30.10.10

Dall'e-book alla LIM


Quando si parla di PC in classe tutti gli esperti del settore minimizzano il ruolo dell'hardware e del software ponendo l'accento sul ruolo dei contenuti. Ma quali siano poi questi contenuti nessuno veramente lo sa. Per scoprire e toccare con mano il futuro del libro digitale Dschola organizza un seminario nazionale l'11 novembre a Grugliasco.

Per conoscere in anteprima il futuro del libro digitale l’Associazione Dschola, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, il Comune di Grugliasco, l'Istituto Tecnico Industriale Ettore Majorana, il CSP Innovazione nelle ICT, la rete ENIS delle scuole europee Innovative, SEI, Il Capitello, Hyperfilm, Mondadori, Loescher, Zanichelli, RCS Educational e Fondazione Ultramundum organizzano un seminario nazionale dove verranno presentati i prodotti più innovativi dedicati all'apprendimento: interfacce 3D e touchscreen, timeline, dizionari tascabili, libri configurabili dal docente, hypervideo e ambienti di apprendimento evoluti pensati appositamente per poter essere utilizzati in classe sull'hardware di nuova generazione come LIM, Tablet e Netbook.

Giovedì 11 novembre 2010 ore 14.00
Auditorium ITI Ettore Majorana
Via cantore,119 - Grugliasco (TO)


Prenotazioni e informazioni su www.itismajo.it/prenota_ebook

Presentando prototipi funzionanti di libri interattivi tenteremo di rispondere ad alcune domande molto importanti per il futuro della didattica:
Quali saranno i contenuti da utilizzare nei computer in classe?
Come si trasformerà il libro scolastico nel formato digitale oramai obbligatorio?
I testi in formato elettronico saranno la semplice trasposizione del cartaceo o sfrutteranno le capacità di calcolo e l'interattività di questi nuovi dispositivi?
Il software didattico multimediale prenderà il posto del libro scolastico?

Sarà possibile provare e "toccare con mano" i titoli presentati su diversi tipi di hardware: LIM, netbook, tablet, smartphone, iPod, iPhone ed e-book reader.

28.10.10

La storia del barattolo


Non so da dove arrivi, so che è bella...

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d’accordo e dicono di si.
Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.

Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno.
Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime.

Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere.

Quando la risata finisce il professore dice: “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l’amore, le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc.
La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.
Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf.
La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti.
Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito.
Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose…
Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano.

Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia”. Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenti il caffè.

Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la vostra vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffé con un amico!”.


Mi sento un po' filosofa anche io e aggiungo: tra tutte queste cose comunque resta un po' d'aria, che rappresenta i pensieri che possiamo dedicare alle persone alle quali vogliamo bene. Sono l'ossigeno della vita, sono i fili invisibili che non ci fanno sentire soli.

27.10.10

Bee bot gemellate



QUI RIVOLI...
QUI ARCO DI TRENTO...

Due classi seconde gemellate grazie alla sperimentazione nella didattica delle BEE BOT.
Io e il collega Maurizio Zambarda (responsabile del progetto di http://www.pcintasca.org)
ci stiamo "sfidando" a colpi di fantasia, con le nostre numerosissime squadre (noi 27, loro 24).

Come sempre vincerà chi si diverte di più imparando!


Qui potrete seguire tutte le nostre attività.

21.10.10

Bee bot al lavoro




Ci siamo divertiti molto,abbiamo esplorato, discusso, ipotizzato, verificato, giocato e immaginato altri giochi.
Qui la relazione del primo incontro con tutte le voci. ;-))

20.10.10

Sono arrivate le api robot!




Ecco le Bee Bot: api robot!

Oggi per la prima volta le proveremo in classe, per poi trovare insieme idee per creare percorsi e giochi di orientamento.

Qui un'interessante intervista in cui si parla dei Bee Bot

18.10.10

Fare libri on line


Simplebooklet è un nuovo strumento che permette di creare libri online e di condividerli.

È gratis, permette di utilizzare immagini e video dal Web e/o da computer, è semplice da usare, nonostante sia in lingua inglese.
Non è richiesta iscrizione.
E' un modo davvero semplice per creare e pubblicare, oltre agli ebooks, brochure, volantini, flashcards, opuscoli, manuali, guide e minialbum.

Ogni progetto di ebook creato viene automaticamente salvato in una sorta di biblioteca personale.
A questo punto dovrete solo riempire le varie pagine del vostro libro dei vari contenuti, utilizzando le molte opzioni di inserimento.
Alla fine potrete prelevare l'indirizzo web dell'ebook, e deciderete se inserirlo in un sito, stamparlo, salvarlo o inviarlo via mail.

