31.8.25

Azzorre 2025

Siamo alla fine del viaggio. 
Abbiamo visto flotte di delfini, i pulcinella di mare, un capodoglio, 4 balene pilota, i pesci volanti che planavano accanto  alla barca e altri che non saprei identificare ma che probabilmente abbiamo anche mangiato. 
A terra abbiamo visto mucche di ogni colore pascolare sempre  libere sui vulcani e un parto in diretta di una di loro. E in cielo gabbiani e berte,  e i cagarri che allietavano le sere. 
Abbiamo mangiato chili di pesce oceanico  a costi irrisori, una zampa di mucca cotta nella caldera del vulcano e un pane tanto zuccherato e diverso dal nostro.
Uno dei posti in cui siamo stati era una piccola zona di attracco per le balene catturate a fiocina e, a parte le poche case rinnovate e le spiagge naturali gratuite con ombrellone, docce e servizi puliti,  non è cambiato niente dall’ultima volta. 
Un unico bar di 15 metri quadri che funge da emporio,  minuscole strade senza segnaletica, con pendenze da jeep militare e prive di ogni cartello pubblicitario e segnali stradali. 
E’ quasi tutto così… Se vuoi vedere qualcosa cercatelo da solo  e se lo trovi goditelo. Se poi è pericoloso non te lo dico, così impari come funziona qui! Ed è una cosa meravigliosamente voluta. 
Citazione radical chic che non posso non fare. Quando il buio è totale e l’unico suono e’ quello dei cagarri che battono il tempo sulla melodia dell’alta marea la gente (non so se villeggianti o locali) non è davanti alla tv ma sdraiata fuori casa, in silenzio con gli occhi in su a guardare la via lattea che copre quasi tutto il buio del cielo. Il giorno invece ha solo quattro colori di cui solo il verde ha mille sfumature; il resto è nero puro di lava, il blu è il blu di cielo che riflette nel mare e il giallo è solo sole. 
E’ terra primitiva che può  essere inferno o paradiso e devi volere che  ti conquisti per farti felice….Almeno questo pensa un torinese smarrito da tanta meraviglia.

La sensazione finale è che manchino cose a cui siamo abituati ma che ci sia tanto spazio  che nessuno osa riempire. Il vulcano e l’oceano promettono cose che daranno comunque, e questo è sufficiente. 
Poche le parole imparate in portoghese ma il sottotesto  è stato quello dei sorrisi e della gentilezza,  sempre desiderati ma così rari da risultare  preziosi.