In che altro modo possiamo mortificare chi vive e lavora nella scuola?
Dopo che per i 150 dell'Unita' d'Italia le scuole hanno lavorato mesi su temi di cittadinanza, Costituzione e Storia del nostro Bel Paese, mentre chi ci governava continuava a dare modelli pessimi di civilta' e esempi di ignoranza abissale (vedi video interviste con domande di storia ai politici..) ora si passa all' obbligo dell'inno e in contemporanea ai ricatti da parte delle Province, Enti che non avrebbero ragione di esistere e che si e' scoperto aver aperto voragini nelle casse statali.
Ieri qualche beota del parlamento intervistato alla radio suggeriva una nuova magnifica idea: all'ingresso dell'insegnante gli studenti dovrebbero alzarsi e salutare, per poi sedersi in silenzio.
Ecco, e' di questa gente che abbiamo bisogno, di questi cervelli, di cotanta fantasia.
Dopodiche' non ci resta che implodere.
Paola, quanta verità nelle tue parole.
RispondiEliminaChe tragedia.
Sottoscrivo anche gli spazi e i segni di punteggiatura.
RispondiEliminaUn abbraccio forte