Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
28.9.08
26.9.08
Mi arrendo
E' così frustrante, così insulso, così vago e poco serio quello che ogni giorno si legge sul destino della scuola primaria che anche una ottimista e piena di entusiasmo come me si sente schiacciata...
Non ho voglia di far barricate.
Ho inviato lettera di disdetta sindacale (di un sindacato che da 20 anni preleva dal mio stipendio ma mai si è degnato di inviarmi la tessera...), e vorrei essere uno struzzo.
Testa sotto.
Non sentire nulla e nessuno blaterare su come si fa scuola senza aver mai provato.
25.9.08
17.9.08
Begli esempi...
Mi è capitato qualche giorno fa di rispondere in modo provocatorio ad un post di qualcuno che mi parlava di educazione alla cittadinanza, dicendo che non me la sentivo proprio di dare un voto in numeri decimali alla capacità di cittadinanza attiva di un bambino di 9 anni quando un ministro dà il buon esempio tirando su il dito e l'altro si tuffa nelle oasi integrali...Il succo era che il senso della cittadinanza attiva si trasmette con le azioni e non con i bla bla bla.
Ecco un post che sa dire le stesse cose ma in un modo decisamente migliore:
http://agatimario.blogspot.com/2008/09/exempla.html
Buttate un occhio ogni tanto al suo blog, vi troverete dei piccoli tesori.
Ecco un post che sa dire le stesse cose ma in un modo decisamente migliore:
http://agatimario.blogspot.com/2008/09/exempla.html
Buttate un occhio ogni tanto al suo blog, vi troverete dei piccoli tesori.
Il progettone di cui vi avevo accennato...
GUARDATE QUI!
Eih, sarà un progetto in anteprima europea, niente male eh?!
Ho lavorato come una matta tutta l'estate, ma l'esperienza vale la pena.
Vi farò sapere come andrà avanti, oggi intanto ho dato la notizia a famiglie e bambini, tra domande più che corrette delle prime e tanto entusiasmo dei secondi...Siamo pronti!
La consegna è prevista per i primi di ottobre, con grande festa.
L'Olidata allestirà con jumpc anche alcuni laboratori in classi di varie regioni, ma in questo caso ci tratterà di computer che resteranno esclusivamnte a scuola, e gli insegnanti avranno a disposizione un software per il controllo di tutti i computer dei loro allievi. Per saperne di più
Per conoscere il jumpc:
Le tre I con un piccione solo
da "La Tecnica della scuola"
"Pronto il piano dei tagli: tempo pieno salvo
di Reginaldo Palermo
Nella scuola primaria, in tre anni saranno tagliati poco più di 31mila posti. Il tempo pieno non sarà toccato. Il ritono al maestro unico dovrebbe produrre una riduzione di 14mila posti. Eliminati progressivamente tutti i docenti specialisti di lingua straniera.
Nei prossimi giorni il piano programmatico previsto dal decreto legge 112 verrà presentato alle parti sociali e depositato in Parlamento per essere sottoposto al parere delle Commissioni competenti.
Ma intanto i contenuti essenziali sono ormai noti e non si discostano di molto dalle anticipazioni da noi fatte nelle settimane scorse.
La parte più interessante del piano è certamente quella relativa alla scuola primaria perché chiarisce quali siano le reali intenzioni dei ministri Gelmini e Tremonti in materia di tempo pieno e maestro unico.
Stando ai numeri contenuti nel documento la reintroduzione del maestro unico dovrebbe portare ad un risparmio di 14mila docenti nel triennio 2009/2012 (ma in realtà il taglio sarà concentrato in due anni: 10mila posti in meno nel 2009/2010 e 2011/2012).
Il piano precisa inequivocabilmente che “l’operazione di riduzione riguarda solo le classi a tempo normale considerato che per quelle a tempo pieno è previsto un doppio docente”.
Non solo, ma il piano chiarisce anche che il risparmio di posti si otterrà riducendo da 30 a 27 ore il funzionamento delle classi: pare quindi di capire che, nel concreto, nelle classi con il maestro unico l’orario potrà essere esteso fino a 27 ore (non è ancora chiaro se le tre ore in più siano quelle di lingua straniera o quelle di eventuali attività “opzionali”).
