28.8.12

La macchina del tempo

Bellissimo pomeriggio quello di ieri, un salto con la macchina del tempo a 33 anni fa...
Avevo scritto del "ritrovamento" del mio amico di penna di tanti anni fa, ieri sono andata in treno a Savona per incontrarlo.
Sei ore di chiacchiere e risate, focaccia, bagni, frittelle con la marmellata, confidenze, gelati e granite (dovevo assaggiare tutto!). 
In spiaggia ci siamo fatti fare una foto nella stessa posizione di quella di 30 anni fa (qui pubblico solo quella antica!!): pensiamo di usarla per il classico gioco: " trova le 99 differenze".

Tra famiglia, lavoro e impegni mi sa che passera' tanto tempo prima di rivedersi ma non ha importanza per chi ha vissuto un'amicizia attraverso centinaia di lettere. Sono tornata a casa con un mucchietto di mie vecchie lettere colorate e un sorriso stampato in faccia, e nel cuore.

17.8.12

Manuale per genitori difficili


Sul sito del collega Walter Brandani una segnalazione che mi ha incuriosita...
Bella la frase dell'autrice:
"Non dimentichiamo che, mentre l’educazione di un figlio richiede in media da quindici a diciotto anni, l’educazione dei genitori può durare mezzo secolo e qualche volta di più."


14.8.12

Attacchi d'arte

Il collega Roberto Sconocchini segnala questa utilissima risorsa presente sul sito di Art Attack: All'interno del portale Disney Junior potrete ricercare tutte le proposte creative della famosa trasmissione tv Art Attack, con le guide da scaricare e stampare.
ATTACCHI D'ARTE

12.8.12

Pedalando intorno a Lucca

E' stata una bella settimana quella trascorsa a Lucca a casa di mia sorella Sandra, di Gianluca e dei nipotini Andrea e Anna. 
Abbiamo invaso per un po' la loro casetta, godendoci la loro compagnia e ovviamente approfittandone per girare in bici. 
Tanto caldo anche in montagna, ma bei giri e salite importanti, come quella al Passo delle Radici, in Garfagnana.
L'ultimo giorno anche Andrea (10 anni e mezzo) ha voluto unirsi a noi per un giro, e ha tirato in salita come un vero campione!


Amici di rete

Ieri siamo stati a trovare un amico conosciuto in rete, Marco Zelocchi, la cui casa è stata distrutta dal terremoto in Emilia, a Rovereto sulla Secchia. 
Ne avevo parlato in questo post. 
Un incontro che mi ha fatto davvero piacere, come sempre quando mi capita di uscire dal virtuale per conoscere in carne e ossa le persone. in questo caso il piacere è stato davvero grande anche perchè Marco e la sua famiglia sono a parer mio un esempio vivente di come nonostante tutti ti crolli addosso (letteralmente...) nessuno ti può portare via i sogni, gli ideali e le energie per trovare chi (vicino o lontano) può darti una mano a costruire/ricostruire non solo per noi stessi e i nostri casi ma per la gente che vive intorno a noi. 
Guardate il video, guardate cos'è rimasto della sua casa... 
E dietro di essa sappiate che ora c'è una grande tenda con computer collegati in rete per i ragazzi, una biblioteca che cresce di giorno in giorno grazie alle donazioni e strumenti musicali per i giovani del paese che studiano al conservatorio e hanno bisogno di esercitarsi. 
Una grande lezione di vita. Grazie a Marco e famiglia per l'ospitalità, la simpatia e per quello che stanno facendo.

6.8.12

Imbocchiamoci



Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese :
«Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno» Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»- E' semplice, - rispose Dio, - essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire se' stessi....ma permette di nutrire il proprio vicino. Percio' hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri !
Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...La differenza la portiamo dentro di noi.

2.8.12

Il muro e i bambini




Cartone animato disegnato dai bambini palestinesi contro il muro. 
Sottotitolatura a cura di: Restiamo umani con Vik traduzione di: Marco Cristante

1.8.12

I mostri che abbiamo dentro


I mostri che abbiamo dentro
(Giorgio Gaber)


Fa un certo effetto non capire bene 
da dove nasce ogni tua reazione. 
E tu stai vivendo senza sapere mai 
nel tuo profondo quello che sei 
quello che sei. 

I mostri che abbiamo dentro 
che vivono in ogni uomo 
nascosti nell'inconscio 
sono un atavico richiamo. 

