurezza nelle scuole, permettendo anche il diretto intervento dell’istituto che, essendo chiamato in causa in prima persona, conosce meglio i problemi da risolvere.

Così che i - piccoli - finanziamenti che l'istituto riceve possano essere messi da parte per opere importanti, e non spesi ogni anno in lavori minori, che sono gli unici per cui non deve passare attraverso la Provincia. Finché le cose rimarranno così, i Presidi avranno le mani legate, e non potranno far altro che vedere la loro scuola consumarsi lentamente.

Ministro, ora ci rivolgiamo direttamente a lei. Lei ha detto di aver stanziato finanziamenti per mettere in sicurezza le cento scuole più a rischio d’Italia, con particolare attenzione alle zone sismiche. La domanda che ci viene subito in mente è: la nostra scuola sarebbe rientrata in quelle cento?
Non è messa poi così male in confronto ad altre: non sorge in una zona sismica, né in una zona a pericolo alluvioni, essendo su una collina. Eppure da noi gli studenti muoiono, rimangono feriti gravemente. Allora, se una scuola così, all’apparenza normale, diventa scenario di una tragedia che fa venire i brividi a noi, che eravamo presenti, pensando a cosa ci sarebbe potuto accadere, forse bisognerebbe finanziare maggiormente la sicurezza nelle scuole.

Se uno Stato non riesce a garantire il diritto di vivere ai propri cittadini, allora non ha senso che garantisca gli altri diritti. Noi non possiamo far altro che lanciare questo appello, impotenti come ci sentiamo di fronte a questa tragedia, e stringerci in un abbraccio alla famiglia di Vito e a tutti i ragazzi come noi, rimasti vittime del crollo, in particolare ad Andrea, che lotta per tornare alla vita di tutti i giorni.
Tenete duro.

24.11.08

Vi servono...Suoni?


Vi servono suoni per attività didattiche?
Non perdetevi questo sito!
http://www.soundsnap.com/
Migliaia di suoni scaricabili gratuitamente, in mp3 e in wav, da inserire in audiolibri, ipertesti e...Dove volete voi!

Un computer nello zainetto.

Il progetto "Un PC per ogni studente" intende proseguire il prossimo anno scolastico aumentando il numero di scuole (del Piemonte) coinvolte.

Le scuole interessate alla sperimentazione possono compilare un questionario on line per segnalare la loro candidatura per partecipare all'eventuale edizione 2009-2010.

Si accettano anche idee e proposte progettuali propedeutiche all'introduzione dei PC nelle classi.

Anche le scuole interessate ad utilizzare la Whitelist per la navigazione protetta possono segnalare il loro interesse a questo tipo di soluzione tecnica compilando un apposito sondaggio.

22.11.08

Morire a scuola



Questa mattina è crollato il soffitto in un'aula del Liceo Darwin di Rivoli, cittadina in cui lavoro.
Un ragazzo è morto, uno rischia la paralisi totale, altri sono feriti.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_819571830.html

Adesso tutti a dire che è una tragedia, che non si poteva immaginare, che...Che cosa?
Da anni mi chiedo perchè tutti vogliono case perfette, lucide dentro belle fuori, e poi se i figli vanno a scuola per 8 ore in tuguri pazienza. Nessuno che urli, che batta i piedi, che gridi allo scandalo e all'ingiustizia fin quando non ci sono i morti.

E quando ci sono i morti si parla di fatalità.
Parlare di fatalità è una bestemmia.
Lo dice anche Storace? Bene, vuol dire che la rabbia ed il dolore non hanno colore nè partito.

Un popolo che risparmia sulla pelle dei propri figli non è degno di essere chiamato popolo.

In questo caso specifico sarà stata anche una fatalità, ma chi lavora nella scuola percepisce e segnala a volte inutilmente per anni situazioni di rischio. I tempi di attesa per un intervento spesso sono inaccettabili, e a volte è davvero troppo tardi.
Troppo tardi.