Altri 11.200 posti saranno risparmiati eliminando progressivamente i docenti specialisti di lingua straniera (il piano prevede un taglio di 4.000 mila posti nel 2009/2010, 3.900 nel 2010/2011 e 3.300 nel 2011/2012).
Per raggiungere questo obiettivo è previsto un “piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore” da realizzarsi con i fondi destinati all’aggiornamento del personale.
In realtà il piano non tiene conto che per fare questo sarà necessario cancellare la norma contrattuale che prevede l’aggiornamento dei docenti solo come attività non obbligatoria.
Un’ulteriore sforbiciata agli organici della scuola primaria è legata con l’aumento del rapporto alunni/classe che dovrà passare da 18,69 a 19,09 : il risultato, secondo i tecnici del Ministero, saranno 4.867 posti in meno.
Complessivamente la scuola primaria contribuirà a con 31.067 posti in meno, cifra da noi già ipotizzata e un po’ lontana dai numeri catastrofici (50-60 o addirittura 70 mila unità) circolati negli ultimi giorni: il taglio, insomma, ci sarà ma non coinvolgerà - stando a quanto si sa in questo momento - il tempo pieno.
17/09/2008"
16.9.08
Ah ah ah continuano a cascarci!
Anche quest'anno le maestre "fobiche" (con affetto) ci stanno cascando alla grande: digitano sui motori di ricerca e finiscono nella rete che ho tessuto un anno fa
Eh bè, un po' se lo meritano, già con i lavoretti di Pasqua e Natale!
14.9.08
Si è solo dimenticato di noi...
BERLUSCONI: Auguri e buon lavoro agli studenti e alle famiglie
http://www.forzaitalia.it/notizie/arc_13894.htm
Famiglie, alunni, Gelmini...
Manchiamo noi docenti, che strano...
13.9.08
Ecco il progettone di cui vi parlavo...
ECCOLO!
Eih, sarà un progetto in anteprima europea, niente male eh?!
Ho lavorato come una matta tutta l'estate, ma l'esperienza vale la pena.
Vi farò sapere come andrà avanti, oggi intanto ho dato la notizia a famiglie e bambini, tra domande più che corrette delle prime e tanto entusiasmo dei secondi...Siamo pronti!
La consegna è prevista per i primi di ottobre, con grande festa.
"LA MIA VERA VALUTAZIONE" di R. Bigamo
da : http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=2&IDmessaggio=132&IDforum=663
Mi è piaciuto e lo copio qui. Non che lo condivida, ma mi fa ridere. Anche lo studente sasso, il pianta-grassa ed il minestrone possono essere educati alle "disposizioni della mente", e dare per scontato che non cambieranno è un terribile errore per un insegnante.
"Ovvero: la scala docimologica che ho nel cuore
(e non sul registro)
........................................................
Lo studente sasso: 1 - 2 ½
Da cosa si riconosce lo studente sasso
Lo studente sasso è un fenomeno rarissimo in natura, una sorta di yeti della scuola. Occupa lo spazio della sua sedia come un masso morenico: dove si piazza all'inizio dell'anno, lì lo ritrovi alla fine. Non conosce né evoluzioni, né involuzioni. Puoi fare acrobazie, piroette, blandirlo, minacciarlo: lui rimane sempre uguale. È un pessimo conduttore di energia. Il calore non lo penetra, il tuo affetto non lo intacca. È inconsapevole di tutto, non ha coscienza di nulla, nemmeno della sua esistenza, figuriamoci di quella dell'insegnante. La sua preparazione è una costante: lui non sa MAI nulla, per principio. Se per caso ricorda qualcosa si spaventa e s'azzittisce per un altro mese. Alle domande del prof., risponde emettendo inquietanti fonemi gutturali (di complessa decifrazione) su cui ancora oggi la scienza s'interroga.
...
