Le residenze reali sono un complesso sistema di palazzi, “vigne”, ville, castelli, con le proprie aree di pertinenza, facenti capo all’originario impianto della corona di delitie (secondo la celebre definizione di Amedeo di Castellamonte del 1674) voluta dalla dinastia sabauda attorno a Torino.
Questa mattina siamo andati a visitare la Villa della Regina, sita sulla collina dietro alla chiesa della Gran Madre. Voluta dal principe cardinale Maurizio di Savoia, fu progettata nella prima metà del Seicento da Ascanio Vittozzi su modello delle ville romane. Villa della Regina fu dimora prediletta di due madame Reali: Anna di Orléans e Maria Antonia di Borbone-Parma.
Fu Anna di Orléans ad affidare i primi interventi di ristrutturazione a Filippo Juvarra e a Giovanni Pietro Baroni.
Come per altre Residenze, Villa della Regina doveva rispondere alle esigenze della villeggiatura reale: grandi sale, scaloni, scenografiche decorazioni e un giardino all'italiana, con magnifiche sculture, fontane e viali fioriti.
Donata nel 1868 all'Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani da Vittorio Emanuele II, Villa della Regina divenne sede della Sezione di lettere e arti per le allieve più dotate. Aule scolastiche furono ricavate in alcuni ambienti degli appartamenti aulici e del secondo piano mentre i giardini furono utilizzati per le attività sportive e di svago delle allieve.
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