Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
28.2.12
26.2.12
24.2.12
Vuoi il mio posto?
Qui è stata fatta dal Comune di Cantù.
Qualche ignorante continuerà a fregarsene, ma l'invito non può non attirare l'attenzione e un momento di riflessione.
Diritti in classe
"Diritti in Classe" è la nuova rivista digitale realizzata dall’unità Educazione di Save the Children per i docenti della scuola italiana. In ogni numero notizie, interviste, contributi di esperti e testimonianze di insegnanti per promuovere la riflessione sulla scuola e contribuire alla diffusione delle buone pratiche, nell'ottica della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Nella rivista, che può essere sfogliata sul web o scaricata in pdf, sono presenti collegamenti ipertestuali per agevolare la lettura e approfondire gli argomenti trattati attraverso la consultazione dei siti e dei documenti cui fanno riferimento i singoli articoli.
Segnalazioni, proposte e contributi possono essere inviati all'indirizzo dirittinclasse@savethechildren.it. Per ricevere un avviso via e-mail in occasione delle nuove uscite, è sufficiente inviare un messaggio allo stesso indirizzo di posta elettronica.
Se lo immagino...
Ecco, questa è una di quelle cose che immagino, che sogno per le città un po' grigie in cui viviamo...E che esiste.
Si può anche uscire di casa di cattivo umore, ma quando ti ritrovi tra questi colori il cuore non può non saltellare.
Neal's Yard Salad Bar, Covent Garden, London
23.2.12
Se lo immagino può esistere
A volte parlo di sogni, che è poi in realtà un parlare di desideri, di ideali, del mio modo di intendere la vita, il lavoro, l'amicizia, l'amore...
Pablo Picasso ha scritto:
Pablo Picasso ha scritto:
"Tutto ciò che puoi immaginare è reale."
p.s....E se non è reale nella vita di tutti i giorni è reale nella mia testa. Vero che si sbattono pesanti capocciate, ma ne vale comunque la pena.
Hugo Cabret
Un film bellissimo, dove la poesia, l'amicizia, l'amore, la fantasia e l'avventura sono intrecciati ad immagini spettacolari.
Non perdetelo, non fatelo perdere ai bambini.
Non perdetelo, non fatelo perdere ai bambini.
Sicuri in rete
Sicuri in rete
Gli autori:
Mauro Ozenda, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, è consulente informatico di lunga esperienza, segue percorsi formativi sull'uso sicuro di Internet in collaborazione con realtà come Microsoft e Unicef, e organizza convegni su rete e minori con Lions International e Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Laura Bissolotti, è un'esperta di psicologia giuridica e della rete impegnata soprattutto nel campo delle nuove dipendenze legate al virtuale. Collabora con le associazioni Unicef e Mani colorate.
"Facebook, Google, YouTube… Nell'era di Internet, per la prima volta nella storia, i genitori ne sanno meno dei figli. Nella vita reale gli adulti sono quasi sempre in grado di impartire consigli sulla base dell'esperienza, ma nel mondo virtuale spesso non ne sono capaci. Il problema è che reale e virtuale non sono mondi separati, ma un continuum e un intreccio. Per difendersi dai nuovi pericoli della rete non è necessario essere dei tecnici, basta un po' di informazione e di volontà per seguire i giovani sul loro terreno comunicativo. Questo libro, interamente a colori e ricco di schermate esplicative, permette di colmare il gap generazionale e l'incomunicabilità con i nativi digitali: dalla spiegazione delle dinamiche sociali del web 2.0 all'analisi delle risorse didattiche presenti in rete, dai consigli tecnici per difendersi da virus e truffe a come operano i pedofili online, con un'attenzione non solo per i computer, ma anche per gli smartphone. L'idea è quella di unire le conoscenze informatiche a quelle psicologiche perché oggi internet è un fenomeno che coinvolge tutti in modo trasversale e dunque non si può farne uso senza considerarne tutti gli aspetti. Anche per questo è presente nel libro un test per valutare il proprio livello di dipendenza da internet. E ancora, cyberbullismo, chat e videogiochi, violazione del diritto d'autore, legalità ed etica e tutto quanto serve per un uso consapevole della rete da parte di tutti."