Lo studente pianta grassa: 2 - 3 ½
Da cosa si riconosce lo studente pianta grassa
Lo studente pianta grassa vegeta nelle classi culturalmente aride. Per via evolutiva ha saputo sviluppare un primitivo sistema di sopravvivenza che gli consente di adattarsi a luoghi con scarse precipitazioni affettive e relazionali. È sospettoso per natura e non si fida di nessuno. Se cerchi di avvicinarti, di stabilire con lui una qualche forma di contatto, ti pungi. Dentro di sé trattiene tutto e non drena niente. Può vivere per anni in simbiosi con lo studente sasso (dando vita in questo caso ad un giardino roccioso minimalista). È provato che alcuni esemplari, in presenza di un habitat favorevole, possono raggiungere nella scuola un'età ragguardevole. La preparazione dello S. P. G. consiste nel ripetere le domande del docente e annuire a ogni sua parola. Se riesce bene questa scenetta lo S. P. G. è convinto di meritare una valutazione più che sufficiente. Di tanto in tanto, in media una volta all'anno, produce un piccolo grazioso fiorellino di conoscenze (o di buoni propositi): il bocciolo resiste appena una decina di minuti, poi avvizzisce subito.
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Lo studente minestrone: 4 – 4 ½
Da cosa si riconosce lo studente minestrone
Lo studente minestrone vive all'aria aperta, senza grossi problemi di socialità. La scuola, con le sue noiose scadenze, interferisce purtroppo con questo suo stile di vita spensierato e naïf. Imparare qualcosa per lui è una seccatura, un fastidio da scrollarsi di dosso nel più breve tempo possibile. La sua preparazione avviene sempre sotto pressione. La sera prima della verifica (o nell’ora che la precede) sbuccia veloce qualche nozione, la inzuppa nell'acqua della retorica, caccia tutto nel pentolone della memoria e mette sul fuoco. Quando l'insegnante-chef alza il coperchio della sua preparazione per controllare come procede la cottura, vi scorge solo pezzetti di conoscenze che galleggiano nel brodo della superficialità e tra i vapori dell'inconsistenza. Se poi si azzarda ad assaggiare una sua idea, prima si scotta e poi si accorge che è sciapa.
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Lo studente groviera: 5 – 5 ½
Da cosa si riconosce lo studente groviera
Lo studente groviera si distingue per le vistose bolle d'aria che produce il suo apparato elaborativo. Gli individui che appartengono a questa specie sono soliti stabilire un rapporto piuttosto intermittente con l'ambiente scolastico. Se gli esemplari più dotati, all'occorrenza, sviluppano la capacità di ammalarsi provvidenzialmente nel giorno (o nell'ora) in cui è stata fissata la degustazione dei loro saperi, i soggetti meno evoluti (detti comunemente "emmental") appaiono decisamente più lenti nel predisporre efficaci strategie di difesa e diventano perciò facili prede dei Tirannoprofius Rex. Gli addetti al controllo della stagionatura degli S. G., quando stimano il livello di maturazione raggiunto, non devono farsi ingannare dalle apparenze. È nota infatti la capacità di questi bei tomi di rivestirsi con una crosta di conoscenze apparentemente solida; tuttavia, non appena si procede ad incidere lo strato di nozionismo che riveste la forma, non sarà difficile scorgervi all'interno i caratteristici "buchi" della preparazione.
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Lo studente pappagallo: 6 – 6 ½
Da cosa si riconosce lo studente pappagallo
Lo studente pappagallo si nutre solo del becchime che gli passa il suo libro di testo. Ha le ali ma non sa volare. Vive appollaiato sul trespolo della sufficienza senza farsi troppe domande. Scrive pari pari tutto ciò che blatera l'insegnante senza rielaborare un gran che. Da bravo scolaretto impara a memoria un certo numero di frasi che ripete all'interrogazione con la stessa espressività di una segreteria telefonica. Non riesce ad esprimere un solo concetto senza farlo precedere o seguire da una sfilza di "praticamente". Ogni lettura critica o personale, ogni selezione delle fonti, gli fa drizzare le penne e gli fa strillare "questo non era da fare!". Vive nel terrore che l'insegnante, destandosi dal torpore che produce l'ascolto della sua esposizione, lo interrompa per chiedere il significato di quanto ha appena detto.
