Perchè non iniziare da scuola, parlando in modo semplice di reazioni chimiche, per sfatare tutta una serie di credenze che ci vengono propinate in rete? Iniziamo a leggere questo articolo. Un interessante suggerimento di lettura:
“Bisogna andare in giro per congedarsi dall’infiammazione della residenza, dalle muffe e dal sudore freddo. Bisogna andare in giro perchè i luoghi conservano ancora un’innocenza che le persone non hanno più.”
(Anonimo Abruzzese)
Un viaggio quello di quest'anno che ci ha riempito gli occhi e il cuore di cose e emozioni belle. Due tappe in Umbria ma il resto dedicato all'Abruzzo. Una regione che ha grande cura del suo territorio. Una regione aspra e dolce come la sua gente. Prima tappa Visita alle cascate delle Marmore, in Umbria. Un'opera ingegneristica davvero impressionante.
Tre giorni nel cuore del Gran Sasso, nel paese di Santo Stefano di Sessanio, incastonato tra i monti.
Una visita alla rocca di Calascio utilizzata come ambientazione per alcuni film tra i quali il Nome della Rosa e Ladyhawke.
Una meravigliosa e lunga pedalata fino a Campo Imperatore, Il più esteso e imponente altopiano dell'Appennino. Il soprannome di "Piccolo Tibet" è assolutamente azzeccato.
Pecore, gatti, cani, asini, formaggi e salumi buonissimi!
Bellissimo il giro in bici che partendo da Anversa degli Abruzzi ci ha portato, attraversando le Gole del Sagittario e passando dal lago di Scanno, al Passo Godi.
Scanno e altri paesi lungo le gole sono stati rappresentati nelle opere di Escher.
A Scanno un gentile signore, proprietario di un piccolo negozio di oreficeria, mi ha regalato un ciondolo che le donne indossano ancora durante le feste: si chiamano "presentose". Quinta tappa Raggiungiamo il mare a Ortona, decisi a dedicare due giorni alla Greenway ciclabile sulla ex ferrovia che da Pescara "dovrebbe" portare a Vasto e che viene pubblicizzata ovunque come già completata. Il rimo giorno la delusione è stata grande, dopo pochissimi chilometri la pista in direzione Pescare si interrompe. enormi massi impediscono la prosecuzione, e ci obbligano a risalire molto faticosamente con le bici a spalla per finire su una statale molto trafficata e senza ulteriori segnalazioni. Fortunatamente il tratto percorso il giorno successivo, pur con molte parti ancora da completare, con sterrato brutto e gallerie non illuminate (percorribili però con piccole torce) è davvero bello e ci ha fatto ammirare in tutta la sua bellezza la Costa dei Trabocchi e Punta Aderci.
Sesta Tappa Tornando verso casa abbiamo dedicato altri due giorni all'Umbria, a Orvieto e alla visita ai Giardini di Bomarzo.