I mostri che abbiamo dentro 
che vagano in ogni mente 
sono i nostri oscuri istinti 
e inevitabilmente 
dobbiamo farci i conti. 

I mostri che abbiamo dentro 
silenziosi e insinuanti 
sono il gene egoista 
che senza complimenti 
domina e conquista. 

I mostri che abbiamo dentro 
ci spingono alla violenza 
che quasi per simbiosi 
si è incollata 
alla nostra esistenza. 

La nostra vita civile 
la nostra idea di giustizia e uguaglianza 
la convivenza sociale 
è minacciata 
dai mostri che sono la nostra sostanza. 

I mostri che abbiamo dentro 
i mostri che abbiamo dentro. 

I mostri che abbiamo dentro 
ci fanno illanguidire 
di fronte a quella cosa 
che spudoratamente 
noi chiamiamo amore. 

I mostri che abbiamo dentro 
sono insaziabili e funesti 
sono il potere a tutti i costi 
ma anche chi lo odia 
soltanto per invidia. 

I mostri che abbiamo dentro 
ci ispirano il grande sogno 
di un Dio severo e giusto 
col mitico bisogno 
di Allah e di Gesù Cristo. 

I mostri che abbiamo dentro 
ci inculcano idee contorte 
e il gusto sadico e morboso 
di fronte a immagini di morte. 

La nostra vita cosciente 
la nostra fede nel giusto e nel bello 
è un equilibrio apparente 
che è minacciato 
dai mostri che abbiamo nel nostro 
cervello. 

I mostri che abbiamo dentro 
crescono in tutto il mondo 
i mostri che abbiamo dentro 
ci stanno devastando. 

I mostri che abbiamo dentro 
che vivono in ogni mente 
che nascono in ogni terra 
inevitabilmente 
ci portano alla guerra.

31.7.12

Un tranquillo week end di paura


L'ho fatto...Erano mesi se non anni che Augusto mi sfiancava con 'sto ponte tibetano più lungo del mondo e con questa ferrata...Eccomi lì, agile e serena, come potete constatare.
Non potete sentire il sonoro, meglio così...!

L’area delle Gorge di San Gervasio divide da sempre Cesana Torinese e Claviere. Con il suo territorio spettacolarmente aspro, caratterizzato da una storia geologica che ancora si può leggere tra le rocce calcearee-dolomitiche dei contrapposti versanti dello Chaberton e di Sagnalonga.
Lì dove la gola è più stretta, per 468 metri, all’altezza di 30 metri dal suolo, i territori di Cesana Torinese Claviere sono uniti dal ponte tibetano più lungo del mondo. Le sue funi e le sue traversine sono sospese sopra il letto della Piccola Dora e ne seguono il corso all’altezza della confluenza con il rio Gimont.

18.7.12

9 anni e che testa!

Parlare di alimentazione nelle scuole elementari non è qualcosa di nuovo, ma cosa succede se a discutere dell’argomento non sono né esperti nutrizionisti o mamme preoccupate, ma una bambina di 9 anni? 
E’ quello che è successo in Scozia con Martha Payne, il suo blog NeverSeconds è diventato in breve tempo un caso mediatico di grande popolarità tanto da scuotere l’opinione pubblica e le autorità locali. 
Sul suo blog Martha ha postato da aprile 2012, quasi ogni giorno, la foto di ciò che si ritrovava sul piatto della mensa scolastica, una breve descrizione/opinione sul piatto, anche in relazione ai desideri e gusti della bambina, e singolari parametri di giudizio: food-o-meter, quanto il pasto è buono da 0 a 10, il numero di bocconi, vedendo le foto è facilmente comprensibile la presenza di questa voce, il tipo di menù, se completo di dessert, il punteggio conseguito per salubrità degli alimenti, se junk food o pasto salutare in una scala da 0 a 10, il prezzo e, la parte più buffa, la quantità di capelli presenti, che ci si augura sempre pari a zero. 
Il blog di Martha, ha creato non poco subbuglio nella provincia di Argyll dove lei vive, tanto che le autorità locali stavano per imporle la chiusura del sito, ma dopo una valanga di proteste dal popolo di Internet, hanno dovuto fare fatto marcia indietro. 
Grazie al successo del blog, Martha ha raccolte 82.000 sterline, che serviranno a costruire una mensa in Malawi che si chiamerà Friends of Never Seconds in onore del suo blog. 
Il 10 Maggio sono già 105.000 i contatti e Jamie Oliver, cuoco inglese celebre per aver promosso nelle mense scolastiche di Inghilterra e America la campagna a favore di una alimentazione sana, si sta interessando al caso. 
Il 14 Maggio, invece oltre a un capello sotto una fetta di cetriolo, Veg è emozionata perché alla BBC radio trasmettono l’intervista da lei sostenuta il giovedì precedente: è già famosa. Il sito registra 350.000 contatti. 
Il 17 Maggio è l’inizio di un nuovo capitolo: il papa di Martha incontra il Concilio Locale e si rende ufficiale la notizia che da quel giorno sarà possibile per tutti avere porzioni illimitate di insalata, frutta e pane, la base di una buona alimentazione. 
Un punto di vista nuovo, una iniziativa spontanea che ha portato ad un grande cambiamento grazie ad un sentire comune, che solo utilizzando il web poteva portare a questi risultati. 
Tutt’oggi in continuo aggiornamento, NeverSeconds realizza forse la prima panoramica sugli stili di alimentazione delle mense scolastiche di mezzo mondo. 
Nei post è infatti possibile leggere i commenti che gli alunni di Inghilterra, Finlandia, Spagna, Messico, Israele, e addirittura Giappone, Taiwan lasciano a Veg, corredati da immagine dimostrativa del proprio pasto.
Guardate il contavisite, impressionante!