Lo aggiungerò all'elenco di programmi e strumenti già selezionati alla pagina
http://www.ddrivoli1.it/PORTOSTORIEGIOCO/storie_gioco.htm#libristrani

fonte : Roberto Sconocchini

17.10.10

16.10.10

Un anno nella scuola che non c’è



Digital prof.

Un anno nella scuola che non c’è

Marina Boscaino, Marco Guastavigna

Una professoressa di latino di un “classico liceo classico”,dallo sguardo ancora ingenuamente speranzoso, e un esperto di tecnologie della didattica scafato e disincantato, attraversano con il lettore un anno scolastico: e la scuola che percorriamo passo passo e impariamo a conoscere nella sua quotidianità, nei suoi appuntamenti più classici, dalle lezioni agli scrutini agli esami, è quella coinvolta dalla rivoluzione delle nuove tecnologie, dove tutto funziona un po’ così così, dove l’innovazione fa spesso a pugni con i tempi elefantiaci del gran corpaccione scolastico, dove si rincorrono parole d’ordine dietro le quali c’è spesso poco o nulla, se non l’attesa mai realizzata del cambiamento.
Quali scenari si trova ogni giorno davanti un insegnante nelle fatiscenti aule del terzo millennio? C’è posto per il digital prof? Episodi, situazioni, occasioni di una vita scolastica smagata ma appassionata, digitale ma non troppo; tra leggerezza e ironia, il quadro semiserio di un rinnovamento mai realmente conquistato, la cronaca di una scuola che (non) c’è.

Primo giorno in sala incisione



E voilà, tre pezzi sono stati registrati anche dal coro. Solisti e musicisti avevamo già fatto la loro parte. Come sempre risate e emozioni.

FOTOGRAFIE

15.10.10

Tre giorni di terapia Sunshine


Domani e domenica dalle 9 alle 15 e lunedì dalle 19 alle 24: questi sono i miei turni in sala di incisione per la registrazione del nostro nuovo cd: brani gospel più o meno classici e ben 6 inediti nati da alcuni nostri fantastici coristi.

Una vera immersione nella musica e nell'amicizia, la miglior terapia anti stress, anti depressione e anti grigio che io conosca.
Quando più di 10 anni fa ho suggerito al gruppo nascente il nome Sunshine Gospel Choir già sapevo un nome così luminoso ci avrebbe portati lontano, ci avrebbe riscaldato nei giorni tristi e caricato in quelli allegri. Così è stato e così sarà,spero, ancora per tanti anni.

Mal che vada quando sarò troppo vecchia e mi scaraventeranno giù dal palco, venderò cd e magliette e mi occuperò dei "sontuosi" buffet, ma seguirò sempre la mia seconda graaaande famiglia.

Dove non andare a prendere un aperitivo alla sera a Torino con gli amici.

Caffè Accorsi , Via Po 57
Io e la mia amica Sabrina siamo andate lì ieri, sera. 9,00 euro per un dito di vino rosso, abbiamo inziato con un piattino di buffet e poi è arrivata la nostra amica Paola: aveva già cenato, si sedeva solo per tenerci compagnia.

Locale semi vuoto, la cameriera ci dice che il regolamento vuole che se una persona non paga l'aperitivo le altre non possono più servirsi al buffet.
Anche se lei chiede una coca cola la regola non cambia e la coca cola la deve pagare 8 euro....
Siamo "basite", Sabrina va a parlare con il titolare (tale Mister Liu, cinese), ma non c'è nulla da fare, hanno paura che la terza incomoda sbafi aggratis nei nostri piatti. Così, trattate come accattone, mangiamo le tre miserie che abbiamo preso e andiamo a consolarci con un gelato...

Che pessimo servizio!

14.10.10

Il "sole dentro" visto dagli scienziati


Ora lo sanno anche loro, noi lo sentivamo!