Gli autori:
Mauro Ozenda, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, è consulente informatico di lunga esperienza, segue percorsi formativi sull'uso sicuro di Internet in collaborazione con realtà come Microsoft e Unicef, e organizza convegni su rete e minori con Lions International e Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Laura Bissolotti, è un'esperta di psicologia giuridica e della rete impegnata soprattutto nel campo delle nuove dipendenze legate al virtuale. Collabora con le associazioni Unicef e Mani colorate.
"Facebook, Google, YouTube… Nell'era di Internet, per la prima volta nella storia, i genitori ne sanno meno dei figli. Nella vita reale gli adulti sono quasi sempre in grado di impartire consigli sulla base dell'esperienza, ma nel mondo virtuale spesso non ne sono capaci. Il problema è che reale e virtuale non sono mondi separati, ma un continuum e un intreccio. Per difendersi dai nuovi pericoli della rete non è necessario essere dei tecnici, basta un po' di informazione e di volontà per seguire i giovani sul loro terreno comunicativo. Questo libro, interamente a colori e ricco di schermate esplicative, permette di colmare il gap generazionale e l'incomunicabilità con i nativi digitali: dalla spiegazione delle dinamiche sociali del web 2.0 all'analisi delle risorse didattiche presenti in rete, dai consigli tecnici per difendersi da virus e truffe a come operano i pedofili online, con un'attenzione non solo per i computer, ma anche per gli smartphone. L'idea è quella di unire le conoscenze informatiche a quelle psicologiche perché oggi internet è un fenomeno che coinvolge tutti in modo trasversale e dunque non si può farne uso senza considerarne tutti gli aspetti. Anche per questo è presente nel libro un test per valutare il proprio livello di dipendenza da internet. E ancora, cyberbullismo, chat e videogiochi, violazione del diritto d'autore, legalità ed etica e tutto quanto serve per un uso consapevole della rete da parte di tutti."
21.2.12
Cambia il tuo sguardo
E a volte ci vorrebbero anche degli occhiali così...
Ingredienti
il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili.
Il secondo è il rispetto di ciò che ci fa diversi.
S. Littleword
Disponibilità
Sta girando tra gli insegnanti su Fb, provocando grande ilarità.
D'accordo la crisi, sopportiamo i tagli, ma qui la disponibilità richiesta diventa eccessiva...Chissà se il preside è uno stile... Rocco Siffredi!
19.2.12
Villa della Regina
Le residenze reali sono un complesso sistema di palazzi, “vigne”, ville, castelli, con le proprie aree di pertinenza, facenti capo all’originario impianto della corona di delitie (secondo la celebre definizione di Amedeo di Castellamonte del 1674) voluta dalla dinastia sabauda attorno a Torino.
Questa mattina siamo andati a visitare la Villa della Regina, sita sulla collina dietro alla chiesa della Gran Madre. Voluta dal principe cardinale Maurizio di Savoia, fu progettata nella prima metà del Seicento da Ascanio Vittozzi su modello delle ville romane. Villa della Regina fu dimora prediletta di due madame Reali: Anna di Orléans e Maria Antonia di Borbone-Parma.
Fu Anna di Orléans ad affidare i primi interventi di ristrutturazione a Filippo Juvarra e a Giovanni Pietro Baroni.
Come per altre Residenze, Villa della Regina doveva rispondere alle esigenze della villeggiatura reale: grandi sale, scaloni, scenografiche decorazioni e un giardino all'italiana, con magnifiche sculture, fontane e viali fioriti.
Donata nel 1868 all'Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani da Vittorio Emanuele II, Villa della Regina divenne sede della Sezione di lettere e arti per le allieve più dotate. Aule scolastiche furono ricavate in alcuni ambienti degli appartamenti aulici e del secondo piano mentre i giardini furono utilizzati per le attività sportive e di svago delle allieve.