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Lo studente flipper: 7 – 7 ½
Da cosa si riconosce lo studente flipper
Lo studente flipper è uno ragazzo spregiudicato, che sa ottimizzare i risultati con il minimo impegno. Da vero DeeJay della scuola gli basta un'occhiata per stimare la RAM di un professore. Capisce subito qual è la merce che si vende o l'argomento che fa tendenza alle sue lezioni. In prossimità della verifica si concentra sull'essenziale e tralascia i dettagli superflui: un po' di nozionismo, un pizzico di demagogia, due paginette di appunti (rubati alla compagna secchiona), una ripassata veloce ai titoli del libro di testo, ed è fatta. Al momento giusto lancia nel flipper della verifica la pallina delle sue nozioni in modo che colpisca, rimbalzando di qua e di là, il maggior numero di punti sensibili del roboprof in ascolto. Quando vede totalizzato sul display del registro un punteggio che ritiene soddisfacente, si stufa e passa a giocare con un altro videogame.
...
Lo studente talpa: 8 - 9
Da cosa si riconosce lo studente talpa
Lo studente talpa è un ragazzo scrupoloso e metodico. Lo studio per lui non è mai un obbligo ma un piacere un po' masochista. Le cose veloci, improvvisate o troppo facili, lo lasciano indifferente. Sa scovare in ogni argomento, tema o problema un lato affascinante, che approfondisce con calma, assaporandone le più profonde e intime correlazioni. Pianifica sempre ciò che deve fare con largo anticipo e, prima delle verifiche, si sofferma a ripassare per benino tutto quello che lo ha davvero interessato. A volte sa formulare domande di sorprendente profondità e per questo è un po' temuto dagli insegnanti versione 486. Durante la stagione dei compiti in classe ospita momentaneamente, accanto al suo banco, lo studente groviera. Questo sodalizio dura giusto il tempo della verifica, poi ciascuno torna nell'area di provenienza dimostrando disinteresse per quanto hanno insieme concepito.
...
Lo studenteVasco da Gama:1 0
Da cosa si riconosce lo studente Vasco da Gama
Lo studente Vasco De Gama ha capito che ogni verità è solo una bugia non ancora scoperta. Ascolta con attenzione ciò che dice l'insegnante, ma sente che non basta. Ogni volta che qualcuno gli indica un limite, un confine oltre il quale è inutile spingersi, dentro di sé si domanda cosa mai si nasconde dietro la linea d'orizzonte: forse un continente sconosciuto? Da vero esploratore conta unicamente sulle stelle della logica, sul vento della fantasia e sul coraggio della curiosità. Lo sconfinato oceano del sapere che si agita attorno a lui è qualcosa che lo strega, i segreti racchiusi nella Rete non lo lasciano dormire. A volte, quando il fascino dell'ignoto si fa irresistibile, prende il largo e sparisce per qualche tempo. Ma quando torna porta con sé esperienze straordinarie che lo rendono speciale, unico tra tutti. Per queste sue qualità può diventare l'incubo dei professori versione Pentium V.
àbsit iniuria verbo
( e buon lavoro a tutti!)"
12.9.08
Educare le disposizioni della mente - Corso di aggiornamento con Mario Comoglio
Oggi 8 ore di corso, sono un po' frastornata ma devo dire che ne è valsa la pena.
Riporto dal volantino di descrizione
"Sai suonare il piano? Suoni il piano? La prima domanda si rivolge all’abilità: se vi trovaste seduti davanti a un piano, siete in grado di suonarlo? La seconda, in modo implicito, vi chiede di più – va oltre l’abilità e vi interroga sulla vostra inclinazione. Siete inclini a suonare il piano? Vi piace suonarlo? Di solito lo suonate? Quali sono, dunque, queste “disposizioni” che la scuola dovrebbe curare?