Da La Repubblica

NEUROLOGIA

L'amicizia accende la mente
Svelate le basi della socialità
Ricercatori di Harvard hanno fotografato cosa accade nel cervello quando pensiamo a un amico. Nell'attivare i neuroni somiglianze e gusti non contano, ciò che importa è l'affetto

di GIULIA BELARDELLI

Il legame inscindibile dell'amicizia fotografato nel cervello. Il meccanismo funziona più o meno così: di fronte a un amico, anche quello più diverso da noi, una parte della mente si "illumina" ed è più pronta a immedesimarsi per comprendere i sentimenti e le azioni dell'altro. Ad attivare la materia grigia, insomma, non sarebbe tanto la somiglianza in fatto di gusti e interessi, quanto piuttosto l'aver condiviso esperienze in passato, belle o brutte che siano. Queste le conclusioni di uno studio dell'Università di Harvard sui processi neuronali che regolano i rapporti sociali e il nostro modo di rapportarci al prossimo. Stando ai risultati, pubblicati sul Journal of Neuroscience, sarebbe proprio la presenza di una relazione già costruita a scatenare i neuroni più di quanto non avvenga al cospetto di uno sconosciuto, anche se costui ci somiglia tantissimo. Le ragioni di questa "scala di valori neuronali", suggeriscono gli autori, potrebbero essere frutto dell'evoluzione di uno dei tratti più distintivi dell'uomo, come sosteneva già il buon vecchio Aristotele: la sua socialità.
...

Per leggere tutto...

Un modello di dedizione


Arriva da Londra un'idea che spero prenda piede anche in molte realtà scolastiche italiane.
Finora si sono sempre chiesti contributi alle famiglie per le attività e il funzionamento dei laboratori, ora ecco finalmente l'esempio di un dirigente inglese che speriamo sia seguito da molti colleghi italiani.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Preside-inglese-ingoia-una-tarantola-pur-di-ottenere-fondi-per-la-scuola_311104573717.html

Per ridere un po' che non fa mai male...

13.10.10

A chi oggi ha ritrovato un raggio di sole


Un bellissimo giorno per i 33 minatori cileni.
Su questo sito le loro foto,i video del loro salvataggio, la mappa della miniera con il punto dell'incidente, i video girati a 700 metri di profondità...
Dal 5 agosto prigionieri sotto terra, oggi hanno rivisto la luce del sole.
Per un giorno gente di tutto il mondo ha sorriso per una bella notizia.
E dite poco?

Voglio il sole dentro di me

11.10.10

Bambole e fucili




Mentre stanno per iniziare i corsi di militarismo per i maschietti delle scuole superiori della Lombardia,
ecco una nuova proposta dall'Emilia Romagna per le femminucce: corsi per cheer leader in orario scolastico!

Questo dovrebbe consolare tutti coloro che pensavano che i nostri politici non si occupassero seriamente dei problemi della scuola e del futuro dei nostri studenti, chiudendo una volta per tutte le bocche degli scettici e dei polemici.

Incomincio a pensare che forse se ci pensassero di meno sarebbe meglio...
Non avete anche voi un deja vù...Giovani Balilla e Piccole Italiane...Mah

A questo punto trovo che anche un remake in campo matematico non sarebbe male per noi maestre, interessa?

8.10.10

Tutto di personale



A volte anche le persone apparentemente sicure di stesse come me hanno bisogno di una ricarica di autostima.
Credere nei sogni e combattere per realizzarli.
Non cedere all'istinto che ci vorrebbe silenziosi e sottomessi per la paura di turbare il quieto vivere nostro e altrui.
Non smettere di dire ciò che si pensa anche se si rischia qualcosa di importante, un amico, un amore, un lavoro.
Ricordarsi che nessuno ha il diritto di farci sentire piccoli e inutili, nemmeno noi stessi...

Gli ultimi due post sono una dedica a me stessa, ,ma mi auguro possano essere un pro memoria anche per altri...

7.10.10

Anche io!!!

Se io fossi il Ministro dell'Istruzione...


Io non ci penso neppure lontanamente ad ambire a tale incarico, ma l'amica di rete Palmy
ha stilato il suo programma e penso proprio che la voterei subito!

http://laproffa.blogspot.com/2010/10/la-scuola-che-vorrei.html


Difficile e brutto svegliarsi da questo sogno di scuola...

4.10.10

SANTE PAROLE


"SE FOSSIMO STATI CREATI PER SCHIZZAR FUORI DAL LETTO APPENA SVEGLI CI AVREBBERO MESSI A DORMIRE NEL TOSTAPANE..."