E ora chiediamoci: un nostro allievo potrebbe fare altrettanto? 
A parte il limite della lingua italiana che si potrebbe ovviare ( a 9 anni si può essere in grado di scrivere brevi testi in inglese, anche con l'aiuto di un traduttore o di un adulto), gli verrebbe permesso di fare foto ai piatti della mensa? 
Gli verrebbe permesso di giudicare/criticare i piatti? Cosa bisognerebbe fare per aiutare un allievo/a intraprendente rispettando il regolamento di Istituto? Preparare con lui un progetto? Chiedere autorizzazioni ? E se non vengono date? (anche in Irlanda il blog doveva essere chiuso perchè la ditta non voleva più che venissero scattate le foto....Può una ditta imporsi a tal punto?)
Genitori e insegnanti, chiediamocelo!

Ricordiamo questa data

 
Il 18 ottobre uscirà anche in Italia il film "L’economia della felicità", di Helena Norberg Hodge. 
"L'Economia della Felicità" sottolinea temi che riguardano il pianeta e l’umanità che non dovrebbero mai essere persi di vista. 
Salvaguardare il pianeta per migliorare la qualità della vita, lavorando per la diffusione di una prosperità crescente ed equa, raggiungendo un livello ambientale non dannoso per l’uomo e per le altre specie viventi e nel quale sia possibile una più equa accessibilità alle risorse. 
Il film ha avuto valutazioni positive dalla critica che lo ha definito: “Un film raro, affascinante e provocatorio che sicuramente diventerà una pietra miliare nel dibattito tra Locale e Globale” (The Santa Barbara Independent); “Un film assolutamente da non perdere sul futuro del pianeta” (Zac Goldsmith, Membro del UK Parliament), “Un film potentissimo che arriva diritto al cuore della crisi globale. Magnifico!” (David Suzuki, Presentatore televisivo e ambientalista).

17.7.12

Grazie di tutto maestro Tix


Come una doccia fredda...Ancora domenica aveva caricato delle foto sulla sua pagina...E' morto un collega stimatissimo con cui ho avuto il piacere di collaborare in questi anni, e che si è sempre dedicato alla scuola e all'infanzia con grande passione e professionalita'. 
Tiziano Trivella (maestro Tix per tanti), responsabile del portale per bambini la Girandola e di tanti altri spazi dedicati alla didattica.


Rubo questa poesia scritta sulla sua bacheca da una collega. 
La morte non è niente, 
io sono solo andato nella stanza accanto. 
Io sono io. Voi siete voi. 
Ciò che ero per voi lo sono sempre. 
Datemi il nome che mi avete sempre dato. 
Parlatemi come mi avete sempre parlato. 
Non usate mai un tono diverso. 
Non abbiate un’aria solenne o triste. 
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme. 
Sorridete, pensate a me, pregate per me. 
Che il mio nome sia pronunciato in casa 
come lo è sempre stato. 
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza. 
La vita ha il significato di sempre. 
Il filo non è spezzato. 
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri? 
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vista? 
Io non sono lontano, 
sono solo dall’altro lato del cammino. 
 - Charles Peguy - 


 Ciao Tix, grazie.