16.2.12
Autoironia ministeriale
E chi l'avrebbe mai detto, passata la Mary Star, al Ministero dell'Istruzione abbiamo ora persone dotate di sana autoironia...
Da qualche giorno circola in rete questo esilarante bando ministeriale in cui la parola "pecorino" è stata tradotta in inglese con
“doggy style”, che però è quella posizione dell’amplesso detta “la pecorina”...
Ebbene, oggi è uscita sul sito del Ministero questa nota:
Certo, giustificarsi dicendo che ci si occupa di tante cose non è proprio il massimo, ma Mary Star aveva fatto semplicemente licenziare il malcapitato del tunnel dei neutrini, qui ora qualcuno sa sorridere dei propri errori, ed elegantemente ringrazia gli attenti lettori...
Secondo me è un buon segno.
La scuola si racconta
Storiedididattica presentazione
Segnalo questo nuovo progetto nato da una costola di "La scuola che funziona" : "Storie di didattica"
View more PowerPoint from storiedididattica
Tornavo a casa...
All'incrocio della grande piazza c'era l'ambulanza e tanta gente, e per terra un uomo, coperto dal telo dorato.
Scivolato sul ghiaccio, morto lì.
Ho visto solo le scarpe, con suole adatte al terreno scivoloso...
E poi ho pensato a quella morte assurda sotto questo primo sole, ai figli, ai nipoti, alla moglie, a una vita di cose ancora da dire, dare, fare...Alle persone che lo stanno aspettando, a chi non lo abbraccerà più, a chi non lo bacerà più.
Ho pianto per lui, per loro, e un po' per tutti noi che percorriamo le strade della vita camminando come su lastre di ghiaccio.
15.2.12
La battaglia dei due lupi
Una sera un anziano Cherokee raccontò al nipote della battaglia che avviene dentro le persone.
E disse: "Figlio mio, la battaglia è tra i due lupi che vivono dentro di noi.
Uno è infelicità, paura, preoccupazione, gelosia, dispiacere, autocommiserazione, rancore, senso di inferiorità.
L'altro è felicità, gioia, amore, speranza, serenità, gentilezza, generosità, verità, compassione".
Il piccolo ci pensò su per un minuto e poi chiese: "Quale dei due lupi vince?".
L'anziano Cherokee rispose semplicemente: "Quello a cui dai da mangiare"
14.2.12
Danzare dentro
Anyone who keeps the ability to see beauty never grows old.
(Franz Kafka)
Trovata su:
Hub09 - Social Design
I smile
Avevo davvero bisogno di cantare di nuovo con il mio coro, e iniziare con questo è stato davvero...Terapeutico!
Lo dedico a chi sorride per la gioia che ho e so dare e a chi sa dare a me gioia e sorrisi, a chi non alza barriere e mi accoglie nella sua vita facendomi sentire viva.
IO SORRIDO
Oggi è un nuovo giorno, ma non c’è il sole
Nient’altro che nuvole, ed è buio nel mio cuore
E ci si sente come (in) una notte fredda
Oggi è un nuovo giorno, (dimmi) ma dove sono i miei cieli blu
Dove sono quell’amore e quella gioia che tu mi hai promesso
Dimmi che va tutto bene (Sarò onesto con voi)
Ho quasi gettato la spugna, ma una forza, un potere che non posso spiegare
E’ caduto dal cielo come fosse (l’acqua di) una doccia
(Quando penso quanto starò meglio quando tutto questo sarà passato)
Io sorrido, anche se soffro, lo vedi che sorrido
Lo so che Dio sta operando, perciò sorrido
Anche se sono qui da un po’, io sorrido
Sorrido..
E’ così difficile guardare in alto quando si sta in basso
Non sopporterei vederti mollare proprio adesso
Stai così bene quando sorridi, sorridi!