(letta su facebook)

3.10.10

Sì all'unanimità alla legge sulla dislessia


Da Il Sole 24 ore 30 settembre 2010

Una svolta per i 350mila bambini e ragazzi dislessici che vanno a scuola, e complessivamente per il milione e mezzo di italiani, anche adulti, con disturbi specifici di apprendimento (Dsa). La commissione Cultura del Senato ha approvato in via definitiva - e all'unanimità - la prima legge sulla dislessia mai varata in Italia, «Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico», prima firmataria la senatrice Pd Vittoria Franco, che pone fine a anni di discriminazioni nei confronti dei bambini dislessici, intelligenti quanto e più dei loro coetanei, ma con serie difficoltà, dovute alla malattia, nel leggere, scrivere, far di conto. «Una diagnosi precoce e una formazione specifica per gli insegnanti - ha commentato soddisfatta la senatrice Franco - consentiranno un intervento più efficace per evitare l'isolamento dei bambini e per permettere loro un sereno e proficuo inserimento nel mondo della scuola e nell'attività quotidiana».

A sostegno della legge si erano mobilitati alcuni genitori, che avevano lanciato ad agosto, su Facebook, un appello al Parlamento per l'approvazione veloce della legge, che aveva raggiunto quasi 4mila firme. Soddisfatti anche i pidiellini, il presidente della commissione, Guido Possa, e il capogruppo in commissione Istruzione al Senato Franco Asciutti che parlano di «legge storica» che riconosce anche la disgrafia/disortografia (difficoltà nelle manifestazioni grafiche) e la discalculia (difficoltà nello svolgimento di calcoli) come difficoltà specifiche di apprendimento.

Con la nuova legge gli insegnanti dovranno essere consapevoli del fatto che per valutare, in modo giusto e corretto, gli alunni dislessici e con disturbi di apprendimento servono criteri differenti: come per esempio, compiti più brevi, privilegio delle interrogazioni orali rispetto alle verifiche scritte, attenzione al contenuto dei temi più che agli errori ortografici, o alla capacità di risolvere un problema più che alla conoscenza mnemonica delle tabelline.

La legge prevede la necessità di una specifica preparazione per i docenti finalizzata anche «ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali di disturbo».. Per questo fine vengono stanziati complessivamente due milioni di euro per il 2010 e il 2011. Altro aspetto importante disciplinato dalle nuove norme è quello che riguarda la diagnosi che dovrà essere effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Ssn (a legislazione vigente) e sarà comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.


GUIDA ON LINE SULLA DISLESSIA

Uniti per la scuola


Un interessante articolo di Marina Boscaino su Il Fatto Quotidiano (domenica 26 settembre 2010- pag,14) e pubblicato su ReteScuole.
Si fa il punto della situazione sulla scuola, si accenna a scenari futuri catastrofici (peraltro già vissuti in alcune realtà) e soprattutto si fa appello a tutte le forze sociali e a tutta la scuola democratica affinchè ci si impegni a condurre con maggiore unità le battaglie di principio, spesso condivise, superando vecchi dissapori ed attriti.
Ci speriamo in tanti.

1.10.10

Riciclo TVB




Nella presentazione del progetto didattico si legge:

“Riciclo TVB” è un progetto didattico in rete attraverso il quale i docenti della scuola secondaria di primo grado possono veicolare informazioni eticamente orientate per far conoscere e sviluppare le capacità di condividere gli obiettivi di politiche ambientali concrete, in particolare quelli relativi alla promozione della raccolta differenziata di qualità funzionale al riciclo


In realtà pens che molti dei materiali proposti e scaricabili siano utilizzabili fin dalla scuola primaria. Date un'occhiata....

Nuova casa per CASA OZ



CasaOz è un’associazione Onlus che offre accompagnamento e sostegno alle famiglie in cui vi sia un bambino malato. E’ stata costituita nell’anno 2005 e nel maggio 2007 ha iniziato ad offrire i suoi servizi gratuiti alle famiglie. A tutt’oggi circa 200 famiglie hanno trovato in CasaOz, in vario modo e a vario titolo, secondo le necessità manifestate, un punto di riferimento solidale.
Ora, dopo questi anni di avvio e sperimentazione dell’attività, casa Oz si è trasferita nella sede definitiva, costruita con il contributo dell’Associazione Enel Cuore, dove continuano i servizi precedentemente offerti e ne iniziano altri, viste le maggiori disponibilità di spazio.

L’inaugurazione inizierà con un momento ufficiale alle ore 11. La festa continuerà nel pomeriggio grazie alla presenza di alcuni amici di CasaOz della cultura, dello spettacolo, dell’università, dello sport e dell’ambito medico i quali contribuiranno ai vari momenti aperti a chiunque della città voglia conoscere CasaOz.