Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
14.1.14
I segni che restano
Un' insegnante di New York per spiegare alla sua classe il significato del bullismo dette ai suoi alunni il seguente esercizio.
Disse ai bambini di prendere un pezzo di carta e di stropicciarlo, sporcarlo e calpestarlo, il più possibile senza però strapparlo. Poi di aprirlo e lisciare il più possibile il foglio e osservare attentamente i segni rimasti.
A questo punto disse loro di scusarsi per quello che avevano fatto. Nonostante le loro ripetute scuse i bambini si accorsero che quei segni non sarebbero mai spariti dal foglio.
Per quanto loro ci provassero duramente, il problema non aveva soluzione.
"Questo è ciò che succede quando un bambino è prepotente con un altro bambino; si può chiedere scusa, ma le cicatrici rimangono sempre." disse l'insegnante.
Gli sguardi sui volti dei bambini della classe le fecero capire che il messaggio era arrivato a destinazione.
traduzione da un pezzo trovato in inglese in rete (grazie a Maurizio Zambarda)
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