11.7.12

Sognare in mezzo alle macerie



Leggete questo breve articolo:
http://www.paolosvegli.it/2012/07/04/sognare-in-mezzo-alle-macerie/
Conosco il Marco "sognatore" di cui si parla, lo conosco grazie alla rete da diverso tempo e in questi mesi lui e alcuni amici sono diventati un punto di riferimento importante per avere notizie su quanto sta succedendo, su come la gente vive e su quello di cui c'è bisogno. 
Ringrazio Claudia che mi ha fatto conoscere il sogno di Marco, ora vi partecipo anche io nel mio piccolo. 
Invito chiunque avesse materiale per la scuola di musica o volesse dare un contributo per i mille altri bisogni a mettersi in contatto con Marco Zelocchi.

Campo Chiesa Nord 15 – referente: Marco Zelocchi Recapito: Campo Chiesa Nord, Via Chiesa Nord 15 – 41016 Rovereto S/S – Novi (Mo) 
tel Marco Zelocchi – 328 082 07 02 mzelocch@gmail.com 
facebook: marco zelocchi (per ricerca persone, diario, social network, e osservazioni) 
facebook: campochiesanord15 (coordinamento lavori costruzione strutture materiali e organizzative) 
http://campochiesanord15.wordpress.com (portale di informazione, sintesi e relazione)

Sognare e costruire insieme


Un'altra scuola si può sognare e costruire, un'altro modo per vivere in comunità ci può essere. Qualcuno ci sta provando, e il risultato è molto divertente, creativo e importante.

9.7.12

Salviamo l'Artico

Il ghiaccio artico da cui tutti dipendiamo sta scomparendo. Velocemente. Negli ultimi 30 anni, abbiamo perso tre quarti della calotta di ghiaccio che galleggia in cima al mondo. Per salvare l'Artico dobbiamo agire oggi. Firmate! http://savethearctic.org

6.7.12

La sostanza dei sogni



Questa notte pensavo ai sogni.
A come si trasformano nelle nostre mani e possono diventare malleabili.
Alcuni sono come mongolfiere colorate, volano alti e lenti, ma li puoi riportare a terra, li puoi far guidare dalle correnti se le conosci, puoi far loro riprendere il volo quando il tempo è migliore.
Altri sono come liquidi colorati e brillanti, li tieni in bottiglie e barattoli per anni e poi li spargi quando vuoi, imbrattando di allegria tutto e tutti.

Ci sono sogni che se sei bravo li puoi impastare, e se sei paziente sapranno lievitare e dare un buon pane croccante.
I sogni che sembrano maionese impazzita, ti verrebbe da buttarli via ma con calma sai che qualcosa di buono potrai salvare, e ci aggiungi sostanza...e mescoli a lungo...
Cocci di sogni che tagliano le mani, che puoi raccogliere e fondere per farne perle con lacrime e sangue, e metterle al collo nei giorni di festa.
Altri ancora sono piccole braci sotto cataste di legna, resistono all'umidità e basta un soffio per riavere scintille. 
Non penso che i sogni svaniscano, ma che possano cambiare stato, come gocce diventare vapore, trasformarsi in pioggia, tornare al mare, risollevarsi. 
I sogni non sono nel qui e ora, hanno un orologio a noi sconosciuto che batte un tempo originale. 
Nel qui e ora noi possiamo seguirli, senza cadere nella disperazione se per tratti di vita ci sembrano persi.
Se non avremo fatto l'errore di volerli cristallizzare, se sapremo accettare il cambiamento torneranno, con altre vesti, sotto altre forme, li riconosceremo e ci riempiranno il cuore di gioia.

5.7.12

La variante che uccide



Questa è l'assurda storia di un'azienda torinese rovinata dalla città di Torino.
Questa è l'assurda storia di un caro amico, che vi chiedo di far conoscere.
A fine mese sarà tutto finito, per lui e per le persone che con lui lavorano.
Che almeno la storia non sia sconosciuta, e possibilmente non dimenticata.
E se ci fosse anche solo una lucina in fondo al tunnel che qualcuno la raccolga e gliela porti.


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