5.6.13

La strategia della pallina



Mi chiamo Lapo e riporto palline
questo so fare bene

sono nato così e
tutto resto non lo conosco

Allora per vivere riporto palline e se il mio padrone me le rilancia continuamente  io le riporto ancora e ancora  perché questa  è la mia natura

e di palline me ne hai lanciate tante

per 3700 giorni

per 14800 passeggiate nel parco
e ho consumato 3200 scatole di cibo e circa 800 pastoni fatti in  casa
ho riempito di feci 7000 sacchetti di plastica
e ho corso  moltissimo semplicemente
perché volevo e sapevo riportare palline

sono cresciuto imparando a correre nei boschi
inseguendo la tua bicicletta, sulla tua moto e dentro uno zaino
e ho nuotato nella neve alta d'inverno
e in mezzo alle nuvole dei monti tra gli animali più strani


Se tu dormivi io dormivo, se tu camminavi  io ti seguivo, 
se ti fermavi io ti aspettavo
perché io sono stato tuo e tu sei stato mio senza ieri o domani
non tradendo  le tue attese,
perché un cane non sa cosa sia il tradimento
perché un cane è felice di ciò che possiede

quando il mondo è diventato  nero non è cambiato niente;
cercavo gesti più consueti e orari scanditi  dai rumori ma  la pallina sbatteva  forte a terra  e questo bastava per trovarla

poi sono morto
e la pallina si è fermata per sempre
il mio compito è finito
ho fatto tutto quello che era nella mia natura
e ti ho amato e sono stato amato perché ci ha fatto bene esistere insieme

tutto qui

Augusto

5 commenti:

  1. meravigliosa........

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  2. Lapo avrebbe certamente parlato così se avesse potuto.
    Grazie Augusto per il ricordo tenero e triste di un grande amico: PIA

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  3. È un vero peccato, che i cani abbiano una vita così breve..Quando li sai apprezzare, li ami per sempre.

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  4. Questa mattina non me l'aspettavo. era un po' che non entravo nel blog della mia amica Paola, troppi impegni tutti concentrati alla fine di un anno scolastico, ma quando l'ho visto scorrendo, mi ha preso l'angoscia, non si può non essere vicini ad un'"amica" che soffre, perchè si soffre, tanto. Scusami Paola, scusa il mio ritardo, ho amato subito il tuo Lapo, da quando l'ho visto con quel suo musetto nero, umido, quegli occhi intravisti tra i riccioli scuri, scusami Lapo

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    1. Grazie Letizia:-) Lapo sicuramente ti manda una leccatica, io un abbraccio

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