Le risposte in un corso di aggiornamento condotto dal Prof. Mario Comoglio il 12 e 15 settembre 2008 organizzato dalle scuole in rete per l’ educazione scientifica e l’apprendimento cooperativo di Grugliasco : I.T.I.S.“E. Majorana”, I.C. “M.L. King”, I.C. “D. Di Nanni”, I.C.“66 Martiri”, D.D.“B. Ciari, in collaborazione con il Cesedi, la Città dei Saperi di Grugliasco ,la Provincia di Torino e la Regione Piemonte.
Persistenza, capacità di pensare e comunicare con chiarezza e precisione, saper gestire l’impulsività, raccogliere informazioni attraverso tutti i sensi, ascoltare con comprensione ed empatia, creare, immaginare, pensare flessibilmente così da applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni, saper pensare sul pensare, essere capaci di assumere rischi responsabili, fare domande e porre problemi, sapere pensare in modo interdipendente e lavorare in gruppo, rimanere aperti all’apprendimento continuo.
Come educarle insegnando tutte queste disposizioni della mente?
Ecco la sfida che viene lanciata alla scuola.
Date ed orari :
* Venerdì 12 settembre 2008 dalle 9,00 alle 13,00
*
* Venerdì 12 settembre 2008 dalle 14,30 alle 18,00
* Lunedì 15 settembre 2008 dalle 15,00 alle 18,30
Sede del Corso: I.T.I.S.“E. Majorana”, via Baracca 80, 10095 Grugliasco (TO) – tel 011 4113334 - fax 011 4035379"
Qui il link al libro "
Disposizioni (Le) della mente. Come educarle insegnando. Ediz. ital. a cura di M. Comoglio"
7.9.08
Aspettate i sindacati?
quadro:Calcificazione dell'attesa, di Luca Guglielmo
Riporto le ultime righe dell'interessante articolo che potete leggere QUI.
"...A proclamare uno sciopero ci hanno invece già pensato i sindacati di base che però non riescono a trovare un punto di incontro: il 3 ottobre sarà la volta dell’Unicobas, il 17 scenderanno in piazza i Cobas.
A causa della normativa sugli scioperi, nel mese di ottobre non ci potranno essere altre proclamazioni, per un eventuale astensione del lavoro dei confederali bisognerà quindi aspettare a novembre, quando ormai i giochi saranno ampiamente fatti."
Ecco, non aspettateli. Les jeux sont faits.
6.9.08
Il ministro Gelmini a Radio Rai 1, Radio Anch’io
Per chi vuole ascoltare la trasmissione del 4 settembre.
Oltre agli ascoltatori sono intervenuti il ministro ombra dell’istruzione Maria Pia Garavaglia e il segretario dell’UIL scuola, Massimo di Menna.
5.9.08
Segnalato dal ministro
Il ministro dell'Istruzione ha segnalato uno spazio per la raccolta firme a favore del maestro unico. Subito sono andata a buttare un occhio.
Buttatelo anche voi.
http://blog.maxbruschi.it/2008/09/03/petizione-on-line-per-il-maestro-unico/
fantastico il signore che nel commento a fianco alla sua firma scrive:
"finalmente un ministro che conosce, anche in virtù della sua famiglia, il mondo della scuola. Non sono un insegnante, ma fino al mio trisavolo erano tutti insegnanti elementari."
Lanciati verso il futuro con i suoi trisavoli...
2.9.08
No al maestro unico
Leggete l'appello e se volete stampate e fate firmare il foglio per la raccolta firme:
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20080827165124
Decreto legge n. 137 del 01 settembre 2008 - Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei princìpi costituzionali, disciplinare le attività connesse alla valutazione complessiva del comportamento degli studenti nell’ambito della comunità scolastica, reintrodurre la valutazione con voto numerico del rendimento scolastico degli studenti, adeguare la normativa regolamentare all'introduzione dell'insegnante unico nella scuola primaria, prolungare i tempi di utilizzazione dei libri di testo adottati, ripristinare il valore abilitante dell'esame finale del corso di laurea in Scienze della formazione primaria e semplificare e razionalizzare le procedure di accesso alle Scuole di specializzazione medica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 agosto 2008;
Sulla proposta del presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e l'innovazione;
EMANA
il seguente decreto-legge:
Art. 1 - Cittadinanza e Costituzione
1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a "Cittadinanza e Costituzione", nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.
