26.11.09

PoliLab-Kids: dalle scuole per le scuole...A pagamento...



Il portale PoliLab-Kids (www.polilabkids.it) è strutturato come un repository online, ossia un "contenitore", di 300 brevi (3-5 minuti) animazioni didattiche, efficaci e divertenti, che si propongono di stimolare l'interesse e la curiosità dei bambini su tematiche culturali di varia natura.

Le animazioni didattiche di PoliLab-Kids sono create da un team di esperti: gli autori dei contenuti sono docenti di primo piano del Politecnico di Milano e di altre istituzioni universitarie; competenti insegnanti della scuola primaria trasformano le indicazioni degli autori in dialoghi didattici; una squadra di giovani grafici realizza l'animazione.
Il risultato è uno strumento didattico divertente ed estremamente efficace, di livello e qualità superiore a quelli proposti attualmente sul mercato italiano.

Questa opportunità didattica è stata offerta gratuitamente alle scuole italiane fino al mese di luglio 2009. Dopo quella data il servizio è a pagamento.

Leggo sul sito:
"Il Politecnico di Milano sta contattando vari soggetti (pubblici e privati) che, in qualità di partner, possano garantire la massima diffusione del pregetto e consentano agli utenti di abbonarsi a PoliLab-Kids a condizioni agevolate.
Al momento sono nostri partner le autorità scolastiche di Valle d'Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e della Provincia autonoma di Trento.
Per usufruire di una convenzione per abbonarti PoliLab-Kids a tariffe agevolate dovrai essere in possesso di un codice seriale di invito costituito da 16 cifre, da utilizzare durante la procedura di iscrizione."



Ma ma ma...Le vostre scuole sono state avvertite della possibilità di usufruire gratuitamente del servizio in tempo utile?
Le Regioni citate si sono prodigate per pubblicizzare l'iniziativa?

E perchè docenti fanno pagare le scuole?
Immagino che il progetto Learning4All, promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e coordinato dal Politecnico di Milano, abbia avuto il suo finanziamento...O sbaglio?

Alla faccia delle Open educational resources.

OERItaly


Ditemi la vostra, io ho lasciato trasparire la mia.
Personalmente ritengo che la mia scuola non potrebbe permettersi di spendere quelle cifre solo per l'accesso ad un portale, con i tempi che corrono...Ma oltre alla pura questione economica io ne faccio un "problema filosofico"

Ricordo che nel portale Siete pronti a navigare? c'è una ricchissima raccolta di siti e portali per bambini, tutti rigorosamente gratuiti e con accesso senza registrazione.

Io la rete la vedo così, a maglie larghe e comode per tutti, per permettere uno scambio continuo di risorse per imparare, accessibili a tutti in un'ottica di condivisione del sapere.

Per i bambini scuole e genitori possono applicare filtri di protezione (vedi MAPPA) senza rinchiuderli in un solo ambiente.

3 commenti:

  1. non ne avevo ancora (anzi mai) sentito parlare: mi informerò......Mteresa

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  2. appunto... siamo senza soldi ... da noi non ho visto circolari che parlano dell'argomento; siti in lingua inglese offrono gratuitamente animazioni ed attività on line (vedi BBC) che si possono comprendere senza grandi conoscenze della lingua inglese. Personalmente mi rivolgo all'estero... e comunque quest'anno da noi nel laboratorio di informatica ci vado solo io, mi sembra non ci sia interesse ad apprendere attraverso le tecnologie, meglio la tradizionale scheda

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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