Circa 10.000 edifici scolastici italiani (il 24% del totale) necessitano di interventi di manutenzione urgenti. Il 42% degli edifici è privo del certificato di agibilità statica. In Piemonte - dove oggi è crollato il soffitto di una scuola di Rivoli (Torino) - ben il 62% non ha l'agibilità statica. I dati emergono dal rapporto 'Ecosistema scuola 2008' di Legambiente, che ha indagato sulla qualità dei 42.000 edifici scolastici presenti su tutto il territorio nazionale, in cui vivono ben 9 milioni di cittadini. Alto, segnala Legambiente, è il numero di scuole (il 52,82%) costruite prima del 1974, anno in cui entrò in vigore la legge che prevedeva prescrizioni per le costruzioni in zone sismiche. Ed il 75% si trova in zona ad alto rischio sismico. Mentre il 48% è privo di certificato prevenzione incendi. Meno della metà degli edifici scolastici ha goduto di interventi di cura negli ultimi cinque anni.

Ecco, regione per regione, la quota di edifici che possiedono il certificato di agibilità scolastica.

REGIONI EDIFICI CON CERTIFICATO DI AGIBILITA' STATICA
----------------------------------------------------------------
Abruzzo 8,51%
Basilicata 100%
Calabria 35,34%
Campania 100%
Emilia Romagna 87,97%
Friuli Venezia Giulia 67,95%
Lazio 47,98%
Liguria 74,03%
Lombardia 31,38%
Marche 41,86%
Molise 100%
Piemonte 38,38%
Puglia 12,73%
Sardegna 100%
Sicilia 25,32%
Toscana 90,15%
Trentino Alto Adige 98,31%
Umbria 70,45%
Valle d'Aosta 100%
Veneto 65,09%

E tra tre giorni, forse il giorno del funerale, ci sarà la giornata nazionale della sicurezza nelle scuole.

19.11.08

Nuovo Piano Programmatico

MA LA SINISTRA CI E' O CI FA??
Leggete l'articolo (da La Tecnica della scuola), leggete MOOOOLTO BENE le ultime due frasi e poi rispondetemi!

http://www.latecnicadellascuola.it/index.php?id=24408&action=view

17.11.08

Quando lottare per il diritto allo studio non è solo una frase facile


Kandahar, vanno a scuola e i talebani gli sfregiano il volto
(da La tecnica della scuola)
di Luigi Mariano Guzzo

A Kandahar, in Afghanistan, quindici studentesse lo scorso 12 novembre sono state aggredite mentre si recavano a scuola. Shamsia, dal lettino dell’ospedale, dice di voler continuare a studiare per il suo Paese.
Ci sono luoghi in cui anche studiare, per le donne, è pericoloso.
Uno di questi è l’Afganistan dove i talebani, nella loro dittatura dal 1996 al 2001, avevano proibito per legge l’educazione alle ragazze.
E’ per questo che dopo la caduta del regime gli integralisti hanno iniziato a fare tutta una serie di attacchi ad insegnanti ed alunni. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello dello scorso 12 novembre quando a Kandahar quindi giovani liceali afghane sono state aggredite da alcuni uomini in moto che hanno spruzzato dell’acido, pare tolto da batterie di automobili, sui loro volti.
L’attentato è avvenuto proprio mentre le studentesse, in divisa scolastica con pantaloni e soprabito nero, camicetta bianca e velo, si stavano recando a scuola.
Il gesto appare come un chiaro segnale intimidatorio dei talebani per tutte le giovani afghane che decidono di costruirsi un futuro migliore sui libri.
Una delle più giovani studentesse vittime dell’aggressione è Shamsia, di 17 anni, colpita insieme alla sorella Latefa.
Shamsia, non solo sfregiata al volto ma pure danneggiata ad un occhio, è ancora in gravi condizioni all’ospedale di Kandahar ma non vuole rinunciare ai suoi sogni.
Il suo coraggio è straordinario e dal lettino dell’ospedale grida al mondo: “Continuerò ad andare a scuola anche se proveranno ad uccidermi. Sto studiando per costruire il mio Paese”.

14.11.08

10!



E’ uscito 10, il nuovo live del Sunshine Gospel Choir registrato al Teatro Nuovo di Torino il 29 aprile 2008 che celebra i dieci anni di attività artistica del choir fondato nel 1998 da Alex Negro in collaborazione con Claudio Fabro.

Alla formazione tradizionale dell’ensemble torinese, sessanta coristi diretti da Alex Negro coadiuvato dalla voce solista di Beppe Nicolosi e da una band costituita da Enzo Degioia al piano, Michele Bornengo al basso, Roby Seccamani alla chitarra e Mario Bracco alla batteria, si sono affiancati diversi artisti internazionali.

