11.5.12

Invalsi e il genio dei bambini


Non ho voglia di entrare ancora nella polemica Invalsi si Invalsi no...Non ora, sono stanca e "sfranta"...Ma quello che ha scritto una collega nel gruppo insegnanti mi è sembrato così bello che le ho chiesto il permesso per riportarlo qui:


PROVE INVALSI DI OGGI: 
Giorgio doveva leggere un libro di 220 pagine durante l'anno scolastico. 
Ha letto la metà delle pagine e mancano 2 settimane alla fine dell'anno. 
Decide di leggere 8 pagine al giorno. Riuscirà a completare la lettura del libro? Fai i calcoli per verificarlo. 


RISPOSTA DI GABRIELE: Non ce la farà! Se non c'è riuscito in 10 mesi a finire il libro vuoi che ci riesca in 2 settimane??


Per l'Invalsi la risposta è errata, per me vale un bel 10!

15 commenti:

  1. Splendida logica intuizioneeeeeeeeeee

    RispondiElimina
  2. Anonimo8:52 PM

    sono le risposte che si sentono dare ai figli da genitori che li sottovalutano .....non c'è sempre tanto da ridere

    RispondiElimina
  3. @Anonimo: e chi ride? E poi io non sono un genitore, sono un'insegnante di matematica, e ai miei alunni insegno a ragionare. Alcuni test Invalsi sono sensati e apprezzabili, altri sembrano test di scuola guida, pieni di trappole create da sadici.

    RispondiElimina
  4. Sono d'accordo con Paola, se centriamo il discorso sulla formulazione delle prove.Capisco valutare le capacità logiche ma se osservate le griglie di correzione già pubblicate vi accorgerete che c'erano degli autentici tranelli.In ogni caso la richiesta di giustificare le risposte date non era adeguata considerando i tempi a disposizione. Sarà ma prevedo un mezzo disastro...Da una parte mi dico:è giusto ritarare la mia didattica perchè, almeno per la matematica, spesso si corre il rischio di staccarsi troppo dall'uso concreto della disciplina. Dall'altra però se si considerano le ore a disposizione, la quantità di argomenti da affrontare e la pressione esagerata di certi genitori rispetto allo svolgimento del programma (quaderni e teste ben piene, questa sembra la priorità) mi sorge spontanea la domanda:non è un controsenso voler promuovere la capacità di ragionare e testarla quando di fatto non si hanno nè il tempo nè il modo...Queste INVALSI per me sono frustranti. La standardizzazione è un limite grosso e, anche se queste prove non necessariamente vanno a valutare i contenuti, agli occhi degli esterni al mondo della scuola non appaiono alcuni grossi limiti "strutturali" conosciuti solo dagli insegnanti in quanto lavoratori sul campo.A me pare che la standardizzazione sia un sinonimo di omologazione nel caso della valutazione sull'operato dei docenti.Non so, a me va benissimo essere valutato ma questi strumenti sono troppo lontani dalla realtà e tarate su situazioni-classe del tutto utopiche.

    RispondiElimina
  5. daniele10:08 PM

    Paola Limone: apprezzo il tuo commento, rispecchia esattamente il mio pensiero

    RispondiElimina
  6. La risposta di Gabriele è senz'altro logica.
    Anch'io condivido i pensieri di Paola Limone e Luca.
    Facciamo fatica ad insegnare ai nostri alunni a rispondere alle domande in modo completo, rispettando l'ortografia, la sintassi, la coerenza,... e poi ci ritroviamo le prove INVALSI in cui i bambini sono costretti a mettere delle semplici X, magari cercando di indovinare la risposta esatta. Mi chiedo: è questo quello che gli alunni devono saper fare? Mah...

    RispondiElimina
  7. ...e la lode, no???;)

    RispondiElimina
  8. tiziana4:35 PM

    cari colleghi ribadisco che nessuno ci obliga a propinare scemenze (invalsi) ai nostri alunni....quindi se non siete d'accordo come me e altre rifiutatevi!!!

    RispondiElimina
  9. bravissimissimo ...non fa una piega
    elisa

    RispondiElimina
  10. Anche Pennac sarebbe contento della risposta: il suo decalogo è di buon senso come la risposta.

    RispondiElimina
  11. E' una risposta (stupenda) che sembra tratta da un saggio di Piaget!
    Ma forse chi prepara le prove Invalsi non ha familiarità con i testi classici sullo sviluppo cognitivo...

    RispondiElimina