Sorridi…per me, puoi solo sorridere, per me
Oh oh oh stai così bene quando
(e mentre stai aspettando)
Oh oh oh stai così bene quando
(e mentre stai pregando)
Oh oh oh stai così bene quando
(guardati nello specchio)
Oh oh oh stai così bene quando
Sorridi
Ho quasi gettato la spugna, ma una forza, un potere che non posso spiegare
E’ caduto dal cielo come fosse (l’acqua di) una doccia
(Quando penso quanto starò meglio quando tutto questo sarà passato)
Io sorrido, anche se soffro, lo vedi che sorrido
Lo so che Dio sta operando, perciò sorrido
Anche se sono qui da un po’, io sorrido
Sorrido..
E’ così difficile guardare in alto quando si sta in basso
Non sopporterei vederti mollare proprio adesso
Stai così bene quando sorridi, sorridi!
Oh oh oh, stai così bene quando tu…,
Io voglio solo che tu sia felice
Io voglio che tu viva nella gioia perché nessuno
Possa mai portartela via.
Ti vedo SORRIDERE!
13.2.12
12.2.12
Sulle orme del padre
Ecco Teddy, uno dei figli di Lapo, che come il padre si diletta a trasformarsi in un pandoro inzuccherato.
11.2.12
Questo non è un film
Non è un film
Non è un film quello che scorre in torno che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.
Non è un film e non sono comparse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia?), ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista
Non è un film e non sono comparse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia?), ad un passo da qui era tutta campagna.
Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista
Questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena mandata sulla terra, non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, son solamente uomini che varcano i confini, uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame in un viaggio nel deserto rincorrono una via in balia dell’incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi stipati nelle stive di disastronavi come i nostri avi contro i mostri e i draghi in un viaggio nell’inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c’è lieto fine.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
Questo sembra un film di quelli terrificanti
dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da Santo Domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle Filippine … pure dal Bangladesh
dalla Bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede noi siamo i mostri
loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza per la varia… umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.
dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti,
da Santo Domingo non profughi o zombie,
ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi
dalle Filippine … pure dal Bangladesh
dalla Bielorussia solo carne da lap dance
scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri
loro son le prede noi siamo i mostri
loro la pietanza noi i commensali
e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali
pronti a divorare a sazietà
pronti a lamentarci per la puzza per la varia… umanità
che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta
questo non è un film ma vedrai che lo diventa
tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.
Scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
10.2.12
Girare tra i dinosauri
Mettetevi comodi e visitate questo meraviglioso museo: il Smithsonian National Museum of Natural History.
Il Museo si trova all'incrocio tra la 10th Street e la Constitution Avenue a Washington.
Scegliete la sala che volete visitare, e la versione "large" (immagini ad alta definizione): vi ritroverete magicamente nelle sale piene di scheletri di dinosauri e altre cose interessanti.
9.2.12
Fare un po' d'ordine tra le idee...
vai alla mappa |
vai alla mappa |
Oggi la collega Anna Rita Vizzari ha condiviso nel gruppo Fb due super mappe mentali, una sulle figure retoriche e una sul testo poetico.
Ha scritto che voleva "fare un po' d'ordine nelle sue idee": questo sì che si che si chiama ordine! :-))
Qui altre mappe interessanti di Anna Rita
Questo è il servizio on line Mindomo. Con L'account gratuito si possono fare al massimo 3 mappe, per cui o si creano nuovi account o si fanno più mappe in una.
7.2.12
5.2.12
Seminario interessante
L' associazione Dschola (www.associazionedschola.it), Wikimedia Italia
(http://www.wikimedia.it), Centro Nexa (http://nexa.polito.it) e CSP
(http://www.csp.it) orgnizzano un seminario di
approfondimento su Wikipedia e sulle licenze Creative Commons per la
creazione e la condivisione di risorse didattiche aperte.