Dagli Stati Uniti la voce soprano di April Adkins, dalla Giamaica le percussioni di Emanuel Miller, dall’Africa i suoni e i colori della Saint Rocky African Community, dall’Albania il violino di Luvienne.

Hanno offerto inoltre il proprio contributo molti artisti made in Turin: Silvano Borgatta (organo hammond), Michele Lazzarini e Piero Vallero (sax), Sergio Bongiovanni (tromba) e gli A.T.P.C. che ripropongono con il Sunshine, DJ Double S. e Stefania Garione una nuova e coinvolgente versione rap di “Stand by me”.

10 è disponibile nelle versioni audio (doppio cd) e DVD. Può essere acquistato ai concerti del Sunshine Gospel Choir o richiesto in contrassegno a info@sunshinegospel.com e alla infoline sunshine 333 4502704

Torino, 10 novembre 2008


Associazione Culturale Sunshine

Ufficio Stampa

IL TOPO INTELLIGENTE


Dalle scuole nascono cose bellissime, questa è una che merita di essere segnalata per due motivi:
i ragazzi dell'ITIS Primo Levi di Torino hanno hanno progettato, costruito e collaudato i mouse “Clicap” e “Clapush”, che consentono l’uso del computer a persone affette da disabilità gravi.
Tanti articoli, tanti complimenti anche da Presidente della Repubblica, ma nessuno che si sia fatto avanti per produrli!

Spargete la voce, fate girare: ne vale la pena!
http://www.itisprimolevi.it/Attivita_Culturali_Clicap_3.htm

13.11.08

Insegnare informatica senza computer

Davvero interessante questo lavoro:
http://csunplugged.com/index.php/it

Come scritto sul sito si tratta di "una collezione di attività progettate per insegnare i concetti fondamentali dell'informatica senza utilizzare alcun computer. Tutte le attività sono indipendenti da ogni hardware o software, quindi possono essere usate ovunque, in classe o in giardino e le idee contenute non diventano obsolete e non passano di moda."

QUI LA TRADUZIONE IN ITALIANO DA SCARICARE

11.11.08

Gran concerto




Bellissimo concerto ieri sera all'Alfieri: abbiamo cantato con l'orchestra giovanile del Piemonte per l'Anffas.Cliccate sulle foto per vederle nelle dimensioni originali.

7.11.08

Vado a Genova

Se passate da quelle parti...Venite!

p.s. Mi chiamano professoressa...ma son solo maestra, per ora in coppia, da un altr'anno forse unica...

Metti un PC nello zainetto - ABCD Genova
Il 13 novembre alle ore 11, presso lo stand del MIUR all’ABCD di Genova, ci sarà un primo momento di confronto pubblico sul tema dell’introduzione di PC ultraportatili nelle scuole primarie. Forse per la prima volta la scuola italiana si ritrova a sperimentare in anteprima mondiale i possibili scenari della scuola del futuro e lo fa con tre classi di scuola primaria Piemontese. Ogni studente di queste classi ha ricevuto gratuitamente un notebook JumPC che sta utilizzando con continuità sia a casa che a scuola al pari di un quaderno.


Istituzioni scolastiche coinvolte:

PIEMONTE

· ITIS “Majorana” di Grugliasco (scuola ENIS)

o Dirigente Scolastico: Ing. Francesco La Rosa

o Referenti progetto: Prof. Dario Zucchini e Mariano Turigliatto

· Primo Circolo di Rivoli (Torino) – Istituto “Don Milani”

o Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonietta Di Martino

o Referente progetto: Prof.ssa Paola Limone

· Direzione Didattica “Alfredo D’Andrade” di Pavone Canavese – Istituto di Borgofranco

o Dirigente Scolastico: Dott. Reginaldo Palermo

o Referente progetto: Prof. Mirko Pellerei



EMILIA-ROMAGNA

· IC “Bassi” di Castel Bolognese (RA)

o Dirigente Scolastico: Dott.ssa Vanna Monducci



Moderatore: Eleonora Pantò - Dschola

Ente promotore: MIUR – Direzione Generale per gli Studi, la Programmazione e per i Sistemi Informativi – Ufficio V

Progetto: http://share.dschola.it/olpc

Blog: http://www.lastampa.it/unpcperognistudente

Rassegna stampa: http://share.dschola.it/olpc/Lists/Rassegna%20Stampa/

Il parere degli studenti: http://www.apogeonline.com/webzine/2008/11/03/19/200811031901

5.11.08

Una ventata di ottimismo



http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_792790460.html

Questo blog in fondo sa anche un po' di diario...E su un diario non si può non appuntare una notizia come questa.
Il cuore è un po' più leggero, anche il vostro?


Belle foto

3.11.08

Se è vero mi arrabbio

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2664440293

Roma, 3 nov. (Adnkronos) - L'assenteismo nella scuola e' sceso del 44,7%. ''Cio' vuol dire piu' personale presente e meno supplenti. I cittadini saranno soddisfatti di questo dato''. Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, a margine di una conferenza stampa fornisce i dati sulle assenze di insegnanti e dipendenti delle scuole e sottolinea che il tasso di assenteismo ha registrato una ''caduta verticale''.

E' vero? Allora è vero che siamo tutti cazziati e mazziati per colpa di una gran parte di furbetti fannulloni.
Bè, se è vero mi arrabbio, mi arrabbio molto, mi arrabbio tantissimo!

Piacere, siamo i nativi digitali


Grazie a Eleonora Pantò per il bell'articolo scritto dopo un simpatico incontro con i miei allievi!
Non si è trattato di un'intervista ma di una chiacchierata, e i bambini hanno partecipato e risposto con interesse alle curiosità di Eleonora.

2.11.08

"Rubato" dal sito di Francesca

Il gran finale

Leggete attentamente il finale di questo comunicato sul sito del Pdl.
Illuminante.

http://www.forzaitalia.it/notizie/arc_14096.htm

Per meglio ricordarmelo lo riporto qui sotto:

"L’obiezione che lo scopo del decreto sia "uccidere la scuola", "togliere il tempo pieno" o "licenziare i maestri" è assai povera. In realtà le famiglie potranno scegliere liberamente se lasciare i figli a scuola 24 o 27 o anche 40 ore alla settimana. Perché opporsi alla libertà di scelta?

E’ davvero necessario che tutti siano obbligati per legge ad inviare i figli a farsi indottrinare anche di pomeriggio, anche quando le scuole sono dominate da ideologie "progressiste" che nei fatti fanno progredire solo l’ignoranza? "

1.11.08

Vorrei averlo scritto io

Quando ho letto questo breve articolo di Gramellini (da La Stampa) questa mattina mi ci sono specchiata in pieno (bè, il dimezzamento degli insegnanti per me è eccessivo).
Avrei potuto scriverlo io, menomale che lo ha scritto lui che è più bravo.

In cerca d'autore

Mi sento come certi studenti che ho incontrato in questi giorni: non rappresentato dalla politica. Invidio i dichiaratori assertivi, modello Capezzone o Sabina Guzzanti: sembrano sempre così convinti di indossare le ragioni del bene, contrapposte a quelle del male. Io sono pieno di dubbi, accidenti. Ammiro chi aderisce in toto a uno schieramento o a un’ideologia, condividendone i valori e gli interessi, e giustificandone i vizi con la motivazione tifosa che gli altri fanno peggio.

Io non ci riesco. Sono infastidito dalla volgarità del centrodestra, però mi dà ai nervi la supponenza del centrosinistra. Penso che bisognerebbe dimezzare il numero degli insegnanti e raddoppiare invece i loro stipendi. Ritengo il lavoro precario una forma di schiavitù, ma non appoggio un sindacato che in nome della giustizia sociale finisce per proteggere ingiustamente i furbi e gli scansafatiche. Mi piace il benessere, ma non chi lo ostenta. Ho una sola certezza, che la ripresa economica arriverà dalle energie alternative, ma mi sta sullo stomaco il millenarismo iettatorio di certi ambientalisti. Non sopporto l’ipocrisia della Palin, mentre mi fa tenerezza quel dispari di McCain. Diffido del mito di Obama, ma resto affascinato dalla sua giovinezza fisica e mentale. Sono felice che esista Saviano, ma i libri sulla realtà mi angosciano e per capire davvero come funziona il mondo preferisco rifugiarmi nel linguaggio simbolico della fantasia. Ogni tanto mi viene voglia di fondare un partito, ma so già che non mi ci iscriverei.