Nove pezzi da imparare in due giorni, un terzo giorno per ripassare e poi concerto. Come al solito all'inizio sembra impossibile, non ci si capisce nulla, non si riescono a prendere appunti ( e il reverendo non vuole che si prendano...), tutto in inglese, parlato da americani che vivono in Germania...
Si sale sul palco, con il vuoto totale nella testa, ci si lancia qualche occhiata di puro panico alle prime note, si stringe forte la mano del vicino e VIA! Le parole vengono fuori, gli accordi complicati, le note "storte", tutto come per magia torna alla memoria nello spazio di una frazione di secondo: l'attacco dev'essere sicuro, senza tentennamenti.
Lee Brown sale sul palco, zoppicante e già sudato, si ha sempre l'idea che non ce la faccia...Si siede al piano, sistema il microfono, attacca il primo brano, ed inizia la metamorfosi. Una voce potente, uno scatto di forza presa chissàdove e dopo qualche minuto è lì che si dimena sul palco, con addosso la sua tunicona, sudando litri e litri (noi da dietro vediamo la sua testona lucida "fumare", effetto spirito santo...).
Due ore di pura energia e musica. Bellissime le voci degli altri solisti, Carol Robinson (fantastica al sax) & John Griffin (lo so, non è bello da dire per un reverendo, ma tra noi coriste si dice che abbia una voce che "arriva dritta alle ovaie..."!) e bravi noi. Accanto al nostro coro ci sono più di 50 persone che hanno semplicemente seguito il work shop di questi tre giorni e se la cavano alla grande ( a parte la tipa dietro di me che bofonchia e stecca per tutto il concerto, che il Signore l'abbia in gloria...!).
C'è chi crede, chi crede ad altro e chi non crede affatto, ma lo spirito del gospel colpisce tutti: è gioia, è condivisione, sono voci che si intersecano e si fondono, è voglia di armonia e di pace: c'è qualcuno che non le desidera?
le foto in ordine:
1) io e Alex (direttore Sunshine e amico da 10 anni...Alex!!! 10 ANNIIII)
2) il palco vuoto prima del concerto
3) noi sul palco, io sono dietro al reverendo bianco e viola...
4) un momento delle prove
Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
26.6.06
19.6.06
MEGACONCERTO GOSPEL
17.6.06
gay pride nazionale a Torino
Divertente, colorato, rumoroso, caloroso, commovente, curioso: tuffo nel gay pride in centro a Torino.
C'erano gay, mamme e papà di gay, sorelle e fratelli di gay, amiche e amici di gay, praticamente c'eravamo tutti, e chi mancava si è perso un bel momento.
Sto preparando un bel po' di foto che ho scattato.
Eccole qui
10.6.06
Pizza di classe...
Lo sospettavo: locale chiuso, niente prati per far scorazzare i pupi, 65 persone (35 piccoli e urlanti, alunni con fratellini e sorelline)....Sarebbe stata una tortura...
LO E' STATA.
Gli adulti nell'arco di mezz'ora hanno perso il controllo della situazione, anzi, temo che non lo abbiano mai avuto e in alcuni casi voluto: in fondo è la serata della pizza con i compagni di classe...!
La cosa più divertente è stata osservare le espressioni di alcuni genitori attoniti: padri e madri di un solo figlio/figlia carini e garbati, che non sospettavano la potenzialità distruttiva di un gruppo così numeroso stipato in una pizzeria.
Alcuni hanno avuto il coraggio di chiedermi "ma come fate, sono sempre così?"
SANTA POLENTA!! (...)Come fai a pensare che possano essere sempre così?? Non avrei fatto questo lavoro per più di 5 minuti e non per 22 anni...
Fortuna vuole che nel gruppo ci siano adulti simpatici e di compagnia, le 2 ore trascorrono e io che 5 settimane sto cercando di smettere di fumare riesco a non perdere del tutto il controllo accendendomi una ventina di sigarette in contemporanea.
Tutto sommato torno a casa solo con un'emicrania, e penso a quei poveri genitori che dovranno ancora sorbirsi saggi di danza, di flauto e pianoforte e chitarra e tennis, nuoto, pattinaggio, ippica, catechismo....Buone vacanze!
LO E' STATA.
Gli adulti nell'arco di mezz'ora hanno perso il controllo della situazione, anzi, temo che non lo abbiano mai avuto e in alcuni casi voluto: in fondo è la serata della pizza con i compagni di classe...!
La cosa più divertente è stata osservare le espressioni di alcuni genitori attoniti: padri e madri di un solo figlio/figlia carini e garbati, che non sospettavano la potenzialità distruttiva di un gruppo così numeroso stipato in una pizzeria.
Alcuni hanno avuto il coraggio di chiedermi "ma come fate, sono sempre così?"
SANTA POLENTA!! (...)Come fai a pensare che possano essere sempre così?? Non avrei fatto questo lavoro per più di 5 minuti e non per 22 anni...
Fortuna vuole che nel gruppo ci siano adulti simpatici e di compagnia, le 2 ore trascorrono e io che 5 settimane sto cercando di smettere di fumare riesco a non perdere del tutto il controllo accendendomi una ventina di sigarette in contemporanea.
Tutto sommato torno a casa solo con un'emicrania, e penso a quei poveri genitori che dovranno ancora sorbirsi saggi di danza, di flauto e pianoforte e chitarra e tennis, nuoto, pattinaggio, ippica, catechismo....Buone vacanze!
4.6.06
Tanto per non annoiarsi...
...Anche oggi ci siamo sparati i nostri 900 metri di dislivello, partendo da Mattie (Lato sx Val di Susa) e arrivando al Pian del Frais. A differenza dell'altro ieri una gran bella giornata di sole! Il gruppo oggi ha perso una ciclista (con la scusa del volontariato al canile...) ma ha guadagnato il "terribile Gianfranco"; gli abbiamo messo dei sassi nello zaino per rallentarlo, ma quando siamo arrivati su lo abbiamo trovato già riposato, e si era anche portato dietro due pesanti "ghiaccetti" per mantenere in fresco la frutta!
3.6.06
E allora?
Colle delle Finestre
Ok, ci abbiamo riprovato: l'anno scorso, dopo aver visto la tappa del Giro d'Italia e un panorama mozzafiato abbiamo affrontato la salita fino al Colle delle Finestre: purtroppo tutta l'ultima parte l'abbiamo fatta immersi nelle dense nuvole, e non abbiamo potuto ammirare il panorama. Ieri ci abbiamo riprovato...
Questa volta abbiamo dovuto arrenderci dopo i primi 11 km. Causa: bufera di neve!
Avvertiti da qualche ciclista intirizzito che abbiamo soccorso con un fuocherello improvvisato sulla strada, abbiamo deciso di non prpseguire oltre. La discesa è stata una sofferenza, e ci sono volute alcune ore per riacquistare una temperatura corporea normale. W Giugno!
Questa volta abbiamo dovuto arrenderci dopo i primi 11 km. Causa: bufera di neve!
Avvertiti da qualche ciclista intirizzito che abbiamo soccorso con un fuocherello improvvisato sulla strada, abbiamo deciso di non prpseguire oltre. La discesa è stata una sofferenza, e ci sono volute alcune ore per riacquistare una temperatura corporea normale. W Giugno!
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