Giovedì 9 febbraio 2012
Ore 14.00-17.30
Auditorium ITI Ettore Majorana
Via Cantore 119 Grugliasco (TO)
Il 1 gennaio di ogni anno il Public Domain Day celebra la scadenza dei
termini di tutela del copyright sulle opere prodotte da autori
deceduti da diversi decenni fa sì che migliaia di opere entrino nel
pubblico dominio: i loro contenuti non sono quindi più posseduti o
controllati da qualcuno, ma diventano un tesoro comune, disponibile a
tutti e utilizzabile per i fini più diversi. Opere letterarie possono
essere pubblicate su siti web personali e/o stampate per essere
diffuse fra amici o nelle scuole. Per chi volesse far entrare le
proprie opere in un circuito che ne faciliti la condivisione e la
ricreazione, senza perderne i diritti è possibile utilizzare le
licenze Creative Commons, che permettono all’autore che lo desidera di
riservarsene solo alcuni. Un copyright flessibile consente di remixare
opere esistenti per crearne di nuove, aprendo nuove forme di
espressività, anche in campo educativo. La rivoluzione del sapere è
ormai avviata e Wikipedia, l’enciclopedia scritta da tutti è una
realtà che per continuare a migliorare ha bisogno anche del tuo
contributo.
Il workshop ha l’obiettivo di approfondire questi temi e presentare
alcuni esempi virtuosi di applicazione in ambito scolastico.
Programma:
14.00 - Apertura Lavori
14.15 - Un anno all’insegna dell’open (Eleonora Pantò – CSP e
Associazione Dschola)
14.30 - Public Domain Day e licenze Creative Commons – (Federico
Morando – Centro Nexa su Internet & Società)
15.00 - Radio M@xwell (Renzo Favretto e Alberto Vasciaveo - ITI Maxwell)
15.30 - Wikipedia per imparare: amico o nemico? – (Frieda Brioschi –
Wikimedia)
16.00 - #adottaunaparola (Giovanni Arata, Elisa Mazzini – APT Emilia
Romagna - ER)
16.30 - Contenuti aperti per la didattica – (Antonio Fini)
17.00 - Didattica online nello studio del flauto traverso: strumenti,
azioni, potenzialità. - (Rossano Munaretto)
17.30 - Chiusura Lavori
Il seminario rientra nelle manifestazioni per la celebrazione del
Public Domain Day 2012 (http://publicdomainday.org)
L'iniziativa fa parte di e-Skills week 2012 promossa da DG Enterprise
& Industry della Commissione Europea, a cura diEUN (European
SchoolNet) e Digital Europe, coordinata in Italia daECWT (European
Centre for Women and Technology)
La partecipazione è gratuita ma e' richiesta l'iscrizione su
http://www.
Ai partecipanti sarà rilasciato attestato di partecipazione
Ospiti d' inverno...
Questi sono alcuni dei nostri ospiti in questi giorni..
Ho ricevuto una mail:
Visto il freddo e la neve che rende difficilissimo per i volatili procurarsi il cibo, raccomandiamo a tutti, specie a chi non abita in città, di preparare queste facili tortine fatte in casa, e appenderle affinché gli uccellini se ne possano cibare.
Per tutti, invece, anche per chi sta in città, la raccomandazione di dar da mangiare ai colombi, ma non briciole di pane, che non sono nutrienti, ma legumi secchi di piccole dimensioni, come le lenticchie.
2.2.12
1.2.12
Ci siete già venuti?
Certo che Torino è diventata proprio bella...
Magari un po' troppo fredda in questi giorni...!
Magari un po' troppo fredda in questi giorni...!
Lezione...aerea!
Come tutti i mercoledì anche oggi due genitori sono venuti in classe ad aiutarmi nelle attività di laboratorio. Oggi è stato il turno di due papà, Rocco e Marco, che hanno fatto una breve m simpatica e molto apprezzata lezione di aerodinamica e poi ci hanno aiutato a costruire tanti modelli diversi di aerei di carta.
E' stato molto divertente, un gran caos nei cieli della classe, ma sicuramente parole come portanza, resistenza, forza, angolazione ora sono scolpite nelle menti perchè sono state vissute giocando e costruendo.
Qui molti modelli scaricabili
Altri modelli
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