Pensieri, parole, opere, e soprattutto omissioni (Mi piace l’ordine, ma non sono praticante)
9.7.07
La casa di Oz
Oggi sono andata con Luciana (Littizzetto) a visitare la "casa di Oz";
Riprendo dal sito dell'Associazione, che si occupa di dare uno spazio alle famiglie dei bambini ospedalizzati, e che ha sede in uno degli edifici dell'ex villaggio olimpico:
"CasaOz, associazione senza fini di lucro, nasce dalla condivisione di attese e riflessioni di un gruppo di persone che hanno scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui vi sia un bambino malato. A fronte della diagnosi di una malattia infantile, nasce nella famiglia un profondo senso di smarrimento aggravato dalla complessità di percorsi terapeutici e burocratici.
Nel divenire della malattia è possibile individuare due fasi:
- una iniziale presa d’atto della diagnosi attraverso il riconoscimento della patologia, momento in cui si infrange quella che comunemente viene ritenuta la “normalità” e tutto, piuttosto improvvisamente, diviene eccezionalità.
- la ricerca di un nuovo equilibrio personale e familiare che tenga conto della malattia e del suo percorso. In entrambe le fasi, sia il bambino direttamente interessato dalla sofferenza, sia ogni singolo componente della famiglia, possono risentire di un senso di solitudine anche molto profondo nell’elaborazione di un nuovo assetto emotivo e razionale rispetto al nuovo stato di realtà.
CasaOz si propone di promuovere l’elaborazione di una nuova “normalità” per il bambino e per la sua famiglia, offrendo un supporto professionalmente qualificato che garantisca l’accudimento, l’ascolto, l’accoglienza, la “coccola”.
Le diverse patologie impongono condizionamenti specifici differenti, ma tutti i bambini hanno un elemento in comune: la condizione di malattia. Ponendoci non sul piano della terapia ma su quello del sostegno, crediamo sia possibile formulare una proposta che incontri i bambini in quanto tali e non perché malati di una determinata patologia.
Il servizio viene concepito in modo tale da raggiungere ed essere raggiunto da tutti coloro che ne abbiano necessità, indipendentemente dalla diagnosi che li accompagna. A tal fine CasaOz intesse una rete di relazioni con le strutture sanitarie o associative già esistenti allo scopo di cooperare al superamento della solitudine ingenerata dalla malattia, integrare l’accudimento e agevolare la comunicazione fra le famiglie e gli enti che hanno in carico il bambino."
Visitate il loro sito , spargete la voce, e se potete date una mano!
Ecco le FOTO delle casa
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