Mi chiamo Lapo e riporto palline
questo so fare bene
questo so fare bene
sono
nato così e
tutto
resto non lo conosco
Allora
per vivere riporto palline e se il mio padrone me le rilancia continuamente io le riporto ancora e ancora perché questa
è la mia natura
e
di palline me ne hai lanciate tante
per
3700 giorni
per
14800 passeggiate nel parco
e
ho consumato 3200 scatole di cibo e circa 800 pastoni fatti in casa
ho
riempito di feci 7000 sacchetti di plastica
e
ho corso moltissimo semplicemente
perché
volevo e sapevo riportare palline
sono
cresciuto imparando a correre nei boschi
inseguendo la tua bicicletta, sulla tua moto e dentro uno zaino
e ho nuotato nella neve alta d'inverno
e ho nuotato nella neve alta d'inverno
e
in mezzo alle nuvole dei monti tra gli animali più strani
Se
tu dormivi io dormivo, se tu camminavi
io ti seguivo,
se ti fermavi io ti aspettavo
se ti fermavi io ti aspettavo
perché
io sono stato tuo e tu sei stato mio senza ieri o domani
non
tradendo le tue attese,
perché
un cane non sa cosa sia il tradimento
perché
un cane è felice di ciò che possiede
quando
il mondo è diventato nero non è cambiato
niente;
cercavo
gesti più consueti e orari scanditi dai
rumori ma la pallina sbatteva forte a terra
e questo bastava per trovarla
poi
sono morto
e
la pallina si è fermata per sempre
il
mio compito è finito
ho
fatto tutto quello che era nella mia natura
e
ti ho amato e sono stato amato perché ci ha fatto bene esistere insieme
tutto
qui
Augusto
meravigliosa........
RispondiEliminaLapo avrebbe certamente parlato così se avesse potuto.
RispondiEliminaGrazie Augusto per il ricordo tenero e triste di un grande amico: PIA
È un vero peccato, che i cani abbiano una vita così breve..Quando li sai apprezzare, li ami per sempre.
RispondiEliminaQuesta mattina non me l'aspettavo. era un po' che non entravo nel blog della mia amica Paola, troppi impegni tutti concentrati alla fine di un anno scolastico, ma quando l'ho visto scorrendo, mi ha preso l'angoscia, non si può non essere vicini ad un'"amica" che soffre, perchè si soffre, tanto. Scusami Paola, scusa il mio ritardo, ho amato subito il tuo Lapo, da quando l'ho visto con quel suo musetto nero, umido, quegli occhi intravisti tra i riccioli scuri, scusami Lapo
RispondiEliminaGrazie Letizia:-) Lapo sicuramente ti manda una leccatica, io un abbraccio
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