Leggete i commenti al post precedente.
Scrivo ora solo poche parole perchè leggo dopo 15 gg la posta da Mondello (Palermo) da casa di un amico che ci ospiterà per questi ultimi due giorni siciliani (racconterò al mio rientro!).
L'attenzione dell'Assessore regionale Pentenero per quanto da me scritto e le risposte di Anna di Aichelburg, Responsabile regionale Settore Programmazione del sistema educativo sul mio blog sono indubbiamente gradite, ma andranno sicuramente discusse in alcuni passaggi. Per questo motivo spero che vi sia, come auspicato anche dall'Assessore, la possibilità di avere maggiori chiarimenti in un incontro con le scuole interessate.
Resta il fatto che la tempistica per la segnalazione da parte della Regione Piemonte è stata inadeguata data la chiusura delle scuole (e anche il reinvio della chiusura dei servizi a settembre non sarà di grande aiuto, segreterie e docenti avranno già così tanti problemi da risolvere...).
Personalmente continuo ad essere convinta che le poche scuole che ancora utilizzavano spazi e servizi Rupar potevano ricevere un trattamento più rispettoso, non un freddo fax, offrendo ad esse eventuali soluzioni alterbnative ma sempre nell'ottica del mantenimento di una rete della Pubblica Istruzione Piemontese, di cui per anni ci si è vantati.
Probabilmente se nei questionari a cui si accenna non si fosse solo chiesto alle scuole se si utilizzavano ancora i servizi rupar o no, ma si fosse richiesta anche una motivazione per l'eventuale abbandono ci si sarebbe accorti che, a fronte di una spesa eccessiva da parte della Regione, molti servizi offerti erano ormai da tempo inadeguati alle esigenze delle scuole (un esempio sono le caselle di posta che si intasano dopo poche decine di messaggi).
Riporto da uno dei due commenti:
"Il servizio, avviato nel 2001 con un finanziamento della Fondazione CRT e successivamernte assunto come propria iniziativa dalla Regione Piemonte a suo totale carico, nel 2008 è costato €. 385.000,00"
Un pò alta questa spesa... Per connessione, spazi web e caselle di posta... In un anno? Per una cosa già avviata da anni ed in gestione dal 2003 per la Regione?
Mah, forse sono davvero io che non me ne intendo e non conosco i costi effettivi di questi servizi, ma come cittadina mi chiedo: che cosa si è pagato effettivamente con questi soldi?
So solo che purtroppo spesso ciò che al privato costa poco al pubblico costa uno sproposito, ma spero vivamente che non sia questo il caso.
Un esempio? L'illuminante notizia della riapertura del tanto discusso sito del governo Italia.it . In questo caso un sito web è stato pagato dallo Stato (noi, ve lo ricordo...) solo 10 MILIONI DI EURO...
Per fortuna alle scuole piemontesi resta Dschola!
Ecco l'interessante proposta:
Dismissione RUPAR e migrazione su Share.Dschola
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