2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Art. 2 - Valutazione del comportamento degli studenti
1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.
2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi.
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto insufficiente, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo.
Art. 3 - Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi.
3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
4. L'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, è abrogato e all'articolo 177 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) i commi 2, 5, 6 e 7, sono abrogati;
b) al comma 3, dopo le parole: "Per la valutazione" sono inserite le seguenti: ", espressa in decimi,";
c) al comma 4, le parole: "giudizi analitici e la valutazione sul" sono sostituite dalle seguenti: "voti conseguiti e il";
d) l'applicazione dei commi 1 e 8 dello stesso articolo 177 resta sospesa fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 5;
e) è, altresì, abrogata ogni altra disposizione incompatibile con la valutazione del rendimento scolastico mediante l'attribuzione di voto numerico espresso in decimi.
5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente articolo.
Art. 4 - Insegnante unico nella scuola primaria
1. Nell'ambito degli obiettivi di contenimento di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene, comunque, conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.
2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.
Art. 5 - Adozione dei libri di testo
1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio. Il dirigente scolastico vigila affinché le delibere del collegio dei docenti concernenti l'adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Art. 6 - Valore abilitante della laurea in Scienze della formazione primaria
1. L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in Scienze della formazione primaria istituiti a norma dell'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento, rispettivamente, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche a coloro che hanno sostenuto l'esame di laurea conclusivo dei corsi in Scienze della formazione primaria nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e la data di entrata in vigore del presente decreto.
Art. 7 - Sostituzione dell'articolo 2, comma 433, della legge 24 dicembre 2007, n. 244
1. Il comma 433 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è sostituito dal seguente:
"433. Al concorso per l'accesso alle Scuole di specializzazione mediche, di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modificazioni, possono partecipare tutti i laureati in Medicina e chirurgia. I laureati di cui al primo periodo, che superino il concorso ivi previsto, sono ammessi alle Scuole di specializzazione a condizione che conseguano l'abilitazione per l'esercizio dell'attività professionale, ove non ancora posseduta, entro la data di inizio delle attività didattiche di dette Scuole immediatamente successiva al concorso espletato.".
Art. 8 - Norme finali
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
2. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 1° settembre 2008
Napolitano
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Gelmini, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze
Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione
Visto, il Guardasigilli: Alfano.
1.9.08
Ancora una modifica al decreto legge sulla scuola
Da "La Tecnica della Scuola"
Ancora una modifica al decreto legge sulla scuola
di R.P.
All'ultimo momento è stato inserito un riferimento al "maestro unico" nella scuola primaria. Le classi con un solo insegnante funzioneranno per 24 ore settimanali, l'orario di cattedra dei docenti passerà da 22 a 24 ore. Nei prossimi giorni incontro Ministro-sindacati.
Prosegue il percorso del decreto legge sulla scuola varato il 28 agosto dal Consiglio dei Ministri. Con una novità importante.
Agli articoli che già si conoscono ne è stato aggiunto un altro che contiene nei fatti una sorta di integrazione dell’articolo 64 del decreto legge 112 convertito nella legge 133.
In pratica il nuovo decreto legge integra i criteri per la redazione del piano di razionalizzazione indicati dalla legge 133 con un riferimento proprio alla discussa questione del “maestro unico”.
Il criterio precisa meglio la “rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria” di cui parla la legge 133 e stabilisce che le istituzioni scolastiche che comprendono scuole primarie devono prevedere che le classi siano affidate ad un solo insegnante e funzionino per 24 ore settimanali.
Di conseguenza (il decreto non lo dice, ma è implicito) i docenti assegnati a queste classi prestano servizio di insegnamento per 24 ore settimanali.
Inoltre su richiesta delle famiglie, e in via eccezionale, tali classi potranno funzionare fino a 26-27 ore settimanali a condizione che questo non comporti un aumento di organico.
Ma allora come faranno le scuole ad ampliare l’orario ?
Il decreto fornisce la soluzione: le scuole potranno utilizzare il 30% dei risparmi derivanti dal piano di razionalizzazione , come previsto sempre dall’articolo 64 della legge 133.
Con i risparmi, le scuole potranno pagare ore aggiuntive al personale già in servizio e venire così incontro alle richieste delle famiglie.
Secondo fonti attendibili il decreto sarebbe già stato firmato dal Presidente della Repubblica e sarebbe quindi pronto per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
In tal modo nei prossimi giorni, quando il ministro Gelmini incontrerà le organizzazioni sindacali, la questione del “maestro unico” sarà già stata formalmente definita per legge e di fatto non potrà più essere oggetto né di contrattazione né di concertazione.
Così come non potrà in alcun modo essere discusso il problema dell’orario di servizio dei docenti assegnati alle classi funzionanti a 24 ore, essendo anche questo definito mediante decreto legge.
E’ molto probabile che questa ultima novità sia stata confezionata dallo stesso Ministro dell’Economia nel tentativo di limitare al massimo le possibilità di concertazione con il sindacato.
Proprio per questo si attendono ora le reazioni delle parti sociali che, certamente, avranno molto da ridire non solo nel merito ma anche sul metodo.
01/09/2008
Ancora una modifica al decreto legge sulla scuola
di R.P.
All'ultimo momento è stato inserito un riferimento al "maestro unico" nella scuola primaria. Le classi con un solo insegnante funzioneranno per 24 ore settimanali, l'orario di cattedra dei docenti passerà da 22 a 24 ore. Nei prossimi giorni incontro Ministro-sindacati.
Prosegue il percorso del decreto legge sulla scuola varato il 28 agosto dal Consiglio dei Ministri. Con una novità importante.
Agli articoli che già si conoscono ne è stato aggiunto un altro che contiene nei fatti una sorta di integrazione dell’articolo 64 del decreto legge 112 convertito nella legge 133.
In pratica il nuovo decreto legge integra i criteri per la redazione del piano di razionalizzazione indicati dalla legge 133 con un riferimento proprio alla discussa questione del “maestro unico”.
Il criterio precisa meglio la “rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria” di cui parla la legge 133 e stabilisce che le istituzioni scolastiche che comprendono scuole primarie devono prevedere che le classi siano affidate ad un solo insegnante e funzionino per 24 ore settimanali.
Di conseguenza (il decreto non lo dice, ma è implicito) i docenti assegnati a queste classi prestano servizio di insegnamento per 24 ore settimanali.
Inoltre su richiesta delle famiglie, e in via eccezionale, tali classi potranno funzionare fino a 26-27 ore settimanali a condizione che questo non comporti un aumento di organico.
Ma allora come faranno le scuole ad ampliare l’orario ?
Il decreto fornisce la soluzione: le scuole potranno utilizzare il 30% dei risparmi derivanti dal piano di razionalizzazione , come previsto sempre dall’articolo 64 della legge 133.
Con i risparmi, le scuole potranno pagare ore aggiuntive al personale già in servizio e venire così incontro alle richieste delle famiglie.
Secondo fonti attendibili il decreto sarebbe già stato firmato dal Presidente della Repubblica e sarebbe quindi pronto per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
In tal modo nei prossimi giorni, quando il ministro Gelmini incontrerà le organizzazioni sindacali, la questione del “maestro unico” sarà già stata formalmente definita per legge e di fatto non potrà più essere oggetto né di contrattazione né di concertazione.
Così come non potrà in alcun modo essere discusso il problema dell’orario di servizio dei docenti assegnati alle classi funzionanti a 24 ore, essendo anche questo definito mediante decreto legge.
E’ molto probabile che questa ultima novità sia stata confezionata dallo stesso Ministro dell’Economia nel tentativo di limitare al massimo le possibilità di concertazione con il sindacato.
Proprio per questo si attendono ora le reazioni delle parti sociali che, certamente, avranno molto da ridire non solo nel merito ma anche sul metodo.
01/09/2008
Ponti per tutti, nel mondo e nel web
Un interessante video sul ponte di Calatrava (Venezia) e la sua non accessibilità. Un interessante parallelo con l'inacessibilità di molti siti web.Bravo Roberto!
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