4.2.14

Il social per non socializzare


Navigando scopro per caso l'annuncio del Miur :

Il Ministero dell’Istruzione, consapevole della trasformazione in atto compiuta da queste nuove risorse tecnologiche, e dal processo rinnovatore nella didattica educativa e nella formazione segnato dall’interazione fra tecnologia mobile e concetto di rete ha pensato insieme ai ragazzi e realizzato con loro: www.webimparoweb.eu e www.ilsocial.eu
Entrambi social tematici, il primo per i ragazzi under 13 e il secondo per gli over 14, espressione di una piazza virtuale dove poter comunicare e socializzare le proprie esperienze, le proprie emozioni nel rispetto delle regole sulla sicurezza informatica, della netiquette e delle norme sulla privacy.
Ora tocca a te!!!
Basta cliccare su uno dei due pulsanti per entrare nel social a te più vicino per età.
e... BUONA SOCIALIZZAZIONE

Non credo sia indispensabile per i ragazzini sotto i 13 anni avere un socialnetwork ma l'esistenza di spazi appositamente creati per questa fascia d'età possono aiutare i docenti nell'educazione all'uso del web: il concetto di privacy, l'educazione nella rete, diritti e doveri, vantaggi e pericoli.
 Curiosa e contenta dell'iniziativa del ministero entro nello spazio Under 13...
......E' tra le cose più brutte e tristi che abbia visto ultimamente...Da un social progettato dal Miur mi aspettavo di più!!...O no...

Davvero il Miur, come scrive, "ha pensato e realizzato con i ragazzi questo spazio"?? Di che ragazzi stiamo parlando?

Per partecipare al social bisogna inviare i messaggi via email (...) non è possibile commentare, non è possibile inserire nessun tipo di foto (si fa riferimento ai principi della carta di Treviso sulla comunicazione)...Ben venga la sicurezza ma perchè non poter pubblicare la foto di un fiore, di un gatto, di un esperimento scientifico, di un cartellone??


Allora chiariamoci: se come dice il sottotitolo, i minori di 13 anni "non possono fare social" non lo si faccia. Per progettare e creare (chissà con che costi, non ci voglio pensare...) una cosa così triste e ferragginosa lasciateci socializzare in classe, nell'intervallo, tra di noi, con le nostre merendine.

Se invece è possibile fare social il Miur avrebbe dovuto progettare qualcosa di sicuro e intelligente, accattivante e stimolante, magari prima degnandosi di contattare qualche insegnante e qualche giovane e intelligente sviluppatore per avere un'idea di cosa piace ai ragazzini e di cosa potrebbe essere strategicamente e didatticamente interessante per i docenti.

Sarebbe stato bello leggere, magari qui a fondo pagina, che erano graditi giudizi e consigli...
Nessuno li ha voluti, temo che nessuno utilizzerà questo social...

Spero di essere contattata e smentita qui o altrove, io e altri migliaia di insegnanti avremmo molto da suggerire, come sempre.

Io sarò polemica e malpensante, ma dopo lo scandalo delle "PILLOLE DEL SAPERE" dubitare è d'obbligo.



1 commento:

  1. Indipendentemente dalle pillole (scopertesi supposte), mi pare una stupida operazione per ingabbiare lo spirito social. Il social networking, specie per i giovani, è uno spirito libero, al limite, ribelle. Ed ingabbiarlo in uno spazio istituzionale mi pare un'operazione destinata al fallimento. Se, poi, è fatto anche male ..